Incarichi in famiglia al comune di Corigliano-Rossano, il sindaco: «Nomine a rotazione»

Flavio Stasi replica alle accuse della minoranza sulla vicenda riguardante la madre: «In passato si premiavano così i dipendenti fedeli, ma quel modo di gestire la macchina comunale è tramontato» 

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di Matteo Lauria
9 novembre 2020
11:14
Flavio Stasi - Sindaco di Corigliano-Rossano
Flavio Stasi - Sindaco di Corigliano-Rossano

Pronta la replica del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi alle accuse mosse dalle forze di minoranza di conflitto di interessi circa la nomina della mamma quale responsabile del settore Risorse Umane e Informatizzazione. Per l’amministratore «non ci sono né incarichi né promozioni. L’indennità per specifiche responsabilità è una voce del cosiddetto “salario accessorio”, che di norma è percepita a rotazione e che tra i vari settori sarà assegnata a circa 40 dipendenti del comune di Corigliano-Rossano, escluse le Posizioni Organizzative che sono 15. Nel settore Risorse Umane, dove ci sono già due posizioni organizzative, è stata assegnata a 3 dipendenti. Di queste assegnazioni si occupano i dirigenti dei vari settori, come delle posizioni organizzative si occupa il Nucleo di Valutazione (esterno)». «Il personale dipendente del settore Risorse Umane - aggiunge - non ha e non può avere alcun accesso al merito dei concorsi e non ha nulla a che vedere con le selezioni, a differenza di ciò che lascia pensare l’opposizione. Se così fosse, quello delle risorse umane sarebbe probabilmente il settore più influente di ogni comune».

Le nomine sono in capo alla burocrazia

Il sindaco Stasi chiarisce che «ad occuparsi delle prove, secondo criteri stabiliti dalla legge, sono le commissioni di concorso – che per i bandi a tempo indeterminato abbiamo deciso che saranno composte da figure esterne – in sinergia col dirigente del settore. Il personale del settore si occupa esclusivamente di istruire le pratiche amministrative, ovvero di registrare i documenti, censire l’anagrafica ed altre cose di questo genere».  Infine, l’amministratore si apre a qualche stoccata politica: «Sappiamo che in passato questi strumenti venivano utilizzati per punire dipendenti politicamente distanti e premiare i fedeli, ma questo modo di gestire la macchina comunale è tramontato con l’attuale esecutivo».


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