Anche a Catanzaro vince il centrodestra, Abramo presidente ma di misura

Alle provinciali ha battuto il sindaco di Soverato Ernesto Alecci, che però esce a testa alta, dando così un retrogusto amaro alla vittoria dell'avversario

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di Luana  Costa
31 ottobre 2018
22:31
Sergio Abramo
Sergio Abramo

È Sergio Abramo il successore di Enzo Bruno alla Provincia di Catanzaro, ma vince per un soffio. Alecci, che sulla carta avrebbe dovuto essere asfaltato, ha sfiorato la vittoria. Successo amaro quello del Sindaco di Catanzaro, il quale riceve il colpo maggiore all’interno della sua maggioranza. Una battuta d’arresto quella di Abramo soprattutto da leggere in chiave interna e in prospettiva delle alleanze per le regionali. In sostanza Abramo vince ma ne esce ridimensionato sul piano politico.

Una vittoria azzoppata, dunque, quella del centrodestra. I numeri hanno riso al sindaco Abramo, sulla carta sostenuto da una corazzata ma nelle urne ferito da ben due franchi tiratori che hanno travasato i voti verso l'avversario del centrosinistra. Il primo cittadino la butta sul ridere: «Le elezioni riservano sempre sorprese», è il commento a caldo ma tra i consiglieri di maggioranza è già caccia al traditore, mentre Ernesto Alecci sfonda nei comuni della provincia facendo incetta di voti e uscendo a testa alta: «Per me questa è una vittoria», commenta.


Il risultato finale consegna un margine di distacco risicatissimo: 46.885 voti per Sergio Abramo e 46.438 per Ernesto Alecci ma è nella fascia verde dei Comuni superiori ai 3mila abitanti che si annida la sorpresa. 33 i votanti, tutti i consiglieri comunali di Catanzaro. 22 quelli di maggioranza ma per Abramo i voti si fermano a 20 mentre Alecci ne colleziona 12 su 10 consiglieri di minoranza.

 

A fronteggiarsi nella competizione elettorale per la conquista di Palazzo di Vetro i due blocchi, non tutti proprio coesi, di centrodestra e centrosinistra. Attorno al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, sono riusciti a fare quadrato tutti i partiti di maggioranza in Consiglio comunale - Forza Italia, Catanzaro da Vivere (movimento ispirato a Piero Aiello), Officine del sud (direttamente ricondibile al consigliere regionale Claudio Parente), Obiettivo comune - ma anche i partiti che non dispongono di una rappresentanza nel civico consesso come Fratelli d'Italia, il Nuovo Cdu e la Lega. Tre le liste che sono state create a supporto della candidatura del primo cittadino di Catanzaro: "Centrodestra", "Destra Civica" e "la Provincia ci Lega".

 

 

Ben più travagliata, invece, la genesi delle tre liste di centrosinistra nate a sostegno della candidatura di Ernesto Alecci, sindaco della cittadina ionica di Soverato. Quella predisposta dal Partito Democratico ha dovuto fare i conti con defezioni eccellenti sia dentro il partito che in Consiglio comunale, dopo la brusca decisione dei due consiglieri regionali Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo di affrancarsi dal Pd e fondare una lista autonoma con il supporto dei socialisti di Fabio Guerriero che è riuscita a sfilare l'unico rappresentante eletto in quota democrat nel civico consesso: Lorenzo Costa. Ciconte e Scalzo hanno dichiarato libertà di voto senza tuttavia sostenere formalmente la candidatura di Alecci. Hanno trovato l'accordo, invece, i movimenti civici di centrosinistra riconducibili al capogruppo di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo, e al leader di Cambiavento, Nicola Fiorita che con la lista "Area civica" hanno sostenuto il primo cittadino di Soverato.

 

Luana Costa

Giornalista
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