62esimo giorno

Ucraina, Mosca: «Rischio Terza guerra mondiale». Zelensky: «Qui si decide il destino dell’Europa» - LIVE

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha parlato di «pericolo reale» di un'evoluzione del conflitto. Il presidente ucraino: «Questione di tempo ma vinceremo»

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di Redazione
26 aprile 2022
07:04

Si apre il 62esimo giorno di guerra. Nella giornata di ieri diverse città ucraine sono state attaccate dai russi, missili anche su cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell'ovest del Paese. La Russia ha messo in guardia contro il «pericolo reale» di una terza guerra mondiale: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, aggiungendo che una guerra nucleare sarebbe «inaccettabile». Mosca - ha detto - proseguirà comunque i negoziati di pace con Kiev.

La cronaca della giornata

19.10 - Putin: «La Russia non ha niente a che fare con gli eventi di Bucha»

«Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha. L'esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto», ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, incontrando a Mosca il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Secondo Putin "la provocazione a Bucha" è giunta per sabotare «gli importanti passi avanti dei colloqui di Istanbul».


18.10 - Blinken: «Putin non è serio sui negoziati»

Gli Usa non hanno visto ancora segnali che Vladimir Putin sia serio su negoziati significativi nel conflitto ucraino: lo ha detto il segretario di Stato, Antony Blinken, in un'audizione al Senato.

13.18 - «A breve nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia»

«Molto presto la Commissione Ue dovrebbe concordare un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia». Ad affermarlo è la Commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson nel corso di una conferenza stampa in Polonia con il ministro dell'Ambiente polacco Anna Moskwa rispondendo alle domande dei giornalisti. «Il pacchetto di sanzioni, come i precedenti, richiede l'approvazione degli Stati membri Ue», ha spiegato Simson.

12.51 - «Gli occupanti russi irrompono nelle case superstiti a Mariupol»

Gli occupanti russi irrompono nelle case superstiti a Mariupol e alle porte disegnano la lettera 'Z'. Lo ha detto il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, secondo il quale gli occupanti starebbero risistemando la città, mentre le case non contrassegnate vengono saccheggiate. Secondo il sindaco, inoltre, i russi forniscono cibo solo a chi rimuove le macerie e collabora alle sepolture di massa. I cittadini per non morire di fame sono costretti a collaborare alla pulizia della città.

12.30 - Ancora bombe su Azovstal: «Ci sono feriti sotto le macerie»

«Lo stabilimento Azovstal viene continuamente bombardato. Solo ieri ci sono stati 35 bombardamenti aerei, a causa di dei quali uno dei settori dello stabilimento ha preso fuoco. Ci sono feriti tra i civili, sotto le macerie. I militari del reggimento Azov cercano di prestare aiuto fornendo il primo soccorso e sgomberando le macerie». Lo ha comunicato su Telegram il reggimento Azov.

12.00 - Nuovo attacco in Transnistria: scatta l'allerta rossa

Il Consiglio di sicurezza della Transnistria riferisce di un nuovo attacco, contro un'unità militare vicino a Tiraspol. Lo riferisce l'agenzia russa Tass citando il servizio stampa del presidente dell'autoproclamato governo della Transnistria, secondo cui ci sono stati complessivamente tre attacchi sul territorio tra ieri e oggi. Le autorità dell'autoproclamato governo hanno quindi deciso di alzare le misure di sicurezza alzando l'allerta 'terrorismo' al livello 'rosso' e di cancellare la parata del 9 maggio.

11.40 - Due missili su Zaporizhzhia: c'è un morto

Due missili guidati sono finiti sulla città di Zaporizhzhia, nell'Ucraina centrale. Lo ha rivelato l'amministrazione militare regionale, secondo cui una persona è morta ed un'altra è rimasta ferita, mentre l'azienda colpita «è stata danneggiata e distrutta». La società energetica ucraina Enerhatom aveva in precedenza riferito che due missili da crociera avevano sorvolato l'impianto nucleare nei pressi di Zaporizhzhia, che dal 4 marzo scorso è sotto controllo russo.

11.00 - Dalla Cina appello per la pace

La Cina non sta cercando la terza guerra mondiale e lancia un appello per un accordo di pace in Ucraina: lo ha reso noto il ministero degli Esteri. Lo riporta la Tass.

10.40 - Mosca: «Uccisi 500 nazionalisti nemici»

Le forze russe hanno eliminato la notte scorsa circa 500 «nazionalisti nemici», tra cui 60 militanti del gruppo nazionalista del Donbass. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor-Konashenkov, dopo l'ultimo briefing operativo rilanciato sui social media, citato dalla Tass.

10.10 Ammonterebbero a 22.100 le perdite fra le fila russe

Ammonterebbero a 22.100 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 22.100 uomini, 918 carri armati, 2308 mezzi corazzati, 416 sistemi d'artiglieria, 149 lanciarazzi multipli, 69 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 184 aerei, 154 elicotteri, 1643 autoveicoli, 8 unità navali, 76 cisterne di carburante e 205 droni.

9.52 - La procura di Milano ha aperto un'inchiesta sulla vicenda di Ivan Luca Vavassori

La procura di Milano ha aperto un'inchiesta conoscitiva, senza titolo di reato né indagati, sulla vicenda di Ivan Luca Vavassori, l'ex calciatore andato a combattere in Ucraina a fianco dell'esercito di Kiev. Da quanto si apprende il ragazzo è ricoverato in ospedale, ma è vivo dopo che ieri si è temuto per la sua morte. L’inchiesta è coordinata dal pm Alberto Nobili che guida il pool dell’antiterrorismo milanese.

9.39 - In Ucraina sono stati uccisi 217 bambini e 391 sono rimasti feriti

A seguito dell'aggressione armata della Federazione Russa in Ucraina sono stati uccisi 217 bambini e 391 sono rimasti feriti. Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale ucraina. A seguito dei bombardamenti quotidiani nelle città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe - prosegue la nota - 1.508 istituzioni educative sono state danneggiate, 102 di loro sono andate completamente distrutti.

9.25 La Germania garantirà all'Ucraina la fornitura di tank antiaerei

La Germania garantirà all'Ucraina la fornitura di tank antiaerei Gepard. A rivelarlo è la Dpa, sottolineando il cambio di linea politica del governo di Berlino, bersaglio di critiche per non aver autorizzato finora l'invio di armi più pesanti. Il piano prevede il via libera all'impresa Krauss-Maffei Wegmann per l'invio dei semoventi all'Ucraina. L'annuncio ufficiale è atteso in giornata a Berlino.

9.13 - «Nuove esplosioni in Transnistria»

Nuove esplosioni in Transnistria, dove ieri era già stato attaccato il ministero della Sicurezza dello Stato. Secondo l'agenzia di stampa Tass, che cita il ministero dell'Interno di Tiraspol, ci sarebbe stata un'esplosione al centro di trasmissione della radio russa e due antenne sarebbero state messe fuori uso. Non si registrano feriti.

9.05 - La regione di Lugansk sotto attacco: «Aperto il fuoco sui civili»

«I russi hanno aperto il fuoco sui civili per 17 volte nelle ultime 24 ore» nella regione di Lugansk. Lo fa sapere il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergi Gaidai, secondo quanto riporta Ukrinform. «I combattimenti continuano a Popasna e Rubizhne. Le comunità di Popasna, Lysychansk e Hirske sono quelle che sono state colpite in modo più pesante», afferma Gaidai, precisando che ci sono stati quattro potenti attacchi con l'artiglieria su Popasna e due contro Lysychansk. «Due case sono state danneggiate a Lysychansk, due a Popasna e almeno una a Hirske. Stiamo verificando le informazioni su possibili vittime», ha detto Gaidai spiegando che i russi continuano i combattimenti nell'area di Rubizhne, cercando di catturare Popasna.

8.20 - Kiev: «Terza guerra mondiale? Russia avverte sconfitta»

«La Russia perde l'ultima speranza di spaventare il mondo per il suo sostegno all'Ucraina. Di qui il discorso sul 'reale' pericolo di una Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto, il mondo deve raddoppiare il sostegno all'Ucraina in modo da farci prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale». Così, su Twitter, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha risposto alle parole dell'omologo russo, Sergei Lavrov, sul rischio «reale» di una Terza guerra mondiale. 

7.55 - Uccisi 70 soldati russi a Kherson

L'esercito ucraino ha distrutto un deposito di munizioni e ucciso 70 soldati russi nella zona di Velyka Aleksandrovka, nella regione di Kherson (sud): lo ha reso noto lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Unian.

7.25 - La città di Kreminna caduta in mano russa

Kreminna, nella regione di Luhansk in Ucraina, è stata conquistata dai russi. Lo rivela l'intelligence britannica nell'aggiornamento diffuso oggi: «La città di Kreminna è caduta e pesanti bombardamenti sono in corso a sud di Izium, mentre le forze russe cercano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est». Secondo i servizi di Londra, inoltre, «le forze ucraine stanno preparando le difese a Zaporizhzhia in preparazione di un potenziale attacco russo da sud»

6.00 - Zelensky: «Qui si decide il destino dell'Europa»

«Tutti nel mondo, anche coloro che non ci sostengono apertamente, concordano sul fatto che è in Ucraina che si decide il destino dell'Europa, il destino della sicurezza globale, il destino del sistema democratico». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso. «La Russia - ha continuato Zelensky - può spendere enormi risorse per sostenere la guerra. Per opporsi anche all'intero mondo libero. Ma le lezioni della storia sono ben note. Se hai intenzione di costruire un Reich millenario, perdi. Se hai intenzione di distruggere i vicini, perdi. Se vuoi ripristinare il vecchio impero, perdi. Molte città e comunità - ha osservato il presidente ucraino - sono ancora sotto il controllo temporaneo dell'esercito russo. Ma non ho dubbi che sia solo questione di tempo prima di liberare la nostra terra. In due mesi - ha continuato Zelensky - hanno usato più di 1.100 missili contro di noi. Innumerevoli bombe e artiglieria. Hanno torturato, derubato, giustiziato. Hanno minato la nostra terra. Città e villaggi pacifici furono trasformati in un inferno. Alcune città e comunità ucraine sono state rase al suolo. Ma non hanno ottenuto nulla. E non ci riusciranno. Un mese fa - ha concluso Zelensky - dovevamo ancora convincere diversi paesi che scommettere sull'Ucraina significa vincere. E ora lo sanno tutti».

Ore 3.00 - Il ministro Kuleba: «Onu prema per evacuzione Mariupol»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di premere con Vladimir Putin per l'evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino di oggi. «È un cosa che l'Onu è in grado di fare», ha detto il ministro di Kiev in un'intervista all'Associated Press.

LA CRONACA DI IERI, 25 APRILE

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