Calabria seconda per roghi nel 2020, ma la gara per il servizio aereo anti incendio non arriva

Guccione (Pd) punta il dito contro il pressappochismo di Giunta e Calabria Verde per le procedure ancora ferme nonostante l'estate sia ormai alle porte. Chiesti lumi sulla legittimità dei compensi erogati al commissario dell'azienda regionale nominato da Spirlì

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23 maggio 2021
16:33

Nel 2020 tra la metà di giugno e la fine di agosto in Calabria ci sono stati 3.175 incendi, un numero superato solo dalla Campania stando ai dati raccolti dal ministero dell'Interno. Cionostante, con l'estate ormai alle porte, la Regione non ha ancora fatto nulla per dotarsi di un servizio aereo che possa occuparsi di monitorare le aree più a rischio per prevenire i roghi o intervenire per spegnere le fiamme.

Servizio dal 23 giugno, ma ancora niente gare

A denunciarlo è Carlo Guccione (Pd), che punta il dito contro il «pressappochismo» della Giunta regionale e di Calabria Verde. Il servizio – spiega il democrat – dovrebbe partire il 23 giugno, ma di provvedimenti a riguardo non se ne sono ancora visti. Né si può pensare che possano arrivare a breve, secondo il consigliere regionale: «L’importo del servizio aereo regionale mediante l’impiego di elicotteri – precisa Guccione - comporta una gara europea e un bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale per almeno 35 giorni». Ma in Gazzetta non è ancora uscito nulla e i giorni che ci separano dal 23 giugno sono già ora meno dei 35 (come minimo) previsti. In più c'è da considerare che alla pubblicazione del bando devono seguire poi la verifica della documentazione e l'aggiudicazione della gara, procedure che richiedono mesi. E così, secondo l'esponente del Pd, c'è il serio rischio che ci si ritrovi senza elicotteri in piena estate, il periodo in cui l'allerta incendi è massima.


Quali compensi per il commissario?

Ma i dubbi di Guccione sull'operato della Regione e di Calabria Verde non si fermano qui. Il consigliere ne ha anche per Giuseppe Oliva, il commissario straordinario dell’azienda. Le perplessità in questo caso riguardano il trattamento economico destinato all'uomo nominato da Nino Spirlì per guidare Calabria Verde. Nel decreto a firma del presidente f.f., infatti, si parla di compensi equiparati a quelli dei dirigenti generali dei dipartimenti della Giunta. Il contratto del neo commissario non è stato ancora pubblicato «né sul sito della Regione né su quello di Calabria verde, tuttavia, con determina del mese di aprile, allo stesso sono stati liquidati gli arretrati dovuti proprio al contratto ancora non reso pubblico». Il problema, oltre che di trasparenza, è economico: stando ad una legge regionale - la n.30 del 29 dicembre 2015 - i commissari straordinari come Oliva (che era già dirigente regionale) dovrebbero svolgere le loro funzioni «senza percepire retribuzione o compensi aggiuntivi, salvo il rimborso delle spese di missione». Guccione, pertanto, chiede di sapere se ad Oliva siano stati corrisposti emolumenti superiori a quelli previsti dalla norma. c.g.

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