35esimo giorno di guerra

Ucraina, il premier Draghi telefona a Putin: «Chiamo per parlare di pace» - LIVE

Intanto il governo di Kiev denuncia: «A Mariupol i russi hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni. Alla fine è morta per le ferite»

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di Redazione
30 marzo 2022
17:52
Il premier Draghi e il presidente Putin, foto ansa
Il premier Draghi e il presidente Putin, foto ansa

Nelle giornata di ieri, in Turchia, i colloqui tra Mosca e Kiev hanno palesato i primi segnali di pace. Non è ancora chiaro se le trattative andranno avanti anche ogg, ma intanto qualcosa si muove visto che la Russia ora evoca la possibilità di un trattato di pace. Sui negoziati il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha mantenuto tutta la cautela del caso. «I segnali che arrivano possono essere definiti positivi», ha spiegato, aggiungendo tuttavia di «non vedere alcuno motivo per fidarsi delle parole» di Mosca, ma di attendere "risultati concreti". 

Ancora bombe sull'Ucraina

Nella notte che ha aperto la 35esima giornata del conflitto sono però continuati i bombardamenti, soprattutto nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi abbiano annunciato la riduzione delle operazioni.


Esplosioni si sono registrate a circa 20 km dalla capitale. I russi bloccano 100 navi nel Mar Nero. Fermo l'export di grano. Secondo il Pentagono il movimento di un «piccolo numero» di forze russe dall'area di Kiev probabilmente è un «riposizionamento, non un ritiro»,«la minaccia non è finita».

30 MARZO

22.11- Mosca pronta alla tregua

La Russia è pronta a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e ad aprire un corridoio umanitari verso Zaporizhzhya a condizione che Kiev soddisfi determinate condizioni. Lo rendono noto fonti militari russe, riporta Interfax.

20.30- «Morta donna violentata per giorni dai russi»

Il governo di Kiev denuncia un orrore di guerra compiuto dai russi. «A Mariupol gli occupanti hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni», ha reso noto il ministero della difesa ucraino, aggiungendo che la donna «è morta in seguito alla ferite» mentre al piccolo sono diventati grigi i capelli per lo shock. «Questo non è un film dell'orrore. Stupro, violenza, omicidio: questo è ciò che significa il 'mondo russo'», aggiunge il ministero sul profilo Twitter.

19.20- La telefonata Biden-Zelensky

Nel colloquio tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky, il presidente Usa ha informato il leader ucraino sul «lavoro che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno conducendo per fornire all'Ucraina assistenza militare, economica e umanitaria e per imporre costi severi alla Russia per la sua brutale aggressione». Lo riferisce la Casa Bianca, nel dare conto della telefonata tra i due presidenti. I due leader hanno inoltre discusso di come gli Stati Uniti stiano «lavorando incessantemente per soddisfare le principali richieste di assistenza per la sicurezza da parte dell'Ucraina, gli effetti cruciali che queste armi hanno avuto sul conflitto e i continui sforzi da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati e partner per identificare capacità aggiuntive per aiutare l'esercito ucraino a difendere il proprio Paese».

Inoltre, il presidente Biden ha informato il presidente Zelensky che gli Usa intendono fornire al governo ucraino «500 milioni di dollari come aiuto diretto al bilancio». Il presidente Usa ha anche passato in rassegna le sanzioni aggiuntive e l'assistenza umanitaria annunciate la scorsa settimana. Il presidente Zelensky ha intanto aggiornato il presidente Biden sull'andamento dei negoziati con la Russia.

19.00- Draghi chiama Putin

«Presidente Putin, la chiamo per parlare di pace». Così il premier Mario Draghi, secondo quanto si legge nel profilo Twitter ufficiale della presidenza del Consiglio, nel corso di un colloquio telefonico durato circa un'ora con il Presidente russo Vladimir Putin «sull’andamento del negoziato tra la Russia e l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi».

Draghi ha sottolineato «l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale», si apprende da Palazzo Chigi. Nel corso della telefonata, il premier italiano ha inoltre «ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia». I due leader «hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto», si apprende ancora da Palazzo Chigi. Anche il dibattuto tema del pagamento di gas in rubli, come richiesto dal Cremlino la settimana scorsa, è stato al centro del colloquio telefonico: «Il presidente Putin ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli», si legge in un passaggio della nota diramata da Palazzo Chigi.

16.04 - Cremlino: «I principi del nostro Paese riguardo alla Crimea e al Donbass rimangono invariati»

«I principi del nostro Paese riguardo alla Crimea e al Donbass rimangono invariati». Lo ha affermato il capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev e consigliere del Cremlino, Vladimir Medinsky, all'indomani dei negoziati a Istanbul. "Le trattative continuano", ha aggiunto nel corso di un'intervista all'emittente Rossiya 24.

15.56 - Zelensky: «La Russia non dovrebbe poter usare liberamente i porti nel mondo»

«La Russia non dovrebbe poter usare liberamente i porti nel mondo. È una questione di sicurezza marittima globale». Così Volodymyr Zelensky, nel suo intervento davanti al Parlamento norvegese, ha chiesto che vengano chiusi i porti alla Russia, accusando quest'ultima di pirateria per aver bloccato i porti ucraini.

15.50 - «82 gli attacchi all'assistenza sanitaria in Ucraina»

Salgono a 82 gli attacchi all'assistenza sanitaria in Ucraina ad oggi, 30 marzo. E' l'ultimo aggiornamento riportato via Twitter dall'Ufficio Oms del Paese alle prese con il conflitto. Il bilancio delle vittime è di 72 morti e 43 feriti, dopo che l'Organizzazione mondiale della sanità ha verificato e confermato altri 8 attacchi alla sanità. Attacchi che "devono fermarsi", è l'appello della sezione locale Oms, perché "privano le comunità dei servizi sanitari essenziali e delle cure salvavita urgentemente necessarie".

15.27 - «300 civili e 50 militari sarebbero stati uccisi a Irpen»

Fino a 300 civili e 50 militari sarebbero stati uccisi a Irpen, la città ucraina nell'Oblast' di Kiev. A stimarlo è il sindaco di Irpen, Alexander Makrushin, nel corso di un briefing secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda'. «Persone che non piacevano ai russi sono stati appena fucilati», sostiene il sindaco.«Con i carri armati hanno schiacciato delle persone appena torturate», aggiunge.

15.08 - «Prezzo del gas ancora su»

Il prezzo del gas continua il suo trend rialzista. Dopo aver toccato oggi un massimo a oltre 124 euro, il prezzo del gas all'hub olandese Ttf si attesta a 119,75 euro a megawattora, in progressione del 10,49%.

15.01 - «Forze speciali russe si sono rifiutate di combattere in Ucraina»

In un video postato sul canale YouTube di Navalny, con l'audio del colloquio intercettato, si apprende come le forze speciali russe dei distaccamenti di Irkutsk, Omsk e Novosibirsk si sono rifiutate di combattere in Ucraina, nonostante le minacce del comando, presentando rapporti di smobilitazione di massa.

14.53 - «Aerei ed artiglieria russa hanno sparato contro un edificio della Croce Rossa»

«A Mariupol gli occupanti hanno preso di mira l'edificio del comitato internazionale della Croce Rossa. Aerei ed artiglieria nemica hanno sparato contro un edificio che esibiva una croce rossa in campo bianco che indica la presenza di feriti, civili e aiuti umanitari». Così la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, conferma il bombardamento della Croce Rossa nella città assediata, specificando che non ci sono ancora notizie riguardo a vittime.

14.41 - «Nell'area di Nikolaev 134 persone, di cui 6 bambini, sono morte»

«Dall'inizio della guerra con la Russia nell'area di Nikolaev 134 persone, di cui 6 bambini, sono morte». Lo ha detto Vitaly Kim, governatore di Mykolayiv, nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che «415 persone sono rimaste ferite, 30 delle quali bambini, 1622 edifici e 1209 case danneggiate o distrutte. Stessa sorte per 12 ospedali, 69 scuole e 24 istituzioni culturali».

14.21 - «Inquinamento fuori controllo a Kiev»

Inquinamento fuori controllo a Kiev dove l'aria si sta facendo irrespirabile. Secondo un articolo pubblicato su Ukrayinska Pravda, realizzato incrociando diverse fonti locali, la concentrazione di inquinanti nell'aria di Kiev supera di ben 9 volte superiore il livello raccomandato dall'Oms. E se oggi, secondo il dipartimento Ambiente di Kiev, «la qualità dell'aria nella capitale è soddisfacente sulla riva sinistra e insoddisfacente sulla destra» e «non sono stati rilevati superamenti delle concentrazioni massime consentite», nei giorni scorsi non è andata proprio così.

14.01 - Nel pomeriggio telefonata Draghi-Putin

Il presidente del Consiglio Mario Draghi avrà nel pomeriggio un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Lo conferma Palazzo Chigi dopo che la notizia era stata anticipata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio.

13.26 - Bombardato edificio Croce Rossa a Mariupol

Kiev, bombardato edificio Croce Rossa a Mariupol I bombardamenti russi hanno colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol. Lo fa sapere una responsabile ucraina.

12.46 - Più di 30 bombardamenti nella regione di Kiev

Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato più di 30 bombardamenti contro complessi  residenziali e infrastrutture sociali. Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian.

11.45 - Onu, oltre 4 milioni di rifugiati da invasione

Sono più di 4 milioni i rifugiati che sono fuggiti dall'Ucraina da quando è iniziata l'invasione russa. Lo fa sapere l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr), secondo la quale sono 4,02 milioni le persone che hanno lasciato il paese. Lo riporta il Guardian. Considerando che l'Ucraina prima dell'invasione aveva una popolazione di circa 44 milioni di persone, questo significa che circa una persona su 11 ha lasciato l'Ucraina in questi oltre 30 giorni di guerra.

11.00 - A Kharkiv 180 bombardamenti russi in 24 ore

Le forze russe hanno fatto bombardato 180 volte in 24 ore l'oblast di Kharkiv. Lo ha scritto su Telegram Oleg Sinegubov, a capo dell'amministrazione dell'oblast. Le forze russe hanno bombardato la regione con artiglieria, lanciarazzi multipli e mortai, danneggiando edifici residenziali e infrastrutture civili, ha aggiunto, dicendo che non sono state segnalate vittime.

10.02 - Concordati per oggi tre corridoi umanitari

Per la giornata di oggi sono stati concordati tre corridoi umanitari in Ucraina, tutti nel Sud del Paese. Lo fa sapere la vice premier Iryna Vereshcuk su Telegram.  

8.30 - Nuove esplosioni vicino a Kiev

Nuove esplosioni si sono sentite questa mattina vicino a Kiev. Lo riferisce una corrispondente della Bbc, secondo la quale la giornata è iniziata con il suono delle sirene anti-aeree, seguito da forti esplosioni provenienti dai sobborghi della città che si sono sentiti anche nel centro della capitale. Anche un altro reporter britannico, sempre a Kiev, su Twitter parla di "molti colpi di artiglieria che rimbombano dai margini della città" udibili fino al centro, ma non è chiaro - aggiunge - se a sparare siano i russi o gli ucraini. 

7.26 - Colpita la città di Lysychansk: ci sono vittime

Le zone residenziali della città di  Lysychansk, nell'Ucraina sud orientale, sono state bombardate stamattina dall'artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram.

«Un certo numero di grattacieli  sono stati danneggiati. Ci sono vittime», ha aggiunto, spiegando che «molti edifici sono crollati» e che «i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita».

6.50 - Duemila soldati dalla Georgia per rimpinguare le file russe

L'esercito russo in Ucraina ha ricostituito i suoi ranghi con unità provenienti dai territori occupati della Georgia: secondo lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda sarebbero arrivate in totale circa 2.000 persone. 

«Nei territori temporaneamente occupati degli oblast di Zaporizhia e Kherson, il nemico continua a commettere atti illegali contro la popolazione locale», denunciano le forse di difesa ucraine.Alla periferia di Melitopol i russi hanno istituito posti di blocco.  

«Nelle ultime 24 ore, le forze alleate hanno respinto quattro attacchi degli occupanti russi nelle aree di Donetsk e Luhansk»,cita l'ultimo bollettino, «i soldati ucraini hanno distrutto 7 carri armati, 7 unità corazzate, 2 unità di veicoli e un cannone anticarro. Il nemico - conclude - ha subito vittime». 

6.10 - Usa avvisa gli americani in Russia: «Lasciate il paese immediatamente»

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha emesso un avviso di viaggio in cui avverte che Mosca «potrebbe individuare e detenere cittadini statunitensi in Russia». Sempre nello stesso avviso si ribadisce inoltre l'invito ai connazionali a non recarsi nel paese.

L'avvertimento è legato - precisa il Dipartimento - «all'invasione non provocata e ingiustificata dell'Ucraina da parte delle forze militari russe», nonché alla potenziale «vessazione dei cittadini statunitensi da parte delle autorità russe». Nell'avviso si ribadisce anche l'appello agli americani che viaggiano o vivono in Russia ad andarsene "immediatamente".

5.55 - Ripristinata l'elettricità per 150.000 persone

L'Ucraina ripristina l'elettricità per 150.000 residenti. Dopo le riparazioni degli ingegneri- riporta il Kyiv Independent - numerosi insediamenti in Ucraina hanno ripreso l'accesso all'elettricità, secondo il ministero dell'Energia ucraino. Tuttavia, si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza accesso all'elettricità.

 

 

 

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