Corigliano Rossano: approvato il Conto consuntivo, fuoco amico in maggioranza
VIDEO | Si chiude con un avanzo di bilancio, rispettati i vincoli normativi. Soddisfatto l’assessore al bilancio Giovanni Palermo. Intanto nella maggioranza crescono le tensioni interne
Il Consiglio comunale licenzia il conto consuntivo 2019 con un riconoscimento di debiti fuori bilancio 3,5 milioni di euro. Risultato di competenza pari a 9,4 milioni e rispetto dell’equilibrio di bilancio con un risultato nell’esercizio 2019 pari ad oltre un milione. Ricostituzione di tutti gli accantonamenti. Rispetto di tutte le modifiche normative introdotte in materia finanziaria nei mesi scorsi con l’intera ricostituzione del fondo anticipazione liquidità (FAL) che ammonta a circa 28 milioni di euro ed il ricalcolo con metodo ordinario del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) per un valore di oltre 61,5 milioni che rientra come vincolo nell’avanzo di amministrazione.
È quanto ha affermato l’assessore al bilancio Giovanni Palermo che ha sottolineato l’azione di ricognizione portata a termine, azzerando di fatto il corposo contenzioso e i numerosi debiti fuori bilancio ereditati dalle passate gestioni finanziarie delle amministrazioni comunali dei due estinti comuni di Rossano e di Corigliano Calabro il cui ultimo ri-accertamento del 2015 – aggiunge – ha determinato l’attuale disavanzo tecnico di meno 37 milioni di euro (sul quale per 6 milioni ha inciso anche la ricostruzione del FAL).
«Con un risultato politico e sociale – precisa l’assessore – di rilievo storico: l’approvazione del consuntivo consegna al presente ed al futuro della comunità finalmente massima trasparenza nei conti dell’ente, contezza e chiarezza su tutte le voci attive e passive del bilancio, controllo di ulteriori contenziosi derivanti da situazioni pendenti e nessuna ulteriore produzione, in questo esercizio, di un nuovo disavanzo da ripianare.
Rispetto alla fotografia della scarsa riscossione dei tributi, cristallizzata nel documento finanziario approvato l’Amministrazione comunale – prosegue – studierà e metterà in campo azioni mirate finalizzate a contrastare l’evasione fiscale, a partire dalla riconsiderazione e di un confronto obbligato sullo stesso metodo di riscossione.
A seguito, infine, della ricognizione delle partecipate, l’Esecutivo – conclude Palermo – sarà chiamato a valutare se permangono a tutt’oggi le regioni per il mantenimento o meno della partecipazione dell’ente nelle attuali società».
Sin qui la parte contabile. Sul fronte politico, nel corso della discussione e successiva approvazione del conto consuntivo, non è mancato qualche malpancista che inizia a lanciare segnali di fuoco, come nel caso del consigliere comunale di maggioranza Rocco Gammetta vicino alle posizioni del vicesindaco Claudio Malavolta e di sostegno all’attuale assessore Giovanni Palermo. Il gruppo consiliare è “Corigliano Rossano Domani” al cui interno compaiono i nomi di Antonio Cassano e Mattia Salimbeni (capogruppo) in veste di civismo considerata la sua appartenenza a Forza Italia. Troppi i nodi da sciogliere in una lotta intestina di matrice territoriale: in gioco gli interessi a tutele delle due ex singole città. Basta un ufficio spostato da una città ad altra e viceversa e le corde della discordia si scatenano.
Così come il capitolo delle dirigenze comunali e della gestione ordinaria. Insomma la tensione tra le parti cresce anche se non è, almeno per il momento, in discussione la tenuta della maggioranza.