Ponte Morandi, falsi report su altri viadotti: arresti e interdittive

Nove misure cautelari nei confronti di appartenenti ad Autostrade, Spea e di un consulente esterno alle due società del gruppo Atlantia. Secondo gli inquirenti avrebbero continuato ad ammorbidire i risultati delle misurazioni sullo stato di salute dei tratti analizzati 

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13 settembre 2019
10:28

Le indagini sul fascicolo inerente le cause del crollo del Ponte Morandi di Genova hanno portato alla luce falsi report e controlli “ammorbiditi” su altri viadotti italiani. La Guardia di Finanza di Genova sta eseguendo nove misure cautelari nei confronti di appartenenti ad Autostrade, Spea e di un consulente esterno alle due società del gruppo Atlantia.

Si tratta di arresti e misure interdittive: due riguardano uomini di Autostrade e sei la controllata Spea (che si occupa di monitoraggio e controlli della rete autostradale). Tre persone sono ai domiciliari. Fra i nomi coinvolti nell'ordinanza ci sono Pierluigi Ceneri, Lucio Ferretti Torricelli e Massimiliamo Giacobbi.


 

Falsi report su viadotti della rete Autostrade

I militari del Primo Gruppo, diretti dal colonnello Ivan Bixio e dal tenente colonnello Giampaolo Lo Turco, si sono presentati presso le diverse sedi di Genova, Milano e Roma, con in mano l’ordinanza firmata dal gip Angela Nutini. Il blitz rientra nell’ambito del fascicolo parallelo a quello sulle cause del crollo di ponte Morandi, e che riguarda i controlli su altri viadotti della rete di Autostrade: in particolare il viadotto Pecetti, sullaA26 Genova-Gravellona Toce, e il viadotto Paolillo, sulla Napoli-Canosa.

 

Secondo l’accusa del pubblico ministero Walter Cotugno, dopo la tragedia di Genova i tecnici di Autostrade e Spea hanno continuato a “ammorbidire” i risultati delle misurazioni sullo stato di salute dei tratti in questione.

 

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