Palazzo Campanella

Commissioni, precari e ancora Bilancio: il Consiglio regionale torna a riunirsi il 23 dicembre

VIDEO | Il presidente Filippo Mancuso ha convocato l'assemblea nella mattina. Tra i 36 punti all'ordine del giorno spiccano il Rendiconto d'esercizio 2020, e le modifiche alla legge 29 con lo stanziamento di quasi 8 milioni di euro per stabilizzare circa 700 lavoratori

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di Claudio Labate
17 dicembre 2021
19:28

Tornerà a riunirsi giovedì prossimo 23 dicembre, con inizio fissato alle 10:30 il Consiglio regionale della Calabria. Il presidente Filippo Mancuso lo aveva anticipato e le sollecitazioni che sono arrivate da più parti confermano che i tempi sono finalmente maturi per la costituzione delle 8 commissioni consiliari – 6 permanenti e 2 speciali rispondenti a “Vigilanza” e “anti ‘ndrangheta” – che con un certo ritardo chiuderanno il cerchio dei posti da assegnare nella maggioranza che sostiene il presidente Roberto Occhiuto.

Lo schema circolante per il momento, ma suscettibile di cambiamenti dell’ultim’ora, prevede che a Forza Italia andranno tre presidenze e due a testa a Lega e Fratelli d’Italia. La Commissioni di vigilanza che tornerà ad essere presieduta da una forza dell’opposizione registra invece una diatriba tra le opposizioni. Il centrosinistra avrebbe infatti deciso di assegnarla al Movimento 5 stelle, senza però fare i conti col Polo civico e con i consiglieri Laghi e Lo Schiavo finora rimasti a bocca asciutta.


Ma il Consiglio di giovedì prossimo conta ben 36 punti all’ordine del giorno. Molti dei quali riguardano la materia contabile dell’Ente. Oltre al riconoscimento di una serie di debiti fuori Bilancio, sarà infatti chiesta l’approvazione del Bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale, del Rendiconto Generale e Rendiconto Consolidato relative all'esercizio finanziario 2020 con l’Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione reso la scorsa settimana dalla Corte dei Conti. E poi ancora i bilanci di alcuni enti strumentali, Tra cui L’ente per i parchi marini regionali, l’Aterp, l’Arcea, l’Arsac e l’Arpacal. Il tutto nell’ottica di evitare l’esercizio provvisorio per la Regione.

Infine, oltre ad alcune proroghe normative, spazio anche alle Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 29, relativa alla storicizzazione delle risorse del precariato storico. Si tratta in sostanza di un intervento, a firma dei consiglieri Arruzzolo Comito e Cirillo, di quasi 8 milioni per procedere alla stabilizzazione di 696 lavoratori precari, di cui 70 in servizio presso Azienda Calabria Lavoro con contratto a tempo determinato, 52 in servizio presso altri Enti utilizzatori come sussidio e ore integrative, e 574 in servizio presso i Comuni.

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