L’assemblea non dà una bella immagine di sé: prima l’opposizione che si sfila da un dibattito importante, poi la maggioranza che non riesce ad aprire la convocazione. Discussione rinviata su un tema strategico
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Dopo due ore di attesa e, alla fine, il consiglio comunale di Catanzaro non si è tenuto per mancanza di numero legale punto eppure la convocazione straordinaria aveva l'unico punto, peraltro molto importante, relativo all'ubicazione del nuovo ospedale. L’attesa si era consumata all’ombra dei problemi nella maggioranza, sia riguardo ai numeri che rispetto alla posizione da tenere.
L’opposizione, da parte sua, ha scelto di non partecipare ai lavori dopo un lungo conciliabolo. Diverse le motivazioni, tra cui il dissenso rispetto all’indicazione proposta nella vallata tra il Pugliese e il Ciaccio ma soprattutto la mancanza di dialogo con le forze politiche che governano la città.
Il rinvio comunque azzera tutto, almeno per ora, e dà una brutta immagina dell’assemblea comunale: sia per la scelta dell’opposizione di defilarsi che per le difficoltà della maggioranza di centrosinistra, incapace di raggiungere il numero di presenze necessario per aprire la convocazione.
All’invito del presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco avevano risposto i consiglieri regionali di opposizione Raffaele Mammoliti, Amalia Bruni e Antonio Lo Schiavo, così come il delegato del rettore della Magna Graecia, Giuseppe Chiarella, giunto in rappresentanza del rettore Cuda.
Le ragioni delle opposizioni


«Era stato chiesto un confronto rispetto alla mozione presentata in aula di Consiglio comunale – ha detto a margine della conferenza stampa al nostro Network LaC Marco Polimeni, coordinatore provinciale catanzarese di Forza Italia – un confronto perché evidentemente su temi come la sanità ci possono essere sensibilità molto diverse, si pensi che il Partito Democratico ha espresso una differenza di vedute totale rispetto a quanto diciamo si raccontava nel documento. Dopo due ore abbiamo deciso di abbandonare la seduta, la maggioranza non riesce a trovare i numeri per scegliere e potersi autogovernare e quindi le opposizioni decidono di non prendere parte a questa iniziativa».
«Vuol dire che deciderà solo la maggioranza»


Poi anche la maggioranza di centro-sinistra ha fatto i conti con i numeri e la chiama dei presenti ha registrato 16 unità, insufficienti per il numero legale. «Le opposizioni hanno sostanzialmente deciso di sottrarsi al confronto democratico – ha detto con un po di scoramento il sindaco Nicola Fiorita che ha tentato di far giungere in Provincia (sede provvisoria) altri consiglieri assenti – ed hanno privato la città di una discussione importante, un'occasione persa per colpa di chi è preferito non esserci. Catanzaro non sa dove fare il proprio ospedale? «Non cambia niente – aggiunge sorridendo – era il ruolo che alcuni consiglieri volevano esercitare, se non l'esercitano l'amministrazione va avanti per la sua strada e questa amministrazione intanto dice che è il turno di Catanzaro, che deve venire, cosa che io ho già detto al presidente Occhiuto, che è stato molto disponibile al dialogo, non si è sottratto affatto».