L’incarico

Catanzaro, Vincenzo Speziali nominato da Lorenzo Cesa commissario cittadino dell’Udc

L'uomo politico che ricopriva già un incarico nella direzione nazionale dello Scudocrociato dovrà adesso lavorare alla composizione della lista del partito in vista delle prossime Comunali

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di D. C.
5 aprile 2022
19:00
Vincenzo Speziali
Vincenzo Speziali

Il neocommissario dell'Udc di Catanzaro Vincenzo Speziali ha rivolto un sentito ringraziemento al vertice nazionale del suo partito per la nomina, che si somma ad altre di cui ha parlato diffusamente, ed esposto a grandi linee la sua attività politica futura in un lungo comunicato stampa in cui ha esordito così: «Grazie all'amico Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, con cui ho un rapporto di consuetudine familiare e una militanza comune da 32 anni, avendole sempre coltivate insieme a lui a cui riconosco una naturale leadership».

«In molti sanno che sono un democristiano coerentemente, rocciosamente e orgogliosamente, convinto. Ed è il motivo per cui procederò a una sorta di fusione dei ruoli di coordinatore della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, a me assegnato dal presidente Giuseppe Gargani e confermato lo scorso 14 febbraio a margine della riunione al Collegio Maronita in cui erano presenti tra gli altri Tassone, Siciliani, Intrieri, Petramala e Manti, e il nuovo incarico nell'Udc anche quale membro della direzione nazionale con delega ai rapporti con i mondi di comune ispirazione. Lo farò al fine di favorire la sintesi di un'area moderata, liberaldemocratica e riformista, che si identifica nel Ppe e nell'Idc».


Subito dopo lo stesso Speziali ha proseguito, affermando: «A quanto già elencato si aggiunge l'incarico specifico a livello locale nell'Udc, che intendo assolvere nel migliore dei modi con grande equilibrio di giudizio, anche in virtù di quanto detto a Gargani, il quale ha auspicato il concretizzarsi di tale prospettiva sempre d'intesa con Cesa, De Poli, Manti, Siciliani, Intrieri, Trematerra e Petramala. Ma è chiaro che l'augurio è quello di vedere aggiungersi pure altri amici storici insieme a energie fresche. Sarebbe il modo migliore per implementare questo nostro sforzo, convinto e continuo. A cominciare dall'intesa con realtà importanti quali Noi con l'Italia, attraverso gli amici Lupi, Galati, Colucci e Ranieli oltreché Pichierri, Ritorto, Colace, Rosato, Vento, Gerace e Stanizzi, ma anche altri come Antonello Talerico».

«Riguardo invece alla mia funzione di commissario cittadino dello Scudocrociato – ha detto inoltre – con delega alla presentazione della lista e ai rapporti interpartitici, anche e soprattutto in vista delle prossime Amministrative, intendo dare un contributo, da ora in avanti, ancora più incisivo, rappresentando e difendendo, seppur con grande umiltà, le nostre idee. Che non sono affatto scontate, come qualcuno erroneamente potrebbe pensare, nonostante estemporanei comunicati firmati privi di rispondenza con i reali intendimenti di Cesa. Tema specifico che ho peraltro affrontato con lui».

Speziali, però, ha concluso la nota facendo riferimento anche ad altri uomini politici con cui dover fare un percorso comune: «Ringrazio di cuore pure il vecchio amico Giovanni Merante, che conosco dai tempi in cui collaborava con un illustre calabrese al quale sono legato da un antico rapporto familiare: Agazio Loiero. Fulgido esempio di una politica bella, vera e di livello elevato. Ma tengo a precisare che, pur confermando di dare per scontato il posto di capolista dell'Udc alle prossime Comunali di Merante, sin da adesso quanti lo vorranno dovranno sentirsi democraticamente e dignitosamente rappresentati dal partito e nel partito. Padroni di casa e quindi non certo ospiti indesiderati».

«In modo analogo, per Catanzaro, chiedo alle forze dell'alleanza di centrodestra un incontro, perché non voglio che si affievolisca la nostra identità, per di più in un test sul voto per il capoluogo di regione. E anche su questo mi sono confrontato con Cesa e il vicecommissario regionale Flavio Cedolia, ai quali ho illustrato – ha concluso Speziali – la mia visione ribadendo che sino a quando non si risolveranno le questioni di vecchi nodi politici, tematiche culturali, istanze identitarie e procedure programmatiche, non si potrà stabilire nulla con assoluta certezza. Ma avverto l'esigenza, con la migliore conclusione possibile, di salutare il vescovo Maniago, che cercherò di incontrare nei prossimi giorni».

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