Coperte buttate via al clochard, arriva la multa per il vicesindaco di Trieste

Paolo Polidori si era vantato del gesto sui social ma la legge è uguale per tutti: una sanzione per per aver violato le norme del Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani

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di Redazione
7 gennaio 2019
12:45
Foto di repertorio
Foto di repertorio

È pronta la multa di 450 euro per il vicesindaco leghista del comune di Trieste, Paolo Polidori, colpevole di aver gettato in un cassonetto le coperte usate da un clochard per ripararsi dal freddo, un piumino e una bottiglietta di plastica, e dunque per aver violato le norme del Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani. Un gesto, accaduto il 5 gennaio, che ha scatenato molte proteste soprattutto perché il vicesindaco si vantò dell’azione su Facebook (con tanto di foto che testimoniava l'azione), dando vita ad una gara di solidarietà tra i cittadini e l’intervento della polizia municipale. I cittadini triestini, in seguito alla vicenda hanno lasciato un messaggio al clochard, vestiti caldi e trapunte sul luogo dove il senzatetto romeno aveva l'abitudine di cercare riparo. Nel messaggio c'era scritto: «Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste».

 


Una vicenda paradossale

Dalla vicenda è chiaro che il numero due del comune di Trieste non conosca bene il funzionamento della raccolta differenziata, secondo il quale i materiali tessili integri vanno gettati negli appositi cassonetti gialli o conferiti ai centri di raccolta mentre la plastica ha il suo contenitore dedicato. La sanzione sarà comminata proprio dalla Polizia municipale, di cui il vicesindaco è responsabile, avendo nelle proprie mani la delega alla Sicurezza. Una sanzione che è sempre molto difficile elevare, non fosse che Polidori ha fotografato e pubblicato sui social l'immagine dell'interno del cassonetto. Con la prova fotografica a disposizione, sarà difficile chiudere un occhio davanti al trasgressore.

 

Un altro caso di razzismo

Sempre in Friuli Venezia Giulia, questa volta a Monfalcone (Gorizia), città a guida leghista, è scoppiato un altro caso riportato dal quotidiano Il Piccolo. La testata scrive che l'assessore comunale alla Sicurezza, Massimo Asquini, ha pubblicato su Facebook una filastrocca che denigra i migranti: "Il migrante vien di notte con le scarpe tutte rotte; vien dall'Africa il barcone per rubarvi la pensione; nell'hotel la vita è bella nel frattempo ti accoltella; poi verrà forse arrestato e l'indomani rilasciato". Parole che hanno provocato la reazione dell'opposizione, che chiede le dimissioni dell'esponente leghista e "la convocazione di un Consiglio comunale urgente, con la presenza del Questore e del Prefetto". L'assessore si è difeso dicendo: «Non c'è nulla di offensivo, è quello che tutti gli italiani pensano. La filastrocca non è roba mia, l'ho copiata dal web. In ogni caso non è un'offesa per nessuno. È uno scherzo in tema con la leggerezza del giorno della Befana». 

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