Verso il voto

Gioia Tauro, il porto come un moderno hub multifunzionale nel programma di Mariarosaria Russo: ecco il progetto

La candidata a sindaco ha presentato così ieri la sua idea dello scalo che «non andrà ad intaccare minimamente le attività di transhipment o automotive» ma prevede l'integrazione di attività commerciali e ricreative

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di Giuseppe Mancini
5 giugno 2024
14:11

Sviluppare il porto di Gioia Tauro come un hub multifunzionale che integra attività marittime, ricreative, commerciali e culturali, enfatizzando la sostenibilità ambientale e promuovendo l’economia locale: è questa l’idea accolta con entusiasmo dalla candidata a sindaco della coalizione “La Ginestra”, Mariarosaria Russo , elaborata dal giovane e talentuoso architetto gioiese Noemi Dato, in collaborazione con il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Corrado Trombetta.

La proposta progettuale è stata illustrata nei dettagli nel corso di un convegno che si è tenuto all’interno dei locali de “Le Cisterne”, al quale hanno partecipato centinaia di cittadini. Il progetto di sviluppo territoriale del porto di Gioia Tauro punta a «creare un ambiente multifunzionale, sostenibile e innovativo, che valorizzi le risorse locali e promuova il benessere della comunità, integrando perfettamente terra e mare». 


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Componenti qualificanti del progetto sono «un moderno yacht club che offra servizi di alta qualità per gli appassionati del mare e un clubhouse con lounge, ristorante, bar, sale conferenze, e terrazze panoramiche. È previsto anche un canale per posti barca, per imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, sia per i diportisti che per i pescatori che ad oggi lamentano difficoltà nell’ormeggi. Tale canale avrà pontili attrezzati, servizi di ormeggio, rifornimento carburante, e manutenzione». 

Nel progetto è contemplata anche «un’area commerciale con container di recupero, oltre che spazi commerciali modulari realizzati con container riciclati, promuovendo la sostenibilità». La zona, secondo quanto evidenziato nella proposta, sarà dotata «di negozi, boutique, mercati artigianali, caffetterie, e spazi espositivi e di un’area yacht club per appassionati, con strutture sportive e ricreative, come piscine, campi da tennis, aree fitness, e zone relax». 

Il porto del futuro nella visione della candidata Russo dovrà essere «un tutt’uno col tessuto urbano e con la città attraverso aree per lo sport all’aperto, sentieri per jogging, aree picnic, parchi giochi, e piste ciclabili con viste sul mare».

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Inoltre, è stato pensato «un centro per il rimessaggio delle barche e una scuola per maestri d’ascia, laboratori, aule, officine, e camere galleggianti per ospitare studenti, con ampie zone verdi piantumate con alberi e piante aromatiche tipiche del Sud Italia, giardini tematici, percorsi sensoriali, e aree relax immerse nel verde. E ancora: un ristorante che offra piatti tipici della cucina locale con ingredienti a km zero, negozi modulabili con container recuperati, adattabili alle esigenze commerciali, spazi flessibili per diverse attività commerciali e artigianali, un’area parcheggio dotata di pannelli fotovoltaici per alimentare le attività del porto, stazioni di ricarica per veicoli elettrici, ombreggiature, e gestione intelligente dell’energia. Uno spazio è dedicato alla promozione turistica, coperto e dal design futuristico con infopoint, sale espositive, realtà aumentata per tour virtuali, e supporto multilingue. Infine, un’area per il decollo di aeroplani, con pista di decollo, hangar, servizi di emergenza e strutture per la manutenzione». Il tutto è stato concepito tenendo conto della sostenibilità ambientale. 

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Il progetto non andrà ad intaccare - ha sottolineato con fermezza Mariarosaria Russo - minimamente le attività di transhipment o automotive all’interno dello scalo gioiese, poiché l’area prevista è quella adiacente al canale che si vuole realizzare per velocizzare le attività di carico e scarico merci. Il progetto infatti, si espande lungo tutta l’area industriale abbandonata intorno a quel canale, trasformandola per un uso diverso».

Non sono mancati gli intermezzi musicali coordinati dalla musicista Maria Adelaide  Bagalà, con la partecipazione straordinaria di tre talentuosi artisti di Gioia Tauro, Caterina Scordo all'arpa, Simone Calabrò al violino e Valentina Carbone, voce solista.

Cornice dell'evento i ragazzi della coalizione "La Ginestra" che hanno  presentato alla città, attraverso videoclip e testimonianze, la loro idea di cambiamento. Tra questi Giuseppe Ranieri, Maria Pia Parrello, Rocco Calderazzo, Gabriele Cedro, Rosario Cocolo, Giuseppe Bruzzi, Maria Concetta Bagalà, Alessia Abate, Clara Cento, Giovanni Zito. «Le idee camminano sulle gambe degli uomini liberi - ha chiosato la Russo - e voi rappresentate la Gioia Tauro, la Calabria, l'intero Paese di cui  andare orgogliosi».

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