Verso le elezioni

Amministrative a Corigliano Rossano, Rapani avverte: «Candidato a sindaco sia espressione della politica»

VIDEO | Il parlamentare taglia corto, dice no alla società civile e punta su una personalità interna ai partiti: «Una grande città non può essere amministrata dal civismo»

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di Matteo Lauria
4 gennaio 2024
16:15

In un'atmosfera pre-elettorale carica di tensioni e cambiamenti nel panorama politico di Corigliano Rossano, il centrodestra si trova al centro di una trasformazione significativa. In questo contesto, il parlamentare Ernesto Rapani emerge come voce critica, svelando le dinamiche interne ai liberaldemocratici e mettendo in luce la possibile emergenza di un candidato sindaco strettamente legato ai partiti, suscitando preoccupazioni sulla sua distanza dalla società civile. Questo scenario rivela la complessa intersezione tra la politica di partito e la necessità di un'effettiva rappresentatività della comunità locale, con il centrodestra che si trova ad affrontare una sfida importante nella scelta del proprio leader per le imminenti elezioni.

Il fermento all'interno del centrodestra, seppure non visibile, è palpabile, con diverse forze politiche che collaborano per costruire una proposta solida e concreta per il futuro della città. Le discussioni in corso riguardano una vasta gamma di temi, dall'urbanistica alla promozione economica, dall'istruzione alla sicurezza, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze diverse e complesse della comunità locale.


Parallelamente, l'attenzione è rivolta alla formazione delle liste e alla scelta del candidato ideale per la carica di sindaco. Questo processo implica un'analisi attenta delle competenze, dell'esperienza e della visione di ciascun potenziale candidato, con l'obiettivo di presentare un fronte unito e coeso. Si profila un interesse verso un candidato capace di incarnare i valori del centrodestra e di agire come punto di riferimento per una leadership forte e autorevole. La scelta del candidato sindaco si preannuncia come un momento significativo e suscita grande curiosità tra l’elettorato, desideroso di conoscere il volto che guiderà la città nei prossimi anni. Un punto appare certo: sarà un candidato espressione della partitocrazia, non certo della società civile. Lo ha ribadito il senatore Ernesto Rapani, figura di spicco nel panorama politico del centrodestra, che ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alle dinamiche in corso in vista delle elezioni amministrative del 2024. Il centrodestra non solo sta lavorando attivamente sui programmi e sui progetti per il futuro della città, ma ha anche abbracciato un'ampia coalizione, includendo movimenti civici e coloro che non condividono l'attuale amministrazione. In un'intervista, il senatore ha posto in evidenza come una città di 80mila abitanti non possa prescindere dalla politica.

«Una grande città non può essere amministrata dal civismo, perché occorre tessere relazioni con le istituzioni ai vari livelli». Rapani ha chiarito che il centrodestra sta lavorando per creare una coalizione alternativa all’attuale governo locale. Ha sottolineato l'importanza di superare le resistenze e le divisioni all'interno del centrodestra, affermando che «le discussioni sono parte integrante della democrazia». Il parlamentare ha poi affrontato la questione del candidato sindaco, rivelando che «si stanno conducendo trattative interne per individuare la figura migliore». Ha sottolineato che «il centrodestra non sta incontrando particolari difficoltà in questa fase iniziale, poiché si concentra sulla definizione di linee programmatiche condivise».

Sul presunto "immobilismo" del centrodestra, il senatore ha ribadito che «la coalizione sta lavorando in silenzio sulla fase di ricomposizione dell’area liberaldemocratica e sul programma». Ha esortato a guardare oltre le operazioni di facciata, concentrandosi su azioni concrete che rilancino il territorio. Qui la stoccata è rivolta all’attuale primo cittadino Flavio Stasi: «È opportuno che il sindaco presenti un bilancio tangibile dei risultati ottenuti nel territorio dopo cinque anni di amministrazione. Dovrebbe rispondere a domande fondamentali come: quali segnali concreti ha lasciato nel territorio? Quali progetti di rilevanza sono stati attuati? Con una gestione oculata, si sarebbe potuta realizzare una Cittadella amministrativa che avrebbe lasciato un impatto positivo. Non si governa con il bitume, ma servono progetti di vero rilancio della città». 

Quanto alla sua possibile candidatura a sindaco, Rapani ha dichiarato che, se chiamato dalla sua coalizione o dal presidente Meloni, non direbbe di no. Ha sottolineato l'importanza di presentare un candidato in grado di rispecchiare l'elettorato del centrodestra. Infine, Rapani ha concluso sottolineando che «esistono già nomi in lista», alcuni resi noti dalla stampa, tra cui Orazio Longo, Giovanni Dima, e Pasqualina Straface. Ha aggiunto che «ci sono altri nomi ancora in serbo, inclusi professionisti, dimostrando la diversità di competenze all'interno della coalizione».  La definizione del candidato a sindaco sembra essere imminente, promettendo una fase elettorale dinamica a Corigliano Rossano. Un dato appare, tuttavia, chiaro: il candidato a sindaco del centrodestra sarà espressione politica. Chiusura totale alla società civile.

 

Giornalista
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