Scuola a distanza, l'assessore Nucera: «Metà degli alunni disabili reggini non partecipa»

L’assessore comunale lancia l'allarme: «Bisogna intervenire: nessuno deve rimanere escluso dal diritto allo studio». Nel complesso, tra il 70 e il 90 per cento dei ragazzi segue le lezioni on-line: «Continuiamo su questa strada per raggiungerli tutti»

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di Redazione
24 aprile 2020
16:48

«L'emergenza coronavirus ha messo in discussione il sistema scolastico tradizionalmente inteso che vede nella classe e nella relazione alunno docente il suo fondamento. La chiusura delle scuole, necessaria per evitare il diffondersi del virus e per garantire la sicurezza agli alunni e al personale, si è scontrata con il diritto allo studio degli stessi alunni». È quanto afferma in una nota Anna Nucera, assessore alla pubblica istruzione del comune di Reggio Calabria.

 


«La didattica a distanza - prosegue Nucera - è stata la soluzione che è riuscita a coniugare le due esigenze. Molto in questi giorni si è detto sulla inefficienza del nostro sistema scolastico e sulla impossibilità di gran parte dei nostri alunni di poter accedere a queste attività formative. Sicuramente le nostre istituzioni scolastiche sono state messe a dura prova, e le difficoltà iniziali non sono state poche ma i dati ottenuti del monitoraggio che su proposta del garante metropolitano per l'Infanzia e l'Adolescenza Mattia Emanuele, è stato effettuato dall'Ufficio scolastico regionale e dalla sua articolazione provinciale, nelle scuole reggine, ci regalano un quadro della situazione rassicurante. Negli Istituti Comprensivi il dato ci dice che il 70% degli alunni partecipa alla didattica a distanza. Del 30% che non partecipa il 15% non lo fa perché sprovvisto dei dispositivi».

 

«Se consideriamo che tutte le scuole hanno già fatto le gare per l'acquisto dei dispositivi necessari agli alunni per svolgere la loro attività - sostiene ancora Nucera - questo dato dovrebbe diminuire, o azzerarsi completamente. Rimane un 15% che avrà altri problemi che andranno analizzati caso per caso dai docenti. Il dato invece che ci preoccupa è il 50% degli alunni diversamente abili che non partecipano e qui occorre un intervento specifico che va calibrato su ogni alunno. Per le Secondarie di secondo grado il dato è più incoraggiante perché a partecipare è il 90% degli alunni e il 10% è fuori perché privo dei dispositivi necessari. Considerando che le scuole stanno provvedendo con i fondi ministeriali all'acquisto dei dispositivi che saranno consegnati agi alunni sprovvisti, mi pare che il dato possa ritenersi ottimo. Rispetto agli alunni diversamente abili la non partecipazione del 7% di loro ancorché bassa comunque va recuperata perché nessuno deve rimanere escluso dal diritto allo studio». Per l'assessore «occorre continuare su questa strada per raggiungere il 100% degli alunni. Mi pare di poter dire che questa esperienza dolorosa della pandemia ci sta offrendo una immagine della nostra città e della Calabria migliore di quanto potevamo aspettarci. Continuiamo così, ne usciremo presto e più forti».

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