Congresso Pd, sfida Zingaretti-Minniti il 3 marzo. Ecco chi scelgono i big calabresi

Il presidente Irto è con l'ex Ministro dell'Interno, mentre Oliverio sostiene il governatore del Lazio così come la maggioranza del Consiglio regionale. Ma non mancano le sorprese

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di Riccardo Tripepi
30 novembre 2018
18:13
Marco Minniti e Nicola Zingaretti
Marco Minniti e Nicola Zingaretti

Con il Congresso regionale rinviato all'anno prossimo, la partita in casa Pd si sposta tutta sull’assise nazionale. Con il ritiro di Matteo Richetti, la sfida si è nuovamente polarizzata con lo scontro tra la sinistra dem di Nicola Zingaretti e l'area renziana che è al fianco di Marco Minniti, nonostante i tentativi di quest'ultimo di smarcarsi da un'appartenenza specifica. La candidatura dell'ex reggente Maurizio Martina pare essere idonea solamente a fare da ago della bilancia in caso nessuno dei primi due raggiunga il 50% dei voti alle primarie fissate al 3 marzo.


I big calabresi stanno dunque movimentando le truppe, come dimostra il tripudio di note stampa degli ultimi giorni. I tre parlamentari calabresi hanno posizioni note da tempo. Ernesto Magorno, legato a doppio filo a Luca Lotti, è al fianco di Minniti, così come lo è Antonio Viscomi.



Enza Bruno Bossio, invece, ha scelto di tornare alle orgini e sposare la causa di Nicola Zingaretti.
Articolata la posizione dei vari esponenti dei gruppi in Consiglio regionale. Il presidente Nicola Irto, da sempre vicinissimo alle posizioni di Demetrio Battaglia, sarà al fianco di Marco Minniti. Il presidente della giunta Mario Oliverio dopo qualche giorno di riserve, ha scelto definitivamante di appoggiare la corsa del governatore del Lazio che sembra trovare parecchio gradimento anche tra gli scranni dei consiglieri. Il capogruppo del Pd Sebi Romeo è con lui, ma negli ultimi giorni hanno dato comunicazioni ufficiali di adesione e sostegno al progetto politico di Zingaretti anche il capogruppo dei Democratici e Progressisti Giuseppe Giudiceandrea, che ha comunicato l'adesione di tutta la sua formazione politica, e Mimmo Bevacqua che si muove du pari passo con Dario Franceschini. Con Zingaretti anche il presidente della Commissione Sanità Michele Mirabello e il presidente della Commissione Riforme Francesco D'agostino.


Anche il più fermo oppositore della linea di Mario Oliverio, Carlo Guccione ha scelto di schierarsi con Zingaretti e la sinistra del partito, così come del resto ha fatto l'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, alla cui area il consigliere cosentino fa riferimento.

Ancora incerto sul da farsi Mimmetto Battaglia che pure si è fatto vedere alla presentazione reggina del libro di Minniti. Battaglia dovrebbe decidere nei prossimi giorni di concerto con Gigi Meduri.
Fluidissime le posizioni di Enzo Ciconte e dei Moderati per la Calabria Franco Sergio, Antonio Scalzo e Giuseppe Neri. Per tutti e quattro non è chiaro il posizionamento alle primarie, ma neanche l'ambito in cui si svolgerà il loro futuro politico come dimostrato dalle posizioni ripetutamente assunte in Aula.
Incerto anche il presidente della Commissione antindgrangheta Arturo Bova dopo il naufragio di Leu.
Le trattative, però, sono più che mai aperte e le prossime settimane saranno fondamentali per capire anche il reale peso elettorale delle varie correnti.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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