Centro vaccini a Polistena, il prefetto Campini frena: «Non possiamo fare tutto»

VIDEO | Vista la fatiscenza della struttura individuata, il commissario coinvolge i sindaci dell'Ato nella individuazione di un impianto più adeguato. Intanto, avvisa gli ex amministratori: «Voi consigliate ma decido io»

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di Agostino Pantano
15 marzo 2021
19:23

«Polistena non può fare tutto». È lapidario, e nello stesso tempo politicamente quasi rivoluzionario, il commissario straordinario che da 3 settimane guida il municipio, Umberto Campini. Sanno di realismo e condivisione le parole che l’uomo mandato dal prefetto Mariani, all’indomani della bufera giudiziaria che ha costretto il sindaco Marco Policaro alle dimissioni, pronuncia a proposito della possibilità che in città sorga un Centro di vaccinazione. «La Regione – spiega – in quanto Comune capofila dell’Ato dei servizi sociali ci chiede di individuare una struttura e, tuttavia, la sede in un primo tempo ipotizzata, il palazzetto dello sport, ha dei problemi di staticità nel perimetro esterno. So che anche gli altri sindaci si sono detti disponibili a scegliere altri luoghi».

Il centro vaccini

Nei prossimi giorni si vedrà come andrà a finire, ma non sembra bulimico il municipio polistenese – tra l’altro in città per le vaccinazioni si sta usando l’ospedale – fotografia di una fase che, dopo oltre 10 anni a guida comunista, costringe i cittadini ad avere una guida “straordinaria” dopo la scoperta delle parentele pesanti dell’ex sindaco.
Ma la fatiscenza di alcune strutture non è la sola scoperta fatta. «C’è un problema nella raccolta differenziata – prosegue Campini – specie nelle scuole e nell’ospedale. Dobbiamo intervenire, anche dopo la segnalazione che lo stesso direttore sanitario ci ha fatto».


I problemi di Polistena

Il prefetto, che ha stabilito in città il suo nuovo domicilio stabile - «nel mio dna non è previsto che io riscaldi la poltrona», dice illustrando il tipo di operatività in cui crede – ha già incontrato le associazioni che gli hanno esposto dei progetti per la gestione di areee pubbliche, mentre all’Anpi – che di recente ha subito un danneggiamento della sede – ha garantito un impegno per ricercare fondi per il necessario adeguamento dei locali ricavati in un bene confiscato. Campini, affiancato dal sub commissario Massimiliano Pensabene, ha provveduto a modificare la circolazione stradale in un alcune aree del centro storico. «Non deve più accadere – commenta preoccupato - quello che è successo la settimana scorsa, con una ambulanza che ha impiegato 20 minuti per fare pochi chilometri e soccorrere una signore ferita in un sinistro».

Campini ha le idee chiare anche rispetto ai rapporti che il Comune deve avere con gli ex amministratori del Pci, che in una delegazione guidata dall’ex vice sindaco Michele Tripodi ha incontrato il commissario. «Abbiamo aperto le porte del municipio ai cittadini – conclude - i suggerimenti sono sempre ben accetti, ma il mandato che abbiamo è straordinario: il consigliare è di tanti, il decidere è di uno».

Giornalista
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