Dem Calabria

Congressi Pd, corsa a due ovunque tranne che a Reggio dove il segretario è stato già scelto

Al momento solo in riva allo Stretto c’è una candidatura unitaria, quella di Morabito. A Cosenza raggiunta a fatica la soluzione Locanto. Duelli a Catanzaro e Crotone. A Vibo si fa strada l’ipotesi del ritiro di Sergio Rizzo (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Claudio Labate
7 febbraio 2022
22:10

Si è concluso un week end complicato per il Partito democratico calabrese impegnato nella definizione delle candidature per le segreterie provinciali e cittadine che saranno definite nei Congressi che si celebreranno tra il 18 e il 20 febbraio prossimi. Allontanato lo spettro di un ulteriore rinvio, il dado ormai è tratto, anche se la ricerca dell’unità si è materializzato in un percorso ricco di ostacoli per il neo segretario regionale Nicola Irto che, riferiscono fonti accreditate, vede il bicchiere mezzo pieno.

Corsa a due ovunque tranne che a Reggio dove c'è un solo candidato

D’altra parte - è il ragionamento dei suoi - il computo finale non registra in nessuna provincia tre candidati, situazione che avrebbe richiesto quasi sicuramente il ricorso all’Assemblea per decretare il vincitore, che tradotto significa che il 18 febbraio la Calabria democrat avrà i suoi 5 segretari provinciali. Su cinque province, una, quella di Reggio Calabria, ha una candidatura unica, ed a questa, fanno filtrare alcuni ben informati, potrebbe unirsi la Federazione di Vibo con il ritiro del già sindaco di Maierato, Sergio Rizzo, che potrebbe avvenire nelle prossime ore. Nelle restanti tre Province, si è di fronte a una candidatura prevalente e una minoritaria, che metterebbe il Partito al riparo da quelle lacerazioni profonde che hanno segnato la vita dei democrat calabresi.


Candidati "giovani", primo passo delle rigenerazione del Pd Calabria

Se poi si guarda all’anagrafe dei pretendenti alle segreterie – sottolineano dall’entourage di Irto - è chiaro il ringiovanimento della dirigenza calabrese che va in direzione della “ri-generazione” auspicata dal segretario regionale.

Elementi, questi, che certamente fanno statistica positiva per un partito che da dieci anni non celebrava i congressi, e lasciano intravedere anche un cambio di passo che, però, né la giovane età né l’unitarietà delle scelte, possono garantire fin quando non ci si metterà al lavoro.

Dunque, se è in un certo senso ingeneroso, non sottolineare gli elementi di novità, non si possono comunque sottacere le divisioni e lacerazioni che pure sono rimaste all’interno delle singole Federazioni. Ora toccherà al Pd e ai suoi dirigenti dimostrare che il percorso tracciato dal neo segretario non sia soltanto un abbaglio.     

Reggio: Antonio Morabito, figlio d’arte suggerito dal Nazareno

In riva allo Stretto lo scenario è cambiato almeno tre volte tra venerdì e domenica sera. Ma alla fine, e non senza difficoltà, ha prevalso la linea unitaria. Una soluzione ricercata sin dall’inizio e che aveva costretto la Commissione provinciale per il Congresso, venerdì sera, termine ultimo per la presentazione delle candidature, a disporre un rinvio di 24 ore con trattative frenetiche durate tutta la giornata di sabato, che si erano rivelate un buco nell’acqua. Erano infatti rimaste due le candidature sul tavolo: quella dell’ex consigliere regionale Giovanni Nucera e quella di Antonio Morabito, figlio di Pinone Morabito, storico dirigente di sinistra e del Pd ed ex Presidente della Provincia di Reggio Calabria.

L’indicazione di Morabito era arrivata solo dopo il ritiro dalla corsa di Sebi Romeo, fino ad allora candidato favorito per la vittoria vicinissimo al segretario regionale Irto. Al nome di Romeo, però, si è opposto strenuamente il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà. Irto e Romeo hanno così deciso per il passo indietro, dimostrando la volontà di ricercare una candidatura unitaria e convergendo sul nome di Antonio Morabito, consigliato dal Nazareno e da considerarsi un candidato di superamento. Ma questo non è bastato a Falcomatà che è rimasto sulle sue posizioni, provando a spuntarla con l’offerta al tavolo delle trattative di una rosa di nomi – molti dei quali provenienti dal suo entourage – sistematicamente bocciati. Nucera che all’inizio era stato in qualche modo accostato a Falcomatà è così rimasto “solo” con l’incartamento in mano che puntualmente ha presentato. Una candidatura, la sua, che però è durata appena 24 ore, visto che alla fine anche l’ex consigliere regionale ha deciso di fare un passo indietro favorendo la visione unitaria ricercata da Irto.  

Candidatura unica anche per la Segreteria cittadina con Valeria Bonforte, iscritta al Pd di Catona, unica aspirante.

Cosenza: si al ticket Locanto-Pecoraro

Non meno complicate le vicende bruzie del Partito democratico. Anche A Cosenza, infatti le trattative frenetiche nella giornata di venerdì, condotte dall’attuale commissario Francesco Boccia, hanno partorito il ticket composto da Maria Locanto, diretta alla Federazione provinciale e Vittorio Pecoraro che ha fatto un passo indietro al fotofinish, accontentandosi della presidenza della Federazione cosentina.

Una soluzione non arrivata in modo facile. Pecoraro aveva il sostegno di molti big, mentre la Locanto era la scelta preferita di Boccia. E c’è voluto un vertice nella capitale per venire a capo della soluzione.Anche a Cosenza, dunque, l’intesa è arrivata oltre il termine stabilito, ma la soluzione Locanto, ancorchè favorita, non sarà l’unica in campo perché alla fine si è candidato anche Antonio Tursi.
La stessa soluzione trovata per il provinciale è stata applicata per il circolo cittadino: Rosi Caligiuri candidata alla segreteria e Giulio Palma alla presidenza.

Catanzaro, Crotone e Vibo: ecco i duelli 

Anche nelle altre province sono rimasti in campo due candidati: a Catanzaro, dove la partita della Federazione si intreccia inevitabilmente con le amministrative che da qui a poco decideranno il sindaco del dopo Abramo, la sfida sarà tra il coordinatore cittadino Salvatore Passafaro e il sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà. Per la segreteria cittadina la partita è tra Fabio Celia e Marco Rotella.

A Vibo, la carica di segretario provinciale se la contenderanno il giovane Giovanni Di Bartolo e il già sindaco di Maierato Sergio Rizzo. Su quest’ultimo però, come detto si rincorrono le voci di un possibile ritiro che farebbe di Vibo la seconda provincia con una candidatura unica. Per la segreteria cittadina, invece la sfida è tra Francesco Colelli e Claudia Gioia.

A Crotone la partita provinciale è tra Leo Barberio e Sergio Contarino, quella cittadina tra Annagiulia Caiazza e Mario Galea.

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