Il Consiglio riprende l'attività. Oliverio presente in Aula il prossimo 22 gennaio?

La Conferenza dei capigruppo ha fissato il calendario dei lavori per il mese in corso. Rinviata a febbraio la legge sulla doppia preferenza di genere, mentre sui vitalizi il governo centrale imporrà la sforbiciata. Giudiceandrea: «La mia non era demagogia». Mentre trapela l'intenzione del governatore di partecipare ai lavori del Consiglio e della Conferenza Stato-Regioni

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di Riccardo Tripepi
14 gennaio 2019
16:06
Oliverio al Consiglio regionale
Oliverio al Consiglio regionale

Dopo la lunga pausa natalizia - l’ultimo Consiglio si è svolto lo scorso 19 dicembre - è ripresa finalmente l’attività istituzionale a palazzo Campanella. Ferie funestate dal coinvolgimento del governatore Mario Oliverio nell’operazione “Lande Desolate” e che adesso sono finite.

La Conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Nicola Irto, prova a recuperare fissando due sedute dell’Assemblea per il mese di gennaio, una per il 22 e una per il 30. Unico argomento inserito all’ordine del giorno, per il 30 gennaio, è quello relativo al dibattito sul regionalismo differenziato.



Il resto dei nodi sono stati tutti rinviati. Sia la legge sulla doppia preferenza di genere che quella sulla riforma dei vitalizi sono stati rinviati al prossimo mese.

Sulla doppia preferenza di genere alla richiesta della proponente Flora Sculco di inserirla immediatamente all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, è seguita la presa di posizione di Gianluca Gallo che, invece, ha proposto un esame congiunto alla legge elettorale e alla proposta di argomento analogo proveniente dai Comuni calabresi. «Nessuno scontro con la collega – ha precisato Gallo – ma solo diversità di vedute. Non ho mai detto che questa legge serva a Flora Sculco, né lei ha mai detto che ha preso il doppio dei miei voti. Circostanza non vera in maniera oggettiva per di più».

Sui vitalizi, invece, i tentativi di rinvio dell’Assemblea sembrano essere arrivati al termine. Per la soddisfazione del consigliere Giuseppe Giudiceandrea che, da lunghissimo tempo, prova ad arrivare al loro taglio. La barriera temporale l’ha fissata il governo centrale: se entro marzo non si arriva alla riforma, i vitalizi (che prendono solo gli ex consiglieri regionali) sarebbero ridotti nella misura del 70%.

Ed allora molto meglio la proposta di Giudicenadrea che prevede, introducendo degli ammortizzatori sociali secondo i suggerimenti provenienti dall’Inps, una riduzione di circa 200 euro a vitalizio per contenere la spesa e arrivare ad un riduzione di quasi due milioni di euro all’anno. «È stato dato mandato a me e al collega Orlandino Greco di proseguire nel lavoro già incardinato in Commissione. Come si può vedere la mia non era demagogia, ma necessità di riformare in maniera strutturale il sistema dei vitalizi». Per i consiglieri regionali, dalla decima legislatura in avanti, invece ci sarà il sistema contributivo. La norma dovrebbe prevedere anche la costituzione di un fondo di garanzia per fronteggiare gli eventuali ricorsi.

Nessun cenno, invece, alla posizione del governatore Mario Oliverio. Il presidente Irto ha deciso di far proseguire i lavori del Consiglio in maniera regolare e l’opposizione, almeno per il momento, non ha espresso posizioni particolari.


La sorpresa, invece, potrebbe essere la presenza del governatore sia a palazzo Campanella per il Consiglio regionale che alla Conferenza Stato-Regioni
. L’indiscrezione è trapelata a margine della Conferenza dei capigruppo, anche se non è chiaro se Oliverio vorrà essere presente perché si considera nel pieno delle funzioni, nonostante l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, o se presenterà apposita istanza al Tribunale per poter essere autorizzato a prendere parte ai lavori dei vari organismi.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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