Consiglio regionale Calabria, ancora mance preelettorali per gli amici: nomi e curricula tutti da ridere

Non si ferma il malcostume dei contratti di collaborazione prima delle elezioni e ad Assemblea “sciolta”. Tra i fortunati commesse, magazzinieri, estetiste, ma anche tanti volti noti. Ecco chi sono (ASCOLTA L'AUDIO)

di Alessia Bausone
14 giugno 2021
09:30

Un Co.co.co. non è per sempre. Ma almeno fino a fine luglio, un tempo sufficiente per tenere in caldo i “portatori di voti” dei Consiglieri regionali bramosi di rielezione. Di questi contratti di collaborazione ne abbiamo parlato più volte e a beneficiarne sono amici di partito, amici degli amici e grandi elettori ma a pagare sono tutti i calabresi con 1,3 milioni di euro l’anno.
A vincere la “mancetta pre-elettorale” (non è mai stato chiarito quali siano, se vi siano, specifiche mansioni da svolgere da parte dei “fortunati”) sono persone con un curriculum poco confacente con una pubblica amministrazione.

Commesse, braccianti, esperte di luce pulsata e pilates 

Ad esempio, Francesca Albanese di Condofuri che tra le competenze autodichiara: «Ho partecipato in varie manifestazioni anche in qualità di hostess» e «amo l’arte del cucito, ricamo». Su di lei saranno, però, “ricamati” 1.536,39 euro pagati dai calabresi. Tra i suoi studi, oltre alla laurea in management dello sport presa in una Università telematica, ha un corso di formazione in luce pulsata preso a Bologna, un attestato di partecipazione ad un workshop di pilates e un diploma di “operatore del benessere”.


Corrado Cavallo, contrattualizzato dal consigliere regionale Giacomo Crinò, riceverà 2.083,74 euro. Quale apporto darà al gruppo “Casa delle libertà” del Consiglio regionale? Non è dato saperlo, essendo stato per 6 anni titolare del reparto ortofrutta del supermercato “Md” di Bovalino e poi collaboratore di uno studio agronomico.

Ad Albino Cirimele, nonostante la passione per la musica jazz e il “diploma di solfeggio”, è responsabile di sala della trattoria “La Quercia” di San Nicola Arcella, ma grazie al Consiglio regionale arrotonderà con 2.483,87 euro, mentre al fotografo reggino Matteo Chirico andranno 1.664,42 euro.

Al bracciante agricolo di Melito Porto Salvo, Pietro Gullì arriveranno 1.384,65 euro, mentre alla receptionist di Marina di Gioiosa Ionica, Maria Lopresti ben 1.491,94 euro.
Lorenza Olivieri, nutrizionista di Soverato, prenderà 2.308,06 euro, mentre Antonino Walter Forestieri, magazziniere di Polistena, riceverà ben 3.027,48 euro.

Alla commessa vibonese di “Babilonia jeans” Valentina Tavella andranno 1.483,55 euro, mentre Maria Antonia Bellantone, con un passato da “terapista della riabilitazione” in centri di fisioterapia a Villa San Giovanni e Bagnara Calabra, dal 2013 è una fedelissima delle strutture. Ha iniziato come collaboratrice esperta di Giovanni Nucera, poi collaboratrice del gruppo di Forza Italia e poi Casa delle libertà, Nuovo Centro destra e ora, di nuovo, Forza Italia. Una incessante carriera “fiduciaria” che ora le frutterà 1.738,71 euro.
In quota Raffaele Sainato entra la sidernese Maria Larosa. Con la qualifica professionale di “confezionista” nel suo curriculum scrive che aspira di essere la manager di una grossa azienda. In attesa prenderà 1.536,39 dal Consiglio regionale.

Sindacalisti e politici locali, c’è posto per tutti

Nella lista dei nuovi Co.co.co. del Consiglio regionale troviamo una sfilza di amministratori locali (o loro parenti), come il consigliere comunale di Caulonia, Ferdinanzo Lorenzo Commisso che riceverà 3.226,26 euro o l’assessore al comune di Brognaturo Ilario Cosimo Tripodi, a cui andranno 1.349,39 euro.
Salvatore Galluzzo, ex sindaco di Gerace e oggi vicesindaco della lista “Rinnovamento Democratico” riceverà ben 3.430,45 euro, mentre Giancarlo Gennaro, consigliere comunale di maggioranza (a sostegno di Geppo Femia) a Marina di Gioiosa Ionica, eletto con la lista civica “Per Mdgi 2025” prenderà 1.921,16 euro.

Ben 3.303,10 euro arriveranno nelle tasche dell’ex sindaco di Montalto Uffugo e oggi consigliere comunale Ugo Gravina e la sua collega (eletta con la lista civica Libera-mente) Pina Sturino prenderà 1.959,71 euro. In quota Lega entra il consigliere comunale di Taurianova (di maggioranza a sostegno del vicesegretario calabrese Roy Biasi) Girolamo Gallo. A lui andranno 1.384,65 euro.
Stessa cifra per il consigliere comunale di Oppido Mamertina, Rocco Martino, mentre alla consigliera comunale di Rocca Imperiare Clelia Le Rose 2.628 euro. L’artigiano Antonio Mezzatesta, parente della vicesindaca di Cosoleto, riceverà 3.798 euro.

C’è posto anche per gli amici di partito ed ex candidati ad elezioni locali. Ad esempio, al giovane diplomato Giovanni Errante andranno 1.384,65 euro. Il suo merito è essere figlio di Antonello Errante, già candidato alle ultime comunali reggine nella lista “Ogni giorno Reggio Calabria” ideata dal consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta. In “Quota Giannetta” e con lo stesso compenso entra anche l’avvocata bresciana Marta Archetti.

Alfredo Dodaro, informatore scientifico, già candidato nel 2016 con la lista “Cosenza Positiva” a sostegno di Mario Occhiuto (con un bottino di 242 preferenze ), riceverà 2.985 euro.
Maria Rosaria Petronetti, addetta alla gestione del caffè letterario di Lamezia Terme avrà un compenso di 865,97 euro. Il fratello Claudio, candidato con la lista “Orgoglio Lamezia” a sostegno di Paolo Mascaro alle amministrative di Lamezia Terme del 2019 ottenne 84 preferenze personali.

Un’altra candidata lametina (con la lista “Assieme Mascaro Sindaco” e 114 preferenze personali), direttamente contrattualizzata Co.co.co. è Maria Concetta Pileggi, alla quale andranno 410,97 euro.
In quota Giuseppe Graziano abbiamo il commissario Udc centro storico di Corigliano Alfonso Pietro Carabetta, suo ex autista e già candidato consigliere comunale. È un esperto d’arte e restauratore. Non per questo, però, riceverà 1.798,71 fino a fine luglio. A fargli compagnia è l’esponente Udc di Corigliano-Rossano e sindacalista Falco Fortunato, beneficiario di uno compenso di 1.754,84 euro.
Altri esponenti sindacali nella lista dei Co.co.co. sono il consigliere comunale e responsabile Caf Cisal di Palmi, nonchè consigliere nazionale dello stesso sindacato, Carmelo Melara, al quale andranno 2.483,87 euro e Marco Modafferi, membro del direttivo provinciale Fim Cisl di Reggio Calabria prenderà, “stipendiato” con 1.384,65 euro.

Gli amici degli amici... di partito

3.027,48 euro andranno a Deborah Ciricosta di Melicucco, presidente dell’associazione culturale “nuovi orizzonti” è stata cooptata dal capogruppo di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che di recente sta facendo incetta di nomine nella speranza di essere rieletto(e accolto tra le braccia di Luigi De Magistris, con i quali pare ci sia stato un incontro).
All’ex portaborse dell’ex capogruppo del Pd Sebi Romeo, Sonia Verduci, andranno (questa volta assunta dall’Udc) 2.483,87 euro, mentre 2.923,43 euro planeranno nelle tasche di Maria Chiara Verrengia figlia del dirigente provinciale di Forza Italia Catanzaro, Emilio Verrengia.

A Rosamaria Caterina Rodà, già segretaria nello studio legale del parente, Stefano Rodà (ex segretario e dirigente del Pd di Palizzi) andranno 1.536,39 euro.
A Giuseppe Antonio La Torre, già collaboratore del Nuovo Centro Destra e di Forza Italia, andranno 2.483,87 euro, mentre all’avvocato Luca Riccio, esponente del movimento politico “Reazione cauloniese” andranno 1.335,87 euro.

Molto particolare è la “nomina” del coordinatore di Reggio Calabria di Italia Viva, che non è rappresentata in Consiglio regionale. Eppure per Gianmarco Oliveri arriverà un compenso di 3.226,26 euro direttamente dal centrodestra, a dimostrazione dei rumors che danno il “sindaco della Calabria” e plenipotenziario “italiavivico” Ernesto Magorno come mero disturbatore di un centrosinistra già arrancante.

Co.co.co. rinnovati per i fedelissimi

Andrea Belfronte di Locri, in quota Raffaele Sainato, ha un passato da assistente pasticcere e poi stagista in un ristorante, ma ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, il contratto è stato rinnovato con una “mancia” da 1.403,61 euro.
Un bel co.co.co. andrà anche a Carmine Capellupo che fino a fine giugno prenderà 1.039,16 euro. Lui, consigliere comunale di Sersale dal 1991, oggi è presidente del consiglio comunale dell’assise locale.

Ad essere rinnovata, ma solo per il mese di maggio, con una “mancetta” di 410,97 euro è Fiorina Carullo, studentessa (fuori corso, iscritta dal 2008) di giurisprudenza presso l’Università di Catanzaro è sorella di Barbara Carullo, consigliera comunale di Motta Santa Lucia con la lista civica “Rinnovamento per Motta”. Ad un’altra sua concittadina, Luisa Serianni, andranno 410,97 euro. Presente anche Rodolfo Agrippa, programmatore già dipendente della Hems di Locri e poi collaboratore del gruppo di Forza Italia.

Rinnovato in quota Giuseppe Graziano anche il fotografo Giovanni De Simone, già consigliere comunale di Rossano e vicecoordinatore Udc di Corigliano-Rossano e Gianfranco Gallo, già collaboratore di Graziano, oltre a Domenico Magnone, consigliere comunale di Belmonte Calabro, riceverà da Graziano 1.306,29 euro.

Tra i rinnovati Romana Lorenzo avvocata e assessora a Tropea nella giunta Rodolico poi sciolta per infiltrazioni mafiose e poi ripescata nel “Nucleo di valutazione” del Comune di Vibo Valentia dalla sindaca Maria Limardo e Vincenzo Doria, già portaborse dell’ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore regionale della lista “Casa delle libertà” Claudio Parente. Già addetto al reparto gastronomia del supemercato “Coop” di Bologna e prima ancora come cassiere al centro commerciale “Le Vele” di Montepaone. A lui fino a fine giugno andranno 865,97 euro.

Giovanni Durante, addetto stampa del comune di Nicotera (ne gestisce anche la pagina ufficiale su Facebook) riceverà 1.483,55 euro, mentre Vito Galati, presidente pro loco Filogaso in quota Vito Pitaro soltanto 410,97 euro. Tra i “pitariani” anche l’ex assessore comunale di Crotone Pisano Pagliaroli a cui andranno 1.349,39 euro.
Insomma, la politica regionale è in totale bulimia da nomine pre-elettorali. Un fiume di nomi e di cifre che gravano sul bilancio pubblico e, quindi, sui calabresi e non fa altro che minare la libertà del consenso in quanto questi “Co.co.co.” non puntano sul merito ma, evidentemente, sul bisogno.

Giornalista
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