Carfagna flirta con Renzi e invita a cena Santelli, Occhiuto e Cannizzaro

La pasionaria di Forza Italia pronta allo strappo con Berlusconi: potrebbe decidere di sostenere il Conte bis in caso di difficoltà. Intanto in Calabria è tutto fermo in attesa delle decisioni di Matteo Salvini

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di Riccardo Tripepi
18 settembre 2019
11:17

Quadro politico in continua evoluzione. Dopo la crisi di governo e lo sbocciare della nuova intesa Pd-M5S, arriva anche la scissione di Matteo Renzi che con la sua “Italia Viva” sta organizzando i gruppi in Parlamento per essere determinante sulle scelte del Conte bis.

Una creatura politica, quella di Renzi, che assumerà contorni più definiti nelle prossime settimane e soprattutto dopo la Leopolda del 20 ottobre, ma che si pone l’obiettivo di essere un punto di riferimento per il centro moderato.


Inevitabile che l’allarme sia scattato all’interno di Forza Italia che i sondaggi continuano a dare in caduta libera. Fin dal momento della crisi di agosto, innescata da Matteo Salvini, dentro gli azzurri un gruppo di parlamentari aveva fatto trapelare di essere disponibile a puntellare un nuovo governo. E lo hanno continuato a fare anche dopo il varo del Conte bis. I cosiddetti “responsabili”, vicini alle posizioni di Mara Carfagna, ufficialmente sono fedeli al Cavaliere, ma sotto traccia lavorano per costruirsi una via di fuga.

Matteo Renzi, con il quale la Carfagna non ha mai nascosto il proprio feeling, adesso pare avere accelerato il processo. E così, anche per la singolare coincidenza temporale, la cena che la vicepresidente della Camera ha organizzato martedì sera a Roma insieme a circa 40 parlamentari è finita immediatamente sotto i riflettori.

«Si stanno spostando con Renzi» il mantra delle ore precedenti anche scorrendo la lista degli invitati dove, ad esempio, figurava anche il nome del senatore Massimo Mallegni fino a qualche ora in odore di aderire formalmente al gruppo renziano di palazzo Madama.

 

A fiutare il pericolo anche Berlusconi che, ad un certo punto ha chiesto di fare chiarezza, tanto che quello che doveva essere un incontro politico, ha preso la piega di una cena tra amici.

È chiaro, però, che Mara Carfagna ha voluto lanciare un segnale preciso e annunciato a tutti che da ora in avanti si valuteranno le strade possibili, compresa quella di una riedizione di quel Partito della Nazione mai nato e che adesso si potrebbe ritrovare in formato tascabile unendo renziani e moderati di Fi.

All’incontro presenti in blocco i parlamentari calabresi. All’appello della Carfagna, come di consueto, hanno risposto presente Jole Santelli, Roberto Occhiuto e Francesco Cannizzaro, da sempre vicini alle posizioni della vicepresidente della Camera.

Certo immaginarli insieme al senatore ex Pd Ernesto Magorno pare un esercizio di pura fantasia, ma anche l’alleanza democrat-grillini lo era fino a qualche mese fa.

Di sicuro nessuno muoverà nulla in questa fase e almeno fino a quando Renzi non renderà chiare le sue intenzioni e Matteo Salvini non affronterà il nodo delle regionali.

Un dato, però, è sicuro: nessuno dei parlamentari calabresi di Fi, ma neanche quelli delle altre Regioni, vuole che la legislatura finisca. I posti al sole alle prossime politiche saranno ridottissimi per gli azzurri e il Conte bis dovrà avere vita lunga. La “responsabilità” prevarrà su tutto e potrebbe rendere possibile domani quello che oggi non lo sembra.


Riccardo Tripepi

Giornalista
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