«Mi sembra che la Regione Calabria non proceda su nulla. La questione sanitaria è drammatica, lo abbiamo visto nelle ultime ore, e non si va avanti, sul trasporto pubblico locale non succede niente. Il governatore Occhiuto con cui pure ho cercato di fare un punto evidentemente è troppo impegnato per richiamare, io voglio dare un consiglio ad Occhiuto: se fai troppo il bullo finisce che prima o poi ti fai male». Lo ha detto il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, incontrando dirigenti e sostenitori del partito nella sede regionale di Lamezia Terme. «Io continuo a dire a Occhiuto che il lavoro che sta facendo sulla sanità e sul trasporto pubblico non è sufficiente - ha incalzato Calenda - e siccome il compito prioritario della Regione è la sanità, si deve dare una mossa».

I dazi

Sollecitato dai cronisti, l'ex Ministro, si è espresso sulla questioni economiche più dirimenti per il Paese a cominciare dall'accordo Usa-Ue sui dazi. «Ci dobbiamo aspettare un processo di instabilità e recessione. Ieri c'è stata questa notizia per me sconvolgente poco ripresa, cioè che Magneti Marelli è stata venduta a Iveco. L'Ilva è destinata a chiudere, il più grande impianto del Mezzogiorno, e l'export è destinato a contrarsi. A riguarda abbiamo presentato un ordine del giorno, devo dire approvato dal governo con cui abbiamo grandi capacità di discussione, io riesco a parlare più con la Meloni che con Occhiuto (perché Occhiuto è molto più importante della Meloni) e abbiamo discusso di una norma che riesca a dare alle imprese l'energia a metà del costo, il governo lo ha approvato e spero che si faccia in fretta perché se non agiamo sull'energia e sugli investimenti non andiamo da nessuna parte».

Medio Oriente

In merito al conflitto in Medioriente Calenda ha dichiarato che l'Italia dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese come stanno facendo le altre grandi democrazie europee. «Io credo - ha rilevato - che non dobbiamo fare di tutto, anche ricorrendo alle sanzioni, per fermare Israele perché non si possono più vedere le scene dei bambini in fila per l'acqua che muoiono».

E ancora: «La Russia come noi sapevamo e dicevamo a differenza dei 5Stelle, anche difronte alle offerte di tregua incondizionata di Zelensky continuano a dire di no e ad attaccare Mattarella. Tutta la classe politica ha espresso solidarietà al Presidente della Repubblica tranne Salvini che probabilmente era impegnato sott'acqua ad installare un pilastro del Ponte dello Stretto perché Salvini che inizia a comunicare alle 4 di notte su cosa ha mangiato la sera prima, non ha detto una parola su Mattarella».