L'europarlamentare della Lega shock: «Vaccini? Se si ammala un lombardo vale di più»

Angelo Ciocca nel corso di una trasmissione: «Per la distribuzione delle dosi bisogna valutare anche l'importanza economica del territorio. La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese»

di Redazione
18 dicembre 2020
11:36
Angelo Ciocca (Ansa)
Angelo Ciocca (Ansa)

L'ipotesi che la Lombardia potrebbe avere un numero di vaccini non commisurato alla popolazione rispetto al Lazio «è possibile se qualcuno vuole fare politica sulla salute della gente, se qualcuno pensa di fare clientelismo territoriale». Lo ha detto l'europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca, nella trasmissione 'Lombardia nera' su Antenna 3.

 


«Si premia una Regione rispetto a un'altra perché una a livello democratico ha un colore rispetto a un altro - ha proseguito -. I fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino devono essere il numero di abitanti, una proporzione fra quanti abitanti ho e quanti vaccini. Non è pensabile che la Lombardia che ha il doppio degli abitanti del Lazio possa ricevere meno vaccini. Poi bisogna valutare quanto l'importanza economica del territorio. La Lombardia, è un dato di fatto, è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un'altra parte d'Italia».

 

«Addirittura?», ha replicato il conduttore Marco Oliva. «Sì, è un dato di fatto. Se si ammala un lombardo, economicamente, da imprenditori, vale di più rispetto a un laziale», ha aggiunto l' europarlamentare. «Sulla salute non si può fare politica, ma bisogna fare anche un ragionamento economico per il Paese perché purtroppo, è un dato di fatto, un cittadino lombardo paga più tasse rispetto un cittadino laziale» - ha concluso Ciocca.

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