Missioni, macchine, autisti: ecco quanto costano i politici regionali ai cittadini calabresi

Le somme impegnate nel Bilancio di previsione 2020 per gli spostamenti istituzionali sfiorano i 750mila euro. E al conto vanno aggiunti i soldi per gli stipendi dei trenta chaffeur esterni nominati da consiglieri e assessori dalle elezioni ad oggi

di Camillo Giuliani
6 giugno 2020
14:56
La Cittadella regionale
La Cittadella regionale

La missione della politica è fare il bene della propria comunità. Le missioni dei politici sono invece i viaggi per ragioni istituzionali che le persone che eleggiamo svolgono durante gli anni in cui sono in carica. E che, in aggiunta a stipendi già consistenti, gli paghiamo noi. La Calabria, per esempio, spende ogni anno per i suoi governanti quasi 750mila euro, senza contare gli stipendi di chi guida se il politico ha diritto allo chaffeur (spesso doppio). Nonostante la Regione abbia un suo parco auto e un abbondante numero di autisti tra i suoi dipendenti, i componenti di Giunta e Ufficio di presidenza del Consiglio, i capigruppo e i semplici consiglieri – ognuno in misura differente – ricevono fior di quattrini ogni mese per noleggiarne altre e o comunque utilizzarli per gli spostamenti dedicati alla loro attività.

Le somme impegnate in Bilancio per il 2020

A stabilirlo sono due deliberazioni datate 2013 – la numero 16 e la numero 66 – e a firma dell'attuale assessore al Bilancio Francesco Talarico, che all'epoca presiedeva il Consiglio regionale. I due atti andavano a modificare le regole sulle missioni in vigore fino a quel momento. Ai consiglieri, infatti, era concesso di fare 11 trasferte istituzionali in Italia e 5 in Europa rendicontando poi le spese sostenute per ottenere il relativo rimborso. L'intervento legislativo andò a ridurre il numero complessivo di missioni (della durata massima di tre giorni, viaggio escluso), riducendolo a cinque e limitandole al solo territorio nazionale. Al posto dei rimborsi a pie' di spesa introdusse dei contributi forfettari mensili, piuttosto consistenti, per gli spostamenti. Le somme impegnate per il solo 2020, identiche a quelle dell'anno precedente, con le determine dirigenziali numero 729, 748 e 749 di fine 2019 ammontano complessivamente a 737mila euro. E differiscono di parecchio quando si tratta di ripartirle tra un semplice consigliere, un suo collega più “altolocato” e un membro della Giunta.


Cinque missioni all'anno, ma soldi ogni mese

Chiunque sieda nell'Aula Fortugno, infatti, riceve di base 1036,86 euro «a titolo di contributo forfettario mensile per le missioni». Anche se è previsto ne faccia cinque in un anno, quindi. Per tale motivo in Bilancio c'è uno stanziamento di 312mila euro. Ma in Regione c'è chi ogni trenta giorni prende anche il triplo per i suoi spostamenti, se non di più. Le due deliberazioni del 2013 e le determine firmate dai dirigenti alla fine dello scorso anno prevedono, infatti, «il diritto alle spese per il noleggio e l’esercizio delle autovetture utilizzate per l’esercizio delle funzioni». Per chi? «I presidenti di Giunta e Consiglio regionale, i vice-presidenti, gli assessori (eletti, nda) e i componenti dell’Ufficio di presidenza». A titolo di contributo per permettere loro di esercitarlo, la Regione ha impegnato 225mila euro. Ai quali ne vanno aggiunti altri 200mila impegnati, per lo stesso motivo, in favore dei componenti esterni della Giunta.

Quanto spetta ad ognuno dei consiglieri e degli assessori

A quanto corrisponde per ciascuno dei politici citati? I due segretari questori Mancuso e Di Natale ottengono ogni mese 2355,80 euro. I vice-presidenti del Consiglio Irto e Morrone - così come gli assessori Spirlì, Catalfamo, Gallo, Orsomarso, Talarico, De Caprio e Savaglio – ancora di più: 3114,40 euro mensili. Dulcis in fundo, la governatrice Jole Santelli e il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini: per loro ci sono 3893 euro. Senza dimenticare che ognuna delle 37 persone citate percepisce – oltre ai 5100 euro mensili della proprià indennità di carica e ai soldi dell'eventuale indennità di funzione (1500 euro per capigruppo e presidenti di commissione; 2000 per gli assessori; 2700 per Santelli e Tallini) – anche altri 6000 euro per le spese di esercizio del mandato.

E poi ci sono i trenta autisti nominati

Se pensate che le spese per gli spostamenti dei nostri politici regionali finiscano qui vi sbagliate di grosso. Al conto vanno aggiunti infatti i soldi impiegati per gli autisti nominati in questi mesi da capigruppo ed assessori nelle proprie strutture. Quasi tutti ne hanno voluti due ciascuno- forse per averli più freschi al volante – che così vanno a dividersi al 50% lo stipendio di 28.700 euro previsto dalla Regione. In Consiglio ha optato per questa soluzione il presidente Tallini, così come i capigruppo Arruzzolo, Pietropaolo, Graziano e Bevacqua. Doppio autista anche per i due vice-presidenti Morrone e Irto (nel suo caso, uno ha il contratto solo fino al 31 agosto 2020 però) e il segretario questore Mancuso. Il suo pari ruolo Di Natale, invece, ne ha solo uno, sempre con stipendio al 50%, scelta adottata anche dai capigruppo Minasi, Callipo e Francesco Pitaro. Ne ha solo uno anche Aieta, però a stipendio pieno. Se nominati, a guidare l'auto di un componente della Giunta si guadagna di più: 37.262,52 euro all'anno – sempre che non si debba dividere il salario con un collega – più rimborsi. La retribuzione al 100% la prendono gli autisti di Santelli, Gallo, Orsomarso e Talarico. Tocca metà stipendio, invece, ai due chaffeur (ciascuno) nominati da Spirlì e Catalfamo, nonché all'unico incaricato (ma al 50%) dalla Savaglio.

 

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