Il vertice

Catanzaro, il rilancio e la riorganizzazione dell’Udc in Calabria al centro di un incontro regionale di partito

Focus sul caso Graziano, passato al partito Azione e sulla formazione dei gruppi consiliari nei vari enti locali

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di Redazione
12 aprile 2023
07:45

L'hotel Guglielmo di Catanzaro ha ospitato la riunione regionale dell’Udc. Presenti Gino Trematerra -già capo della segreteria nazionale dell'UdC, nonché ex consigliere e assessore regionale, senatore ed europarlamentare, i responsabili provinciali calabresi, ovvero Occhipinti per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Salvatore Bulzomì per Vibo Valentia e Giovanni Procopio per Crotone. L’appuntamento si è chiuso con una telefonata finale dell’onorevole Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc con il quale è stata concordata una visita in terra calabra entro fine aprile. I dettagli sono contenuti in una nota stampa.

All'incontro, hanno partecipato anche vari ex parlamentari nazionali, nonché alcuni ex consiglieri regionali (i quali hanno ricoperto prestigiosi incarichi istituzionali) e pure amministratori locali (in presenza di futuribili consiglieri regionali) e si è dibattuto sul rilancio dell'azione del 'contenitore politico', aperto alle varie culture moderate e cioè, anche, liberaldemocratiche e riformiste, con cui si svilupperà a breve (già nei prossimi giorni) un'azione politica congiunta.


«Ciò – spiega Vincenzo Speziali, responsabile Udc Calabria-consisterà nella formazione di Gruppi consiliari nei vari enti locali, anche prevedendo di poter ripristinare a breve il Gruppo alla Regione, poiché l'eletto Giuseppe Graziano, benché ricopra ancora -dal punto di vista formale e 'ufficialamministrativo' le funzioni di presidente del Gruppo (con annessa struttura), notoriamente, ha aderito al Partito di Azione, il quale come si sa, in queste ore -non per l'arrivo di Graziano, ovviamente, seppur costui risulti abbastanza sfortunato nella tempistica sta attraversando una tribolata polemica con gli amici di Italia Viva, al netto di una deflagrazione della loro unione terzopolista, che vedeva, non Renzi (a cui si rinnova stima), bensì Calenda, il 'dominus', con un risultato mostesto e a quest'ultimo ascrivibile, ovviamente per come si evince dalle note stampa nazionali».

Durante l'incontro odierno, si è dibattuto circa «le proposte programmatiche e l'individuazione di temi come l'autonomia differenziata e la strutturazione territoriale della nostra area politica, soprattutto in considerazione dell'informativa che ho dato circa il 'tavolo nazionale' che -chiosa Speziali- sto sovrintendendo assieme all’onorevole Cesa, ovvero lo sforzo di concretizzare la prospettiva di aprire una fase costituente nuova ed unitaria dell'area moderata e riformista».

 

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