Barbanti: 'Cnr: investimenti e posti di lavoro persi'

'Ora assisteremo anche ad un’ulteriore spoliazione della Calabria?' Lo ha chiesto il deputatao Sebastiano Barbanti in una interrogazione al Ministro della Pubblica istruzione e della Ricerca Scientifica Stefania Giannini
di Redazione
16 dicembre 2015
19:37

Chi e cosa ha impedito la costruzione dei poli diinnovazione del Consiglio nazionale delle Ricerche in Calabria attraverso l'utilizzo del Por Fesr 2007/2013 e se corrisponde al vero che il Cnr intende chiudere la sede scientifica in Calabria per trasferirla a Napoli o a Palermo. E' quanto chiede in una interrogazione del ministro della Pubblica istruzione e della Ricerca Scientifica Stefania Giannini, il deputato Sebastiano Barbanti .


Di seguito i punti salienti dell'interrogazione parlamentare:


Premessoche

- con Delibera n. 11 del 13/01/10 la Giunta Regionale dellaCalabria ha approvato il criterio di riparto delle risorse finanziarie del POR Calabria FESR 2007/2013 Asse VIII ObiettivoSpecifico 8.1., in conseguenza della quale una quota del 15% pari ad € 38.677.265,65 è stata riservata ai Progetti Strategici divalenza regionale, e la quota di € 261.146.708,36 è stata destinata alle Città ed Aree Urbane per la realizzazione dei PISU;

-che nel gennaio 2010 sono state emanate, relativamente al POR FESRCalabria 2007/2013, le linee d’indirizzo con le quali si stabilisce di creare una rete regionale di poli di innovazione e di rafforzare irapporti tra mondo accademico e sistema produttivo attraverso la creazione di una Rete Regionale per l’Innovazione e l’attivazionedei servizi Tecnologici dei Poli in linea con la disciplina europea C (2006) 323/01;

-che con Delibera n. 450 del 22/06/10 la Giunta Regionale ha approvatoil “Protocollo d’Intesa tra Regione Calabria e CNR”, poi stipulato in Roma il 02/07/2010 (Vedi Allegato A);

-che con Delibera n. 451 del 22/06/10 la Giunta Regionale ha previstoche il progetto per la realizzazione di investimenti infrastrutturali negli istituti di ricerca calabresi CNR, nell’ambito deirealizzandi Poli territoriali di innovazione e dei progetti integrati di sviluppo urbano, potrà essere gestito direttamente dalla Regioneo dai Comuni interessati, mediante l’utilizzo della riserva del 15% delle risorse disponibili per il finanziamento di progettipilota/sperimentali a diretta titolarità regionale;

-che a tale “Protocollo d’intesa tra Regione Calabria e CNR”(Allegato A) hanno inteso cooperare le Università Calabresi mettendo a disposizione il diritto gratuito di superficie su terreni ubicatiall’interno dei singoli campus, da destinare alla realizzazione degli interventi infrastrutturali previsti dal Protocollo concontestuale impegno delle Università stesse a creare, attraverso la contiguità con le strutture del CNR, Poli di ricerca territoriali dieccellenza con ricadute estremamente vantaggiose per la comunità scientifica e la società civile; Tral’altro, la realizzazione di una simile infrastruttura implicaimportanti opere edili (diversi edifici) nell’area Nord del Campus di Arcavacata e che secondo il protocollo di intesa CNR-RegioneCalabria, sarà ceduta in comodato dall’UniCal. Si tratta certamente di un programma ambizioso, che nella fase attuale ha giàricevuto il sostegno di importanti Infrastrutture di Ricerca e che, se realizzato, collocherà la “Arcavacata Valley” in unaposizione di assoluto rilievo sullo scenario scientifico-tecnologico Europeo e globale. Questi sviluppi saranno attuabili soltanto se ilPolo verrà insediato nell'area universitaria;

-che la realizzazione di tali opere a favore del CNR libererebberisorse da destinare ad un potenziamento del personale CNR attivo nella regione Calabria in una misura di circa 30 unità come daprotocollo di intesa integrativo di cui all’Allegato B.

-che i ritardi nell’esecuzione dei bandi di gara hanno vanificato lapossibilità di utilizzo per tale progetto dei fondi PORCalabria FESR 2007/2013 e chela Regione Calabria ha inserito tale progetto nella nuovaprogrammazione FESR 2014/2020

-che si ha notizia della volontà, del direttore di un istituto delCNR la cui sede principale è localizzata in provincia di Cosenza, di chiedere lo spostamento di tale sede principale dalla regioneCalabria ad altre regioni italiane.

SI CHIEDE

-Visti i ritardi che hanno vanificato l’esecuzione del progetto disviluppo della rete scientifica calabrese nato con il protocollo di intesa tra la Regione Calabria ed il CNR nella precedente fase deifondi FESR, venga data particolare attenzione e priorità all’attuazione del Protocollo d’intesa stipulato il 02/07/2010con l’obiettivo principe della creazione a Cosenza di un Polo di ricerca territoriale di eccellenza all’interno del CampusUniversitario dell’Università della Calabria utilizzando i fondi della nuova programmazione FESR 2014/2020;

-che accanto alla realizzazione delle infrastrutture del poloterritoriale per l’innovazione si dia corso al previsto potenziamento del personale attivo nella regione Calabria per comeprevisto nella integrazione al protocollo di intesa del 02/07/2010 stipulata il giorno 11/02/2011.

-che siano smentite dal CNR le voci su presunte riorganizzazioni dellarete scientifica che prevedrebbero spostamenti della sede principale di un istituto, attualmente localizzato in Calabria, verso altreregioni nonostante la Calabria tutta abbia già un numero assai esiguo di istituti del CNR con sedi principali ivi localizzate evanti la presenza di gruppi di ricerca di valore internazionale i cui risultati scientifici e tecnologici meritano di essere salvaguardatie valorizzati.

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