Consiglio, sulle 208 assunzioni la minoranza si sfila: «Spirlì chiarisca»

Dopo l'inchiesta di LaCNews24 i capigruppo del centrosinistra prendono le distanze in attesa di chiarimenti dal presidente f.f. Nino Spirlì. E il M5s affonda il colpo: «Raschiato il fondo del barile»

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di Alessia Bausone
5 marzo 2021
14:37

Dopo la nostra inchiesta sui 208 potenziali assunti della Regione Calabria di questa mattina, la proposta di legge bipartisan che dovrebbe planare nella prossima seduta del consiglio regionale (che, lo ricordiamo, è in carica solo per gli affari correnti) rischia di perdere pezzi.

La minoranza: «Spirlì spieghi»

I capigruppo di minoranza Domenico Bevacqua (Pd), Giuseppe Aieta (Dp), Marcello Anastasi (Iric) e Francesco Pitaro (misto) rimbalzano la palla al Presidente f.f. Nino Spirlì sui "precari della legge 12". In una nota, gli esponenti di centrosinistra chiosano: «Lo diciamo chiaro e tondo, non parteciperemo a nessun blitz clientelare e non andremo oltre le prerogative che un consiglio regionale sciolto ci consente. Lo dobbiamo in onore delle leggi e per il massimo rispetto che i calabresi meritano, a maggior ragione in un periodo inedito e tragico come questo della pandemia».  «Non siamo insensibili di fronte alle emergenze sociali - continuano - e abbiamo dato la nostra disponibilità a manifestare vicinanza ai tanti che vivono in uno stato di difficoltà. Lo abbiamo fatto sottoscrivendo una proposta di legge unitaria frutto di un dibattito animato e acceso avvenuto in aula lo scorso dicembre dove la maggioranza di centrodestra aveva chiesto di approvare una mozione a sostegno dei precari della legge 12 e noi non accettammo perchè aspettavamo dalla giunta la produzione di tutti gli atti consequenziali che consentissero di avere copertura finanziaria e parere legislativo. Oggi lo chiediamo ancora più a gran voce, la Giunta Spirlì fornisca i chiarimenti e i pareri necessari per poter dar seguito all’iter legislativo. Ci dica se tra i precari della legge 12 ci sono esponenti politici o figli del clientelismo politico che ha portato ad inchieste giudiziarie nel passato. Siamo vicini ai deboli, non ai furbi. Bene ha fatto il Presidente f.f. Spirlì quando ha manifestato l’intento di non voler forzare, né violare la legge. Ma queste sono le basi, ora concerti con la minoranza le più giuste e adeguate soluzioni assumendosene la responsabilità politica».


Melicchio (M5S): «Atti clientelari, si raschia il fondo del barile»

Ad intervenire sul tema anche il parlamentare e coordinatore della campagna elettorale del M5S Alessandro Melicchio che in un'altra nota specifica:  «Il consiglio regionale tornerà a riunirsi nella prossima settimana per far continuare il precariato di lavoratori che avevano prestato il loro servizio negli enti sub regionali Field, Calabria Etica e Fondazione Calabresi nel Mondo. L’annosa questione del precariato storico della Regione Calabria si risolve come abbiamo fatto noi, con i Governi a guida Conte, con gli LSU, con contratti che restituiscano la dignità a famiglie che si trovano in difficoltà e che non li tengano più sotto ricatto della politica. Invece, dobbiamo assistere  a questo ennesimo uso scorretto degli enti pubblici sub-regionali calabresi, che troppo spesso hanno sfornato contratti a pioggia a sodali e parenti di notabili della politica calabresi e alti burocrati o persone direttamente collegate a partiti. Abbiamo visto tutti come le società in house o partecipate dalla Regione Calabria siano state risucchiate, negli ultimi anni, in un vortice di inchieste giudiziarie che hanno travolto dirigenti, funzionari, politici e professionisti. Assunzioni clientelari e distrazioni di fondi, progetti avviati senza un avallo amministrativo e finanziario solo allo scopo del tutto personalistico di creare consenso politico, operazioni fatte spesso poco prima delle elezioni e che alimentano il luogo comune che vuole ridurre il lavoro pubblico a merce di scambio elettorale. E ancora una volta Palazzo Campanella si dimostra la gola profonda degli sprechi e così,nel Consiglio regionale della prossima settimana, si vedrà chiaramente una classe politica che più che recuperare credibilità e risolvere i problemi dei cittadini, raschia il fondo del barile per autoconservarsi, con questi politicanti seduti in Consiglio regionale che pensano solo alle solite prebende elettorali illegittime».

Giornalista
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