Assunzioni al Consiglio regionale, Lacroce: «Parla il mio curriculum». La nostra replica

La vicepresidente di Fare per Catanzaro interviene in merito a un nostro articolo sulle assunzioni di 45 Cococo della massima assise regionale 

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di Redazione
19 settembre 2020
15:32
La sede del Consiglio regionale della Calabria
La sede del Consiglio regionale della Calabria

«In merito all’articolo pubblicato ieri a firma di Alessia Bausone, essendo stata nominata, tra i “45 fortunati assunti” ritengo opportuno fare alcune precisazioni, soprattutto per dovere di cronaca e per un principio di correttezza informativa. Ferma restando la libertà di stampa, e lungi da me l’intenzione di censurare la libertà di pensiero, mi preme, però, fare un po' di chiarezza in merito alla mia personale posizione essendo stata messa nel calderone degli incompetenti». Lo dichiara Assunta Lacroce vicepresidente del movimento “Fare per Catanzaro”.

 


«L’articolo, che racconta fatti e non un mero punto di vista, a mio modo di vedere, - sottolinea la Lacroce - presenta alcune pecche nella trama narrativa non so se dettate da una parziale conoscenza delle cose o dalla voglia di enfatizzare l’impatto mediatico che notizie di questo genere possono suscitare nel lettore.  Cercherò di procedere con ordine. Intanto il fine dell’articolo non è sostenere l’inopportunità delle nomine in sé, ma quello di sottolineare che le stesse sono state assegnate ad incapaci».

 

«Il cappello dell’articolo, infatti, cita testualmente “Per supportare i consiglieri sono stati assunti modelli, baristi, baby sitter, studenti e disoccupati. Ma tutti con le conoscenze giuste. I nomi e i curricula”. Quel “tutti” viene poi smentito nel testo dell’articolo in quanto si è scelto di pubblicare solo parzialmente i nomi dei “45 fortunati».

 

«Sempre quel “tutti” - continua - lascia intendere che nessuno ha le competenze per assolvere al compito assegnatogli e, in riferimento alla mia posizione, l’intenzione si rafforza in quanto dopo aver sciorinato nomi e incompetenze varie, viene tirato in ballo il mio nome. Comprendo che dietro possano esserci anche ragioni politiche essendo la vice presidente del Movimento Fare per Catanzaro, ma per fugare ogni dubbio voglio chiarire la mia posizione, in quanto non intendo ragionare per massimi sistemi e non cerco plausi e notorietà».

 

«Sorvolando sull’esiguità dell’importo, ma che sicuramente l’autrice dell’articolo conosce, per tornare “sul pezzo” e per dovere di cronaca, non posso non fare riferimento all’oggetto dell’incarico che consiste nello svolgimento di attività di studio e ricerca a supporto delle azioni politico istituzionali. E, sempre per restare sul pezzo, la mia presunta incompetenza deriverebbe, se è vero che i fatti non sono opinioni, da un curriculum che attesta il conseguimento di una laurea in Scienze dell’amministrazione con il massimo dei voti; un Dottorato di ricerca presso l’UMG; numerose pubblicazioni nazionali e internazionali; partecipazione, in qualità di relatore, a convegni nazionali e internazionali e, infine ma non per ultimo, 16 anni di esperienza professionale nel campo della formazione svolgendo, tra l’altro, attività di docenza, indagini e analisi dei fabbisogni, progettazione, orientamento ai servizi per il lavoro».

 

«E tutto questo raggiunto solo grazie al mio impegno e alle mie capacità (ebbene sì) e senza mai aver avuto bisogno di una bandiera politica. Se da circa 4 anni faccio parte di un movimento politico, con un impegno portato avanti soprattutto per cercare di dare il mio contributo, non da politica conclamata, ma da rappresentante della società, non vuol dire che si possa fare di tutta l’erba un fascio. Non si può sostenere, demagogicamente, che tutti siamo incompetenti perché così non è. E tutto questo solo per dovere di cronaca e a favore di una corretta informazione».

 

La nostra replica

Comprendo che la dottoressa Lacroce possa sentirti "punta" da un articolo sui costi della politica calabrese, da sempre spendacciona e che con le mie inchieste metto tristemente a nudo di volta in volta. Non si limiti, però, a leggere il sommario del mio articolo. In un'ottica di insieme qualsiasi lettore ben potrà comprendere che lei è citata nel paragrafo "amici dei politici". Nulla da discutere in merito ai titoli ed al curriculum eccelso vantato (e oggi rivangato) dalla dottoressa Lacroce ma risulta difficile sostenere che il suo contratto di co.co.co. derivi squisitamente dalle sue capacità personale e non da collegamenti e appartenenze al mondo della politica. Non è un segreto di pulcinella che il suo movimento civico, rispettabililissimo e rispettato, si sia orientato nel sostegno al partito democratico alle ultime regionali e ora, in ottica spartitoria, abbia reclamato caselle sotto l'auge del consigliere regionale dem Libero Notarangelo. Quanto alla "esiguità" della somma percepita, pari ad euro 2390 lordi (da agosto a dicembre) potrà essere da lei considerata irrisoria ma quando si spende anche solo un centesimo di denaro pubblico, bisogna sempre renderne conto alla collettività, soprattutto quella calabrese ridotta alla fame.

Alessia Bausone

 

 

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