Italia del Meridione, nominati i nuovi commissari provinciali

Il segretario regionale Filippelli: «Idm si ristruttura e si pone al centro della politica regionale»

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di Redazione
7 maggio 2020
13:02
Nicodemo Filippelli
Nicodemo Filippelli

«Che L’Italia del Meridione sia una realtà è incontestabile, che sia presente in ogni provincia della Calabria è evidente, che sia ramificata in altre regioni è un dato di fatto. Il lavoro fatto, l’impegno preso, le iniziative intraprese, l’ascolto dei territori, sono tutte cose che continuano ininterrottamente, confermato anche dai vari interventi sull’emergenza pandemia». È quanto sostenuto da Nicodemo Filippelli, segretario regionale Idm calabria.

«L’Italia sta vivendo uno dei momenti più drammatici dal dopo guerra, la nostra regione è messa a dura prova anche da questo nemico invisibile, ma tutto questo rappresenta uno stimolo in più per continuare a crescere, il movente per imporci nel panorama politico. Territorialità, Militanza e Competenza sono le premesse su cui abbiamo costruito quello che oggi è diventato Partito Federale; non più visione ma progetto politico reale che partito dal sud, dalla nostra terra, ha saputo imporsi nel resto del Paese. “Oggi più che mai è importante incontrarci, discutere, confrontarci, progettare, proporre, sia pure in una piazza virtuale. Ma le idee se sono concrete, illuminati, troveranno lo spazio e il modo per imporsi”, così ho voluto salutare la nomina dei nuovi commissari provinciali.

Gli eletti

I neoeletti, a cui va il mio più sentito augurio di buon lavoro, sono: Emilio De Bartolo , area Cosenza; Procopio Leo, Catanzaro; Sarcone Francesco, Crotone; De Nardo Tiziana, Vibo Valentia; Gioffrè Saverio, per la Provincia Metropolitana di Reggio Calabria.

Uomini e donne che hanno condiviso la filosofia e la missione di Idm e che oggi hanno assunto la responsabilità di rappresentare i loro territori».


 

«Servirà un’azione corale e azioni di forza per ripartire ma noi ci siamo e siamo pronti e gli interventi continui su ciò che stiamo vivendo come Paese e come regione sottolineano l’impegno e la responsabilità assunta. E per dare maggiore eco e risonanza abbiamo inteso nominare un team di esperti e professionisti della comunicazione e potenziando canali e strumenti.

Idm si considera punto di riferimento per una battaglia civile e politica che mette al centro territori e comunità che devono tornare ad essere i veri soggetti dell’azione politica regionale e nazionale. Ragione per cui così tante persone si stanno unendo alla nostra causa, un'oasi di speranza in mezzo alla confusione politica e lo scetticismo dei tanti. Crediamo fermamente che per troppo tempo nelle regioni del Sud sono state adottate politiche calate dall’alto, scelte da Roma e dai palazzi e comunque sempre a favore del Nord. 

Il risultato è stato una continua mortificazione di potenzialità e peculiarità di un meridione che non vuol più essere considerato solo questione. E anche durante la pandemia non sono mancati attacchi diretti, informazioni pregiudizievoli, momenti di scontro, tra un sud che ha saputo resistere e dare prove di eccellenza anche nelle difficoltà oggettive di trovarsi in una posizione di maggiore disagio rispetto a un nord che, tranne rare eccezioni, ha mostrato i fallimenti della propria politica. E non sono passati inosservati neanche i continui “scippi” perpetrati, una spesa pubblica che alimenta le casse le nord sottraendo fondi alle regioni del sud. Giochi e intrecci che non vengono meno neanche durante il momento di crisi generale che il Paese sta vivendo e già si pensa a stratagemmi, sempre più palesi, per spostare i fondi della Comunità Europea dalle regioni del Mezzogiorno a quelle del nord.

È arrivato il momento - conclude il segratario - di fermare tutto questo, superare l’emergenza e trasformarla in opportunità. Sanità, ambiente, turismo, welfare, infrastrutture, sono soltanto alcuni degli assi portanti su cui abbiamo impostato il nostro programma e che abbiamo assunto oltre che come impegno politico, anche e in conseguenza dell’esperienza della pandemia, come obbligo morale e dove la Calabria giocherà un ruolo fondamentale e di coordinamento».

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