Malcontento. Più che la tanto attesa unità, l’annuncio del direttivo del Pd di Lamezia Terme – di avere approvato «all’unanimità dei presenti» la relazione e le conclusioni del segretario cittadino Gennarino Masi di proporre al prossimo tavolo del centrosinistra la candidatura di Doris Lo Moro (ex sindaco, ex assessore regionale ed ex parlamentare) per le amministrative di primavera – ha creato malcontento sia all’interno del Partito democratico cittadino che all’interno delle varie correnti che compongono il tavolo di centrosinistra.

Socialisti: «Senza accordo si va alle primarie»

La prima reazione è stata quella della federazione provinciale di Catanzaro del Partito socialista italiano. Con una nota, il gruppo ha detto no «a fughe in avanti o a metodi democratici apparenti», proponendo «un rilancio del dialogo tra le componenti politiche» e in caso di mancato accordo «l’utilizzo delle primarie». Una parola, primarie, che pare faccia venire l’orticaria a più di un dirigente locale.

I Giovani democratici contro il direttivo: «Gestione unilaterale della candidatura»

Malcontento anche all’interno dello stesso Pd è stato manifestato da una comunicazione dei Giovani democratici di Lamezia Terme.
Una nota dura che dà la misura di quella «unanimità dei presenti» della quale parlava Masi.
Secondo i Giovani del Pd, infatti, «più di un terzo del direttivo» era assente nel corso della famosa riunione: «Non possiamo restare in silenzio difronte alla gestione caotica e divisiva della candidatura di Doris Lo Moro come sindaco per le prossime elezioni amministrative». I Gd non denunciano solo le defezioni all’assemblea ma anche il fatto che la decisione sia stata presa senza coinvolgere il coordinamento regionale e l’assemblea cittadina.

Anche i giovani chiedono le primarie

I giovani parlano di «vulnus non solo politico, ma anche umano», di «dinamiche democratiche calpestate» e inoltre esprimono il loro «netto dissenso verso la gestione unilaterale della candidatura, che non rappresenta né lo spirito democratico né la volontà collettiva, ribadendo l’assenza di più di un terzo del direttivo».
Non solo.
I firmatari della nota chiedono «il commissariamento del Pd locale, per garantire che il nostro partito torni a essere un luogo di dialogo, confronto e trasparenza, motivo per cui il commissario deve essere di assoluta discontinuità con il passato».
Infine anche loro chiedono «di ricorrere alle primarie, laddove ci siano più candidature valide come la dottoressa Lo Moro all’interno del centrosinistra, per restituire la parola agli iscritti e ai cittadini, riaffermando così i valori democratici che, come giovani, vogliamo difendere con forza».

Se Masi “scavalla” il coordinamento

Nessun commento è giunto fino a ora dal coordinamento del Pd di Lamezia, quell’organo voluto a settembre scorso dallo stesso senatore Nicola Irto, segretario regionale dei democrat, per superare le proteste degli iscritti i quali, tirando dalla giacchetta Irto durante la scorsa festa dell’unità a Taverna, avevano lamentato una politica ad usum delfini di Masi e compagni.
Eppure era stato proprio il coordinamento (composto da Gennarino Masi, Domenico Giampà, segretario di federazione della provincia di Catanzaro, Amalia Bruni, consigliera regionale, e Luigi Muraca, responsabile regionale giustizia) a ricevere Doris Lo Moro e concordare una sua candidatura solo se indicata in maniera unitaria dal Pd. Tra l’altro pare che lo stesso coordinamento non abbia ancora ricevuto l’ex sindaco Gianni Speranza a causa di problemi di salute di uno dei quadrumviri (ma di tempo ne hanno avuto tanto prima).

Un redivivo Guarascio in consiglio comunale

Last but not least, arriva anche il teatrino del consiglio comunale che si è tenuto questa mattina e nel corso del quale si è rivisto Eugenio Guarascio (in una apparizione più unica che rara in consiglio comunale) che ha annunciato il proprio disappunto sui nove anni di amministrazione Mascaro (e anche sugli anni di amministrazione Speranza) e ha ribadito il sostengo del suo movimento, Nuova Era, a Doris Lo Moro. Una dichiarazione che ha fatto scattare la consigliera, sempre di Nuova Era, Lucia Cittadino la quale ha tenuto a precisare che la sua decisione in merito alla Lo Moro non è ancora maturata.

In attesa del commissariamento

In questo clima si attende l’imminente commissariamento del Pd di Lamezia Terme che vede nel segretario provinciale Domenico Giampà il naturale successore di Masi e, forse, anche del coordinamento. E anche su questo nome c’è chi storce il naso poiché Giampà è apertamente a favore della candidatura della Lo Moro. Alla vigilia delle prossime amministrative per la elezione del sindaco di una delle città più grandi (e bistrattate) della Calabria emergono livori e malcontento. E stiamo parlando ancora solo del centrosinistra.