Presentata l’edizione 2025 della kermesse che riparte con una nuova direzione artistica. In cartellone Renzo Rubino, Rita Marcotulli, Quintorigo e Fabrizio Bosso
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“Assenza di gravità”. E’ stato questo il tema scelto per l’edizione 2025 del festival jazz di Roccella Jonica “Rumori Mediterranei”, presentato ufficialmente oggi, in programma dal 23 al 31 agosto tra largo Rita Levi Montalcini e il Teatro al Castello. Un appuntamento di rilevanza nazionale e internazionale, che nel corso degli anni ha saputo affermarsi come uno dei principali eventi del panorama jazzistico, grazie anche alla direzione artistica di Vincenzo Staiano, scomparso lo scorso anno. A raccoglierne la pesante eredità sarà Mirko Onofrio, un ponte nel segno della continuità tra la tradizione del Festival e le nuove prospettive artistiche, in un’ottica evolutiva che guarda al futuro con ambizione, e che mira ad avviare una nuova stagione per il Festival, senza tradire l’identità che lo ha reso un appuntamento imperdibile per gli appassionati di jazz. Tra gli ospiti in cartellone Renzo Rubino, Rita Marcotulli, i Quintorigo e Fabrizio Bosso.
«Con Roccella ho un legame profondo e la nomina per me è stata totalmente inaspettata. L’eredità è grande, ma anche l’entusiasmo. Gestirò la cosa in maniera rispettosa delle precedenti edizioni, ma con la dovuta apertura che i tempi impongono. Il mio amore per il jazz lo devo proprio a Roccella, dove da sedicenne venni a seguire i corsi del festival. Il programma che presentiamo vuole esplorare una dimensione della libertà – ha dichiarato il neo direttore artistico - offrendo una serie di concerti che spaziano dalle tradizioni storiche del jazz alle avanguardie contemporanee, con particolare attenzione all’improvvisazione come strumento di espressione artistica. Ogni performance sarà un’occasione per esprimere la propria identità musicale, a partire da una solida base di influenze classiche, ma sempre con la possibilità di esplorare nuovi territori sonori. Rumori Mediterranei 2025 si sviluppa in una serie di tappe che celebrano la storia del jazz, ma anche la sua capacità di rinnovarsi costantemente. Dal be-bop alla fusion, dal jazz contemporaneo all’elettronica sperimentale, ogni concerto offrirà una visione diversa e originale del panorama jazzistico globale. Non si tratta solo di ascoltare note suonate su un palco, ma di vivere un’esperienza che stimola la mente e l’emozione, invitando il pubblico a immergersi nel flusso continuo della musica e a sentirne l’evoluzione».
Per Onofrio, pilastro della Brunori Sas e strappato per poche ore al tour dell’artista cosentino, «Da sempre l’improvvisazione rappresenta la vera essenza del jazz, la sua anima che si rinnova di istante in istante. E nel programma dei concerti, l’improvvisazione non è solo un aspetto tecnico, ma una forma di comunicazione diretta tra i musicisti e il pubblico. Ogni esecuzione diventa quindi l’espressione di un dialogo in tempo reale, dove l’improvvisazione assurge a strumento per rompere le barriere convenzionali della musica e dare vita a un linguaggio universale che trascende le parole».
La manifestazione sarà realizzata con il contributo storicizzato della Città Metropolitana di Reggio Calabria e anche a un emendamento presentato dal deputato Francesco Cannizzaro che ha proposto la richiesta di un supporto economico una tantum da parte dello Stato. «Si tratta di una kermesse ormai di caratura internazionale e dimostra l’impegno dell’amministrazione comunale roccellese – ha rimarcato il parlamentare reggino - Ho colto subito l’invito del sindaco Zito quando mesi addietro in un momento di difficoltà economiche ha manifestato la quasi impossibilità di realizzare la manifestazione. Per questo mi sono adoperato in Parlamento facendo sì che nella legge di bilancio 2025 ci potesse essere una voce dedicata al Roccella Jazz. Siamo riusciti a portare a casa un contributo di 100 mila euro che consentirà insieme ad altri contributi istituzionale a realizzare questa 45esima edizione».
«Questa edizione è il risultato di un comune sentire istituzionale al netto delle rappresentanze politiche – le parole del sindaco Vittorio Zito - la legge che rende strutturali gli interventi finanzia circa 13 festival, nessuno dei quali si svolge a sud di Roma, ritengo che questo sia un elemento assolutamente da correggere. Roccella Jazz è l’unico in Calabria candidato a chiedere questo sostegno storicizzato, trattandosi del festival più longevo d’Italia con le sue 45 edizioni consecutive».