Si conclude oggi il ciclo di approfondimenti dedicati alle elezioni amministrative del Comune di Paola, la città tirrenica nota non solo per il culto di San Francesco ma anche per le sue grandi potenzialità turistiche. Ospite della puntata odierna di Dentro la Notizia (qui puoi rivederla) è Antonio “Tonino” Cassano, candidato sindaco e leader della lista Libera Scelta, volto già noto nella politica cittadina grazie al suo passato da vicesindaco e assessore al bilancio.

Tra passato e futuro

«Ho vissuto con entusiasmo la mia precedente esperienza amministrativa», ha dichiarato Cassano, ricordando il triennio 2017-2020 nella giunta Perrotta. «Devo ringraziare il sindaco Roberto Perrotta e la maggioranza dell’epoca per avermi permesso di agire. Poi, com’è naturale nella vita politica, quando non si è più d’accordo su alcune scelte si fa un passo indietro. Io preferisco andarmene piuttosto che farmi cacciare».

Cassano ha ripercorso la situazione delle finanze comunali trovate al suo insediamento: un saldo di cassa negativo di 330mila euro, oltre 4,5 milioni di debiti fuori bilancio e 8 milioni di fatture da pagare. «Abbiamo lavorato da subito per fronteggiare la situazione, con professionalità e rigore. Non mi spaventa la situazione attuale: la conosco bene e sono pronto ad affrontarla».

Priorità: bilancio e servizi essenziali

Per Cassano, qualsiasi progetto per la città dovrà partire da un risanamento dei conti. «Siamo ancora sotto la lente del piano di riequilibrio finanziario. Prima di cercare risorse, bisogna tappare le falle che hanno generato il disavanzo», spiega il candidato. «Solo nei fondi di accantonamento, tra crediti di dubbia esigibilità e garanzie sui debiti commerciali, immobilizziamo oltre 3 milioni l’anno. Servono efficienza nella riscossione e nei pagamenti per invertire questa rotta».

Cassano sottolinea anche l’urgenza di riportare sotto controllo i costi dei servizi essenziali: «Spendiamo un milione l’anno per acquistare acqua, ma ne consumiamo un terzo. Sulla raccolta rifiuti paghiamo un servizio calibrato su 9.600 tonnellate, mentre ne produciamo solo 6.200. Ci sono sprechi evidenti. Con un impianto di compostaggio, magari realizzato con i comuni vicini, potremmo risparmiare centinaia di migliaia di euro l’anno solo sulla frazione organica».

Collaborazione con i comuni limitrofi e unioni di comuni

Cassano si dice convinto della necessità di rafforzare la cooperazione territoriale. «Non è più il tempo di restare soli: la gestione associata dei servizi e, in prospettiva, una fusione tra comuni possono essere soluzioni non solo utili ma obbligate dai futuri tagli ai trasferimenti. Va fatto però su basi paritarie, senza prevaricazioni».

Turismo, porto e ferrovia: i pilastri della Paola del futuro

Guardando al medio termine, Cassano individua tre assi strategici: turismo, porto e ferrovia. «Paola deve riconvertirsi: l’epoca in cui viveva di stipendi pubblici è finita. Abbiamo risorse naturali e una vocazione religiosa che vanno valorizzate. Non possiamo pretendere che sia il Santuario a portare i pellegrini in città, deve essere la città a farsi accogliente per i turisti», sostiene.

Sul porto, Cassano è netto: «Il progetto attuale, che prevede un investimento di 70 milioni, è insostenibile. È un’opera che, nei fatti, non è immediatamente cantierabile e che si basava su previsioni economiche irrealistiche. Prima di pensare a grandi opere, garantiamo acqua nei rubinetti e servizi essenziali.
Si parte dai conti, ma l’obiettivo è restituire a Paola una visione»

Capitolo ferrovia: Cassano ha chiarito che la realizzazione della galleria ferroviaria è ormai un processo irreversibile, con l’appalto già in corso e un investimento complessivo di circa 1,6 miliardi di euro. «Non si può illudere la gente: l’opera si farà», ha precisato. Tuttavia, ha annunciato l’intenzione di chiedere a Rete Ferroviaria Italiana di destinare al territorio le risorse previste per opere compensative e per imprevisti – una cifra complessiva che potrebbe arrivare fino a 200 milioni di euro.
Questi fondi, ha spiegato, dovranno finanziare interventi utili sia alla ferrovia sia alla comunità locale: dalla messa in sicurezza del lungomare, regolarmente danneggiato dalle mareggiate, alla costruzione di una strada alternativa per i mezzi diretti al cantiere, evitando così il traffico cittadino, fino al consolidamento della collina dell’ospedale. «Non vogliamo gestire direttamente quei soldi, ma pretendiamo che vengano investiti qui, per opere che servono prima alla ferrovia e poi a noi», ha concluso.

L’appello alla cittadinanza

Siamo gli ultimi ad aver presentato la lista, ma questo non significa essere arrivati in ritardo», ha spiegato Cassano. «Abbiamo semplicemente scelto di prenderci il tempo necessario per costruire un progetto credibile, pensato non per vincere, ma per governare questa città. La nostra è l’unica lista che non porta il nome del candidato a sindaco nel simbolo, perché qui il sindaco è al servizio della squadra e non il contrario. Noi ci presentiamo da soli, senza rivendicarlo come un vanto, ma convinti di rappresentare la voce e la speranza del partito più grande: quello dell’astensione e della protesta, di chi non si riconosce più nelle vecchie logiche e oggi guarda a noi».