Ragazze investite a Roma, disposta l'autopsia. Il papà di Gaia: «Era la mia forza»

Apparso uno striscione vicino al luogo dell'incidente. La madre di Camilla ribadisce: «Giustizia, non vendetta». Il guidatore aveva un alto tasso alcolemico 

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di Redazione
23 dicembre 2019
17:49
Lo striscione sul viadotto della tangenziale per ricordare le ragazze investite (foto Ansa)
Lo striscione sul viadotto della tangenziale per ricordare le ragazze investite (foto Ansa)

La procura di Roma ha disposto l’autopsia sui corpi di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due sedicenni investite nella notte tra sabato e domenica lungo corso Francia. L'atto istruttorio è stato ordinato dal pubblico ministero Roberto Felici, titolare del fascicolo in cui è indagato per omicidio stradale Pietro Genovese, il 20enne che era al volante dell'auto.

Intanto sul viadotto della tangenziale, a pochi metri dal punto in cui sono morte le due minorenni, è comparso uno striscione che recita: "Gaia e Camilla sempre con noi".


Il dolore delle famiglie

«Voglio giustizia, non vendetta». E' quanto ha riferito la mamma di Camilla al suo legale, l'avvocato Cesare Piraino. «Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto - spiega il penalista -. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell'esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto».

Un dolore che accomuna più famiglie. «Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l'incidente che avevo subito» dice il padre della giovane mentre la madre lancia un appello: «Chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia lo consegni alle forze dell'ordine. E' un iphone 8 rosso, con la cover rossa - ha aggiunto - purtroppo Gaia quella sera non aveva con sé la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni».

20enne indagato per omicidio stradale duplice

I risultati degli accertamenti tossicologici svolti su Pietro Genovese, il giovane di 20 anni indagato per omicidio stradale duplice per la morte di Gaia e Camilla, hanno rilevato un alto tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro) e la non negatività ad alcune sostanze stupefacenti.

 

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