Consiglio regionale

Bilancio consuntivo 2021 da 66 milioni di euro: a Fi 155mila euro, il Pd si ferma a 30mila

Via libera della Commissione speciale di vigilanza al documento economico di Palazzo Campanella. Dopo gli azzurri il gruppo più costoso è Fratelli d’Italia che sfonda i 100mila euro. La Lega si ferma a 24 (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Claudio Labate
22 giugno 2022
06:30
La sala del Consiglio regionale a Palazzo Campanella
La sala del Consiglio regionale a Palazzo Campanella

Disco verde al Rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 (deliberazione n. 36 del 30 maggio scorso) dalla Commissione speciale di vigilanza, riunitasi ieri mattina e presieduta dal pentastellato Francesco Afflitto che ha avviato l’esame dei prospetti del risultato di amministrazione, della composizione del Fondo Pluriennale vincolato e del Fondo crediti di dubbia esigibilità, insieme alla tabella degli accertamenti imputati a esercizi successivi.

Il dirigente del Settore Bilancio e ragioneria, Danilo Latella, in premessa ha spiegato che è in atto una interlocuzione con il Collegio dei revisori dei conti che ancora non ha rilasciato il proprio parere, e che i risultati della gestione per l’esercizio 2021 confluiranno nel Bilancio consolidato della Regione Calabria, unitamente a quelli degli altri Enti e società.


«L’entrata del Bilancio del Consiglio regionale – ha spiegato Latella - è costituita dai trasferimenti correnti, ossia quelli provenienti dalla Giunta regionale, dalle entrate extra tributarie ed entrate per conto terzi e partite di giro».

Nel dettaglio, le diverse voci di entrata e di spesa che compongono il bilancio, sono state accertate in 66.846.177,68 milioni di euro. Latella ha anche spiegato che è stato predisposto il Piano di riqualificazione della spesa, previsto dal Decreto “Salva Roma” con la realizzazione di un certo risparmio certificato dal Collegio dei Revisori dei conti, che confluisce nell’avanzo di amministrazione per l’anno 2021 che risulta pari a 52.747.316,88 milioni di euro.

L’avanzo di amministrazione è così suddiviso: 12,4 milioni di avanzo “vincolato”, 7,8 “accantonato”, 12,2 milioni destinato agli investimenti, e 20 milioni di avanzo libero.

A sottolineare «elementi di cambiamento della gestione contabile che denotano maturità» è stata Pasqualina Straface (FI) che ha ricordato come il 2021 è stato caratterizzato dalla emergenza sanitaria da Covid, con tutte le inevitabili conseguenze dal punto di vista finanziario.

Straface ha poi espresso un plauso per la realizzazione di economie con particolare riferimento «alla riduzione dei costi di funzionamento della società in house, dei costi della politica, legati al funzionamento dei gruppi e alle indennità dei consiglieri regionali», sottolineando gli sforzi ancora in atto per il contenimento dei costi e il trend positivo registrato dagli indicatori di tempestività dei pagamenti.

Dello stesso tenore anche l’intervento di Luciana De Francesco (FdI) - che ha preso in Commissione il posto del capogruppo Giuseppe Neri - precisando che nonostante le spese sostenute e l’eccezionalità della situazione sia emerso un risultato positivo di gestione finanziaria nel rispetto dei vincoli.

I costi della politica

Sono inseriti nel Programma 1 “Organi istituzionali” che comprende le voci di spesa che si riferiscono alla politica, in quanto relative al pagamento: delle indennità dei consiglieri e degli assessori regionali; le spese per i servizi assicurativi dei Consiglieri regionali; dell’IRAP; dei vitalizi e delle reversibilità; dei contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari compreso il personale assunto dagli stessi; delle spese per consulenze; delle spese di rappresentanza. Ma non solo. Tra le altre sono, comprese le spese per manifestazioni e convegni; le spese per organismi autonomi e comitati, tra cui il Co.Re.Com. Calabria, la Commissione Pari Opportunità, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e il Garante regionale per i diritti delle persone detenute o private della libertà personale; le consulenze, la quota di partecipazione alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome; le spese per la Conferenza interregionale per il coordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto; l’Associazione ex consiglieri ed il rimborso ai componenti del C.A.L.

Rispetto alle previsioni iniziali  di 36.283.053,08 milioni di euro, le previsioni definitive si sono attestate sui 37.279.352,23 milioni. Gli impegni al 31/12/2021 sono stati 31.147.397,64, mentre il Fondo pluriennale vincolato si attesta a 864.695,66 euro; i pagamenti in conto competenza in 30.333.637,10 e i Residui passivi di nuova formazione in 813.760,54 euro.

Quanto costano i gruppi

Intanto vale la pena ricordare che nel capitolo dedicato alla riduzione dei costi della politica, viene ricordato che con l’avvio della X legislatura - a novembre 2014 - il numero dei Consiglieri regionali è stato ridotto da 50 a 31, per effetto della modifica dell’articolo 15 dello Statuto. A partire dalla stessa legislatura l’istituto dell’assegno vitalizio è stato abolito, in forza degli articoli 5 e 6 della L.R. 7 ottobre 2011, n. 38; e che recependo il dettato della legge 174 del 2012 che ha individuato i parametri per la riduzione dei costi della politica, sono state definite le indennità di funzione, dell’indennità di carica e delle spese per l’esercizio del mandato dei consiglieri e degli assessori regionali.

Pertanto dal 2013 i compensi del Presidente della Regione e del Presidente del Consiglio regionale ammontano a 13.800 euro; quelli del Vice Presidente della Giunta e del Consiglio regionale e Assessori a 13.100.

Un Presidente di Commissione consiliare, un Segretario Questore e un Presidente di Gruppo consiliare porta a casa 12.600 euro, mentre un “semplice” consigliere regionale 11.100.

Il contributo per il funzionamento dei gruppi consiliari - il cui importo è fissato nella misura di 5mila euro per anno per ciascun consigliere iscritto al Gruppo, oltre ad un importo complessivo pari ad €. 0,05 per abitante per tener conto delle dimensioni del territorio e della popolazione residente nella regione – e quello per la spesa per il personale dei gruppi, sostenuta nell’XI legislatura (da gennaio a circa metà agosto 2021) ha raggiunto la cifra di 484.592,76.

In questo lasso di tempo la spesa maggiore è stata sostenuta per il funzionamento del Gruppo di Forza Italia con quasi 147mila euro, a seguire Fratelli d’Italia (99mila), Jole Santelli presidente (64,2), Io resto in Calabria (42,7) Unione di centro (40,5), Casa delle Libertà (28,9), Partito democratico (25,7), Lega Salvini (20,6) e a chiudere Democratici e progressisti (15,4).

Rispetto a questi numeri la Corte dei conti Sezione di Controllo per la Calabria, con Deliberazioni nn. 11-19 dell’11 febbraio 2022, ha accertato e dichiarato irregolare soltanto il rendiconto del gruppo Casa delle Libertà per 7300,60 euro con l’obbligo di restituzione della somma al Consiglio regionale.

Ad ottobre 2021 si sono svolte le elezioni regionali, e nel Rendiconto appena approvato ci entrano le spese die gruppi consiliari sostenute dal 16/11/2021 al 31/12/2021: a guidare la classifica sempre il gruppo più numeroso di Forza Italia (8mila euro) a seguire il Partito Democratico (5mila) poi Fratelli d’Italia e Lega Salvini (4mila a testa), Movimento 5 stelle, De Magistri presidente, Coraggio Italia, e Forza Azzurri (2mila), Unione di centro (mille euro) mentre chiude con una spesa pari a zero il Gruppo misto.

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