Caos in Consiglio regionale: fumata nera sul sostituto di Mimmo Tallini

VIDEO | Il derby reggino tra il capogruppo di Forza Italia, Arruzzolo e il presidente della Commissione di Vigilanza Domenico Giannetta si è concluso a favore del primo con uno strappo durissimo. Ma non ci sono i numeri per formalizzare l'elezione del nuovo presidente

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di Riccardo Tripepi
27 novembre 2020
19:43

Una lunga riunione di maggioranza ha preceduto i lavori del Consiglio regionale convocato ad hoc per prendere atto della sospensione del presidente Domenico Tallini.

Lo strappo in Fi

Tanti i punti di scontro all’interno di Forza Italia a cui il centrodestra ha affidato il compito di indicare il sostituto del presidente attualmente agli arresti domiciliari. La partita interna, che si gioca sullo sfondo delle prossime regionali, si trasformata subito in un derby reggino tra il presidente della Commissione Vigilanza Domenico Giannetta e il capogruppo degli azzurri Giovanni Arruzzolo. Il secondo spinto dal deputato Francesco Cannizzaro che si è aggiudicato la sfida provocando però uno strappo interno con Domenico Giannetta che non ha accettato la decisione a non ha preso neanche parte ai lavori del Consiglio. Il senatore Marco Siclari, inserito tra gli sponsor di Giannetta, ha fatto sapere, a partita finita, di non avere preso parte alla disputa. «Ho mantenuto una posizione super partes come sempre».


La posizione della minoranza 

Uno spettacolo non certo adeguato all’Istituzione considerando il momento che si sta vivendo dopo la morte della governatrice Jole Santelli e del nuovo scandalo giudiziario che ha scosso il palazzo. E considerando anche l’incertezza normativa in cui gli Uffici versano e che è stato sottolineato anche da componenti della stessa maggioranza. Per molti, compreso anche il consigliere del Misto Francesco Pitaro, il Consiglio ormai sciolto non avrebbe avuto la necessità di eleggere un nuovo presidente ma soltanto di surrogarlo per mantenere il quorum, rimanendo per il resto affidato al vicepresidente Luca Morrone. Posizione condivisa anche da Carlo Guccione, Nicola Irto e dal resto del centrosinistra che ha deciso di non partecipare alla votazione considerandola illegittima.

Il centrodestra, però, seppure con qualche mal di pancia interno, della Lega soprattutto, ha deciso di procedere per la sua strada, seguendo anche il parere del segretario generale, e così dopo la surroga di Tallini con il primo dei non eletti nelle circoscrizione centro e cioè Frank Mario Santacroce ha proceduto alla votazione per l’elezione del nuovo presidente senza la minoranza in Aula.

Ovviamente non c’è stata la maggioranza qualificata richiesta e la seduta è stata aggiornata a domani quando basterà quella semplice. Giovanni Arruzzolo ha ottenuto 19 voti.

Giornalista
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