Arresto sindaco Licursi, Scalea Europa chiede le dimissioni di tutto il consiglio

L'associazione politica invoca un atto di responsabilità da parte di tutti i componenti dell'assise cittadina. Ma i conglieri, invece, hanno già convocato la prossima assemblea, che avrà 12 punti all'ordine del giorno

di Francesca  Lagatta
14 dicembre 2019
17:15
Il sindaco di Scalea Gennaro Licursi
Il sindaco di Scalea Gennaro Licursi

«Dispiace che ancora una volta Scalea debba essere balzata agli onori delle cronache nazionali per fatti che ne ledono l'immagine». Comincia così la missiva a firma del gruppo politico Scalea Europa, con la quale, dopo l'arresto del sindaco Gennaro Licursi, ora chiede le dimissioni dell'intero consiglio comunale della città di Torre Talao. «Non è intenzione di questa associazione entrare nel merito della vicenda che riguarda Gennaro Licursi, non nella sua veste di sindaco, bensì di dipendente pubblico e privato cittadino. Pertanto - continua il direttivo - toccherà a lui esercitare il diritto di difendersi nelle sedi opportune e di fronte alle autorità preposte. Allo stesso tempo è doverosa una considerazione di natura politica. Pur comprendendo il momento delicato, sia per quanto accaduto, sia per le importanti scadenze soprattutto riferite al bilancio comunale, ci aspettavamo un atto di responsabilità da parte di tutti i componenti del consiglio comunale, ovvero le dimissioni». Invece il consiglio ha convocato un consiglio comunale con ben 12 punti all'ordine. «Una scelta - scrive Scalea Europa - che riteniamo inopportuna e irrispettosa della cittadinanza».

Scalea Europa chiede le dimissioni del consiglio comunale

Sulla base di tali considerazioni, il gruppo politico auspica il decadimento del consiglio comunale. «Ci auguriamo che nelle prossime ore i rappresentanti istituzionali della città, maggioranza e opposizione, intraprendano la strada dell'onestà intellettuale e dell'etica politica che in questi casi dovrebbe imporre di restituire il giusto valore ai principi di rappresentatività democratica. Venuta a mancare la figura del sindaco per le gravi ipotesi di reato a lui contestate, le dimissioni del consiglio comunale avrebbero garantirebbero a Licursi di esercitare il suo diritto di difesa in totale serenità e darebbero ai consiglieri in carica la possibilità di lanciare un segnale concreto: ripristinare i principi democratici e riconsegnare nel più breve tempo possibile alla cittadinanza gli strumenti della partecipazione popolare per la scelta di una nuova amministrazione. E’ il caso di evitare giochi di potere che mai come in questo momento non porterebbero benefici alla collettività».


La vicenda giudiziaria

Due giorni fa il sindaco di Scalea Gennaro Licursi, fino ad agosto scorso dipendente Asp in servizio agli uffici di Scalea, è stato attinto da un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, nell'ambito di un'inchiesta che contesta l'assenteismo sul luogo di lavoro. Arresto che, come ha precisato lo stesso procuratore capo Pierpaolo Buni che ha coordinato le indagini, non implica in alcun modo la sfera politica.

 

 

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