Emergenza pandemia

Il Covid rialza la testa in Europa: ora preoccupa la variante Delta plus, pochi casi in Italia

In Gran Bretagna record di contagi, la Germania si prepara a un nuovo picco. Attenzionata la nuova mutazione. Il presidente dei virologi italiani: «Non dovrebbe creare preblemi per quanto riguarda l'efficacia dei vaccini» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
22 ottobre 2021
08:28

Rimane stabile, rispetto al valore indicato dal monitoraggio settimanale Covid Iss-Ministero della Salute di venerdì scorso, l'incidenza a livello nazionale con 29 casi per 100.000 abitanti (periodo 11/10/2021 - 17/10/2021), mentre si registra un lieve aumento dell'Rt nazionale. L'indice di trasmissibilità nel periodo 29 settembre - 12 ottobre 2021 è stato pari a 0,86 (range 0,82 - 0,90), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente quando si registrava il valore di 0,85, e già in leggera crescita rispetto alla settimana ancora precedente che aveva visto l'indice a 0,83. I dati sono ora all'esame della cabina di regia.

Calano i ricoveri

Continua a diminuire il tasso di occupazione dei malati di covid negli ospedali italiani secondo quanto riferisce la bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute all'esame della cabina di regia. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 19/10/2021) rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 (12/10/2021) a 355 (19/10/2021). L'occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 (12/10/2021) a 2.423 (19/10/2021)


La situazione negli altri Paesi

Preoccupa invece la situazione in diversi altri Paesi. La Gran Bretagna registra il record di contagi covid da luglio. La Germania si prepara al picco dei casi. In Russia, in un'altra giornata con oltre 1000 morti, torna il lockdown a Mosca. Il coronavirus rialza la testa in Europa, mentre Oms e Ema tengono d'occhio la variante Delta 'plus', l'ultima minaccia. La pandemia di Covid «si trascinerà per tutto il 2022», prevede Bruce Aylward, esperto dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), delineando un quadro allarmante nel quale «i paesi più poveri non ricevono i vaccini di cui hanno bisogno».

Gran Bretagna

La Gran Bretagna, per mesi capofila nella campagna di vaccinazione, mette a referto altri 52.009 contagi, il numero più alto dal 17 luglio quando ne vennero confermati 54.674. Altre 115 persone che hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19 nell'ultima giornata. Il numero dei casi è aumentato del 17,9 per cento nell'ultima settimana (durante la quale sono stati confermati 327.537 contagi), mentre quello dei decessi ha registrato un più 10,8 per cento negli ultimi sette giorni, 912 i morti in questo arco di tempo.

In Germania e Bulgaria

In Germania, il sistema sanitario si prepara ad una nuova spallata della pandemia, con un picco di contagi in arrivo nei prossimi mesi. «Si prevede che nel corso dell'autunno e dell'inverno l'aumento del numero di casi accelererà», il monito del Robert Koch Insitut, che prevede un aumento significativo dei focolai nelle strutture mediche nonché nelle case di riposo. I contatti ravvicinati non necessari dovrebbero essere limitati, secondo la raccomandazione dell'Istituto, e dovrebbero essere evitate il più possibile «situazioni, specialmente al chiuso, in cui possono verificarsi i cosiddetti eventi di super-diffusione».

È Iallarme dichiarato in Bulgaria: nel paese meno vaccinato dell'Ue, l'ultimo bollettino riporta 4.522 contagi in 24 ore, secondo dato più alto dall'inizio della pandemia, superiore alla media di 3.669 casi giornalieri registrata a marzo. I morti sono 107. Ce n'è abbastanza per far scattare l'obbligo di esibire il green pass accedere a cinema, ristoranti, teatri, palestre, alberghi e shopping center. L'obbligo è in vigore per tutti i dipendenti di ospedali e case di riposo, oltre che per le lezioni universitarie in presenza.

La variante Delta plus

L'Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la nuova variante che presenta due mutazioni supplementari. Al momento, oltre che in Russia, sono già stati registrati casi nel Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Germania e anche Italia. Riflettori accesi anche dall'Ema, l'agenzia europea del farmaco. «Stiamo tutti guardando» alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l'inverno in arrivo, «per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando», e stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto», al momento «in pochi casi, sulla variante Delta».

La nuova variante Delta AY.4.2 «è già arrivata in Italia. A Brescia addirittura ne abbiamo visti 2 casi in una survey condotta a fine agosto, e molto probabilmente siamo stati i primi a individuarla. Ma da allora siamo a oltre 80 sequenze depositate a livello nazionale», ha spiegato all'Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili. «La maggior parte delle notifiche sono avvenute dalla metà di ottobre, ma questo - precisa l'esperto - dipende dal fatto che ora c'è la necessità di monitorarla. E cercando, naturalmente, si trova».

Secondo il presidente dei virologi italiani, la variante AY.4.2 «non dovrebbe creare assolutamente alcun problema per quanto riguarda l'efficacia dei vaccini» anti-Covid oggi disponibili.

L'ultimo bollettino in Italia

Sono 3.794 i positivi ai test Covid individuati ieri in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.  Sono invece 36 le vittime in un giorno, 574.671 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati.

Il tasso di positività è allo 0,66%, in calo rispetto allo 0,7% di mercoledì.

Sono 356 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, uno in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite: il dato resta dunque stabile per il secondo giorno consecutivo. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 22. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.439, rispetto a ieri sono 25 in meno.

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