Ancora un femminicidio

Uccisa a coltellate davanti alla porta di casa, era incinta del secondo figlio: in Veneto sarà di nuovo lutto regionale

Vanessa Ballan aveva 27 anni, lascia il marito e un bimbo di 4 anni. A colpirla sarebbe stato un conoscente della coppia che lei aveva denunciato per stalking pochi mesi fa

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di Redazione
20 dicembre 2023
07:03
Il luogo del delitto. Nel riquadro, Vanessa Ballan (foto Ansa)
Il luogo del delitto. Nel riquadro, Vanessa Ballan (foto Ansa)

Un nuovo femminicidio scuote il Veneto, dopo poco più di un mese da quello di Giulia Cecchettin. Vittima una giovane mamma di 27 anni, Vanessa Ballan, uccisa ieri con almeno sette coltellate al torace davanti alla porta di casa, in una villetta a Spineda, piccola frazione del comune trevigiano di Riese Pio X. 

A colpirla sarebbe stato un uomo che lei aveva denunciato per stalking a ottobre, un cittadino kosovaro di 41 anni, Bujar Fandaj, arrestato nella tarda serata di ieri. I Carabinieri di Treviso avevano da subito avviato le ricerche per rintracciarlo dopo la ricostruzione fatta dal marito della donna e da alcuni testi, che avevano riferito che Fandaj si era allontanato a piedi dal luogo del delitto.


Vanessa era già mamma di un bimbo di 4 anni e in attesa del secondo figlio: il piccolo al momento dell'omicidio era all'asilo. L'allarme è stato dato poco dopo le ore 14 da un vicino di casa, che ha avvertito il 118, giunto sul posto assieme ai carabinieri. A scoprire il cadavere il marito della donna, Nicola Scapinello: era sotto choc quando i carabinieri lo hanno condotto in caserma, dove è stato sentito a lungo.

Sul posto, oltre ai militari, il magistrato di turno e il medico legale Antonello Cirnelli, lo stesso che fece i primi esami sul corpo di Giulia subito dopo il ritrovamento.

Da quanto emerso dal primo esame sulla salma, la 27enne è stata picchiata al volto e poi colpita con almeno sette coltellate profonde al torace. Sulle mani c'erano numerose ferite, segno che ha provato a difendersi dall'aggressore.

Giulia e suo marito, originari di Castelfranco Veneto (Treviso), vivevano in un piccolo quartiere residenziale della frazione di Riese composto da case bifamiliari. Vanessa lavorava come commessa in un supermercato vicino e aveva da poco iniziato il periodo di maternità. Nicola è invece un piastrellista e ha una ditta personale. I due si erano sposati nel novembre 2012, avevano un bimbo e attendevano il secondo.

Sul luogo del delitto anche alcune colleghe della donna in lacrime. Dalla deposizione del marito è emerso subito come possibile sospetto Fandaj, conoscente della coppia che risiede in un comune confinante. Pare che l'uomo avesse avuto un legame con la 27enne, ma una volta terminato avrebbe iniziato a perseguitarla, con continue e improvvise visite nel supermercato in cui lei lavorava. A ottobre, Vanessa lo aveva denunciato per stalking. 

E ora il Veneto si prepara a un nuovo giorno di lutto regionale per un'altra vittima di femminicidio. «Assistiamo a una spirale di violenza - ha commentato il presidente Luca Zaia - che necessita da parte di tutta la società, a partire dalle istituzioni, di una risposta assolutamente ferma. Posso già annunciare che darò mandato affinché la Regione Veneto disponga il lutto regionale il giorno delle esequie di Vanessa Ballan». 

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