Bausone (Pd) contro la consigliera regionale di parità: «Fa politica, il ministro revochi l’incarico»

L’esponente democrat catanzarese censura la partecipazione di Tonia Stumpo a un’iniziativa di Liberi e Uguali, partito per il quale è candidato il fratello
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di Redazione
23 febbraio 2018
18:04
Alessia Bausone
Alessia Bausone

Duro affondo di Alessia Bausone (Pd) contro la Consigliera di parità della Regione Calabria Tonia Stumpo, colpevole a suo dire di utilizzare il ruolo istituzionale per fini elettorali.

 


Il riferimento è a una recente iniziativa di Liberi e Uguali, partito per il quale il fratello, Nico Stumpo, è candidato. In particolare, Bausone critica la partecipazione della consigliera di parità all’evento politico tenutosi giovedì a Lamezia Terme.
Con una lettera indirizzata al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, e al sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, l’esponente democrat chiede di «riconsiderare la verifica dei presupposti effettuati nel decreto di nomina datato ottobre 2016 al fine di valutarne la revoca dall'ufficio ricoperto».

 

«Maria Antonietta Stumpo - afferma Bausone - utilizza il suo ruolo di consigliera regionale di parità come se il suo ufficio fosse un comitato elettorale di Liberi e Uguali, prendendo parte, nella qualità di consigliera e con ruoli particolarmente attivi, ad iniziative elettorali pubbliche».

 

La militante Pd richiama dunque quelli che definisce «requisiti essenziali per adempiere alla funzione di consigliera di parità, che sono l'indipendenza, l'autonomia e la terzietà, caratteri propri delle figure di garanzia». «La Calabria non è il far west dell'ordinamento statale - conclude esortando il ministro a revocare l’incarico -, dove si può agire in spregio delle regole».

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