Corigliano-Rossano, gli equilibri di bilancio scuotono la giunta Stasi

VIDEO | Anche la maggioranza ha considerato troppo sintetica la relazione dell'assessore al ramo ed è scoppiata la bagarre. Approvato in scioltezza invece il punto all'ordine del giorno che impegna il governo gialloverde a comunicare un cronoprogramma per la Statale 106

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di Marco  Lefosse
30 luglio 2019
15:50

Tutto ci saremmo aspettati tranne che le fibrillazioni nel nuovo Consiglio comunale di Corigliano-Rossano si palesassero già alla prima “vera” seduta della Consiliatura. Quella di ieri sera, chiamata ad approvare, tra gli altri, gli equilibri e gli assestamenti di bilancio. Già gli equilibri, che ad un tratto della plenaria hanno dato segno di cedimento quando, prima il dirigente del settore finanziario Giuseppe Moio, burocrate ereditato dalla precedente gestione commissariale che l’aveva assunto con un articolo 110 Tuel, e poi a seguire l’assessore al ramo Francesco Palermo, si sono abbarbicati nella relazione di bilancio.

Una relazione succinta

Una relazione che in realtà si è rilevata una sintetica comunicazione su quanto il Consiglio avrebbe di li a poco dovuto approvare. Apriti cielo. Dalla parte dell’emiciclo occupato dall’opposizione si è scatenato l’inferno mentre nella parte, quella più corposa, della maggioranza si vedeva qualche viso attonito e compassato. E questo perché nella nomenclatura classica dei consigli comunali, quando si entra in tema di bilancio comunale, ognuno degli assessori che negli anni si è avvicendato su quello scranno (in alto a sinistra rispetto alla presidenza) ha sempre sciorinato numeri e tabelle a più non posso. Una logorrea di parole che spesso – anzi sempre – non sono servite a nulla.


Rimodulata la bozza del deliberato

Passare da un eccesso all’altro, però, è sembrato troppo. Anche per gli stessi componenti della maggioranza che, ad un certo punto, hanno chiesto alla presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo, di sospendere la seduta per rimodulare il deliberato che si sarebbe andato a ratificare. In realtà - per ammissione dello stesso sindaco che non ha avuto remore nel constatare pubblicamente che forse qualcosa da rivedere c’era davvero – la delibera degli equilibri e gli assestamenti di bilancio è rimasta incompleta. «Alla fine – ha precisato il sindaco – è un documento che ci riguarda relativamente perché è tutta una fase di bilancio approvata e parzialmente consumatasi durante la gestione commissariale. La vera programmazione (e questa comunque non è la programmazione economica, ndr) arriverà con il prossimo previsionale di bilancio».

«Non conosciamo ancora lo stato finanziario dell’ente»

«Sono state semplicemente evidenziate – ha aggiunto l’assessore al bilancio Palermo – le note trasmesse dai vari settori con alcuni debiti fuori bilancio che ancora bisogno di essere istruiti. Quindi, non pronti per essere ancora portati in Consiglio per l’approvazione. La decisione di non scendere nei dettagli nasce anche dal fatto che non si parla di bilancio vero e proprio, bensì di equilibri e non sappiamo ancora qual è l’oggettiva situazione finanziaria dell’ente».  

Intanto l’opposizione fa le pulci alla maggioranza

C’è però chi (l’opposizione) evidenzia che qualcosa di anomalo, caratterizzato dall’Amministrazione Stasi in questa struttura finanziaria, c’è. «Si è parlato sommariamente del riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio – fanno sapere ancora oggi i gruppi di opposizione - senza capire quali sono, mentre non si è fatto alcun riferimento a come siano stati rimpinguati i capitoli rispetto ad entrate già preventivate e che sappiamo già non arriveranno nelle casse comunali. Come, ad esempio, gli 1,2milioni di euro, in meno rispetto al previsto, di fondi per la fusione e i circa 80mila euro di proventi per una tassa di soggiorno che il Tar ha bocciato. Così come avremmo voluto avere delucidazioni sulla lievitazione di 2 milioni della spesa corrente che probabilmente andrà a coprire i lauti stipendi degli amministratori e del suo staff. È vero, la nuova Amministrazione comunale è in carica da appena 40 giorni ma questo non giustifica il fatto che non si conoscano ancora i conti del Comune».

Subito un cronoprogramma per la SS 106

“Piccioli” a parte, per i quali ci sarà tempo e modo di parlare, la seduta di ieri è stata caratterizzata da un’altra importante azione. Questa volta collettiva: l’approvazione di un deliberato, che sarebbe stato ratificato all’unanimità se non si fosse registrato il voto contrario di Francesco Madeo della minoranza, che impegna il Governo Lega-5 Stelle a comunicare alle comunità dell’alto Jonio calabrese e della Sibaritide il cronoprogramma sull’inizio dei lavori del terzo megalotto della Statale 106 Roseto-Sibari. Una discussione proficua, partita dalle opposizioni e che ha visto il contributo concreto e sinergico della maggioranza, durante la quale il sindaco Stasi ha annunciato di aver già intrapreso un costruttivo confronto con Anas (che presto sarà ampliato anche al Consiglio comunale e al territorio) per il raddoppio della statale 106 nel tratto Sibari-Corigliano-Rossano.

Giornalista
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