Furbetti del cartellino all'ospedale di Napoli, 62 indagati tra medici e infermieri

Timbravano e si allontanavano. In loro assenza, al Cardelli, reparti e uffici rimanevano sguarniti causando disservizi per l'utenza e per i pazienti

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di Redazione
18 luglio 2019
12:14

Un nuovo caso di assenteismo a Napoli, questa volta all’ospedale Cardarelli. 62 le persone iscritte nel registro degli indagati e che coinvolge maggior parte dei dipende del presidio napoletano: infermieri, centralinisti, medici e personale amministrativo. Tutti accusati di timbrare il cartellino e allontanarsi successivamente dal posto di lavoro.

Gli episodi contestati vanno dal 2014 al 2017. La polizia del commissariato Arenella ha operato in borghese e con l’ausilio di telecamere nascoste nelle zone in cui si timbra il cartellino.


Gli episodi dal 2014 al 2017

Gli episodi contestati si collocano nel periodo tra il 2014 e il 2017. Le indagini - effettuate dagli agenti tramite appostamenti in borghese e telecamere nascoste nelle zone dove sono presenti i marcatempo - hanno documentato numerosi episodi, identificando i presunti assenteisti. Nel calderone ci sono finiti tutti: infermieri, medici, ma anche centralinisti e personale amministrativo. Al presidio ospedaliero del Cardarelli - il più grande ospedale del Mezzogiorno -  si trattava di un'abitudine diffusa e ben radicata in tutti i reparti e in tutti gli uffici. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati in questi giorni, agli atti sono finiti i video registrati dai poliziotti e i riscontri ottenuti durante le indagini. L'inchiesta è coordinata dal pm Giancarlo Novelli col procuratore Giovanni Mellillo, le accuse sono truffa e violazione della legge Brunetta.

Nel calderone medici, infermieri e personale amministrativo

Nelle indagini è stato documentato il comportamento di un consigliere municipale che durante l'orario di lavoro si allontanava dall'ospedale Cardarelli di Napoli, per andare a segnare di aver fatto lavoro straordinario in circoscrizione. Un’infermiera che abitava nelle vicinanze, invece, non si recava proprio in reparto ma mandava direttamente il figlio di una decina di anni a timbrare il cartellino al posto suo. Il bambino sapeva come muoversi e nessuno lo aveva mai fermato né gli aveva chiesto cosa facesse lì e con un cartellino da dipendente tra le mani. In uno dei reparti, ad essere beccati sono stati addirittura 10 dipendenti, tra cui 9 infermieri e 1 medico. Tutti dipendenti del Cardarelli sono accusati di timbrare il cartellino e poi allontanarsi dai reparti, anche dall'ospedale.

Gli agenti del commissariato Arenella hanno accertato anche che, in loro assenza, reparti e uffici rimanevano sguarniti causando disservizi per l'utenza e per i pazienti. Per il momento non sono stati emesse misure cautelari né sospensioni dal servizio.

Lo scandalo assenteismo al Loreto Mare

Nel 2017 uno scandalo analogo si era abbattuto su un altro dei principali ospedali di Napoli, il Loreto Mare: al termine delle indagini dei carabinieri arrivarono gli avvisi di garanzia per 87 dipendenti, tra amministrativi e personale sanitario, tutti accusati di timbrare il cartellino e poi lasciare uffici e reparti sguarniti. I militari avevano ricostruito 118 episodi di truffa e assenteismo e furono emesse 55 misure cautelari (successivamente revocate), molte delle quali agli arresti domiciliari ma con l'obbligo di svolgere lo stesso i turni di lavoro per non creare ripercussioni sulle attività dell'ospedale. Per quella vicenda il processo è ancora in corso.

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