Affrontare le emergenze e cambiare tutto: ecco la 'Rivoluzione Stasi'

VIDEO | Il primo sindaco di Corigliano Rossano si è insediato stamani e ancora una volta in pochi giorni ha dimostrato di avere le idee abbastanza chiare: subito una task force per affrontare le emergenze impellenti e una squadra di governo nuova e di rottura con il passato

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di Marco  Lefosse
12 giugno 2019
14:21

L’arrivo a palazzo Garopoli, sede centrale del nuovo comune di Corigliano-Rossano, il saluto e la cerimonia del passaggio del campanello con il commissario prefettizio Bagnato, la lettura della proclamazione da parte della Commissione elettorale e poi la fascia tricolore indossata con disinvoltura ma non senza conoscerne il peso gravoso che essa rappresenta. È iniziata, così, stamani, l’era del sindaco Flavio: il “primo” primo cittadino della nuova terza Città della Calabria, il più giovane di tutti i tempi.

 


Entusiasmo alle stelle e selfie a go-go con il nuovo primo cittadino. Un clima di festa nell'ex chiostro di Sant'Antonio che traspira speranza. Tantissimi i giovani e con loro anche qualche volto dell'ancien regime, della "vecchia politica", proprio come a voler mettere il sale su un piatto gourmet. 

C’è chi già la definisce l’inizio della “Rivoluzione Stasi” dove, almeno nelle premesse, nelle intenzioni e nelle aspettative della gente, tutto dovrà cambiare: dalla classe politica e dirigente per finire al metodo di governo di una Città che ha bisogno come l’aria di rialzarsi, mettersi in carreggiata e trovare una vera identità.

La città si è unità attorno a un progetto

«Il lavoro lo abbiamo già iniziato in campagna elettorale – dice il neo Sindaco – perché volevamo una città che partisse unita e le elezioni, alla fine, hanno detto questo. Perché la gente ha scelto senza distinzioni partitiche, senza distinzioni di territorio dando fiducia ad un’opzione politica chiara e dimostrando, così, grande unità. Questa è una cosa che riempie di responsabilità me e chi ha sostenuto il mio progetto ma impegna anche chi non ha vinto le elezioni nella costruzione di una città sia dal punto di vista amministrativo che dei provvedimenti». Quello di Stasi, insomma, è un impianto ideologico chiaro che non vuole lasciare nessuno senza responsabilità. «Sarò il sindaco di tutti» aveva detto nei minuti successivi alle sue elezioni e questa frase continua a riecheggiare dappertutto.

Subito mani alle emergenze

«Già da lunedì mattina mi sono messo a lavoro per tamponare le emergenze e ho subito attivato una taskforce per  avviare l’operazione Corigliano-Rossano pulita». Una capillare attività di bonifica, messa in sicurezza e riqualificazione delle aree verdi e delle spiagge messa in piedi dal Primo cittadino in sinergia con le aziende di servizi esterne, il consorzio di bonifica e l’ufficio della manutenzione comunale. «Credo – aggiunge – che questa Città abbia tutte le potenzialità per stare molto meglio di come sta. Per fare questo, però, ci vorrà un sindaco che darà l’esempio, un governo che sarà l’esempio e anche una cittadinanza che dovrà impegnarsi insieme a noi, perché per costruire una grande città servono tutti».

«Il mio sarà un governo di rottura con il passato»

«L’ho detto già in campagna elettorale – ribadisce Stasi – il mio sarà un governo di persone nuove e competenti che comunque avranno una loro prerogativa politica, perché ci deve essere un governo della città unito; ma ci saranno anche postazioni di competenza per ogni settore e per ogni ruolo e saranno persone nuove – scandisce e rimarca il Sindaco - proprio per completare quel processo di rinnovamento della classe politica locale al quale abbiamo lavorato in questi anni».

Giornalista
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