Emergenza coronavirus in Calabria, Santelli conferma Belcastro e Varone al timone

Sembra destinata a fare discutere la decisione della governatrice che con propria ordinanza ha ribadito la propria fiducia ai dirigenti regionali dopo le tante inefficienze dei mesi scorsi, a partire dalla gestione della Domus Aurea di Chiaravalle

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di Ric. Trip.
12 giugno 2020
10:03
Antonio Belcastro
Antonio Belcastro

Squadra che perde non si cambia. Questo il motto che sembra sotteso all’ordinanza numero 50 dell’11 giugno con la quale la governatrice Jole Santelli ha confermato per la gestione dell’emergenza Covid in Calabria Antonio Belcastro e Fortunato Varone.

Il secondo è entrato nella task force dell’emergenza dopo le dimissioni di Domenico Pallaria messo alla berlina dalla tv nazionale per la sua risposta sui “ventilatori” per i pazienti affetti da coronavirus. La decisione della governatrice di sostituirlo all’interim della Protezione Civile con Fortunato Varone fece discutere già in quel momento, considerando che Varone risulta accusato per abuso d’ufficio nel processo Passpartout.


 

Anche la nomina di Belcastro presta poi il fianco a critiche considerando le tante ombre nella gestione della Rsa Domus Aurea di Chiaravalle, diventata un terribile focolaio di infezioni da coronavirus per gli anziani pazienti e gli operatori sanitari senza che nessuno intervenisse tempestivamente per arginare l’emergenza.

Una pagina opaca, la più opaca, del lockdown calabrese sulla quale sta lavorando la Procura di Catanzaro. Ma proprio la relazione di Belcastro sulla situazione e sui ritardi della Regione negli interventi, con tanti aspetti non chiari, ha destato l’attenzione della stampa nazionale e anche del Codacons che vuole vederci chiaro sui contagi e le morti avvenute nella struttura e ha presentato un autonomo esposto in Procura.

Anche perché ha fatto da contraltare alla tempestività con la quale Belcastro ha fornito i tamponi alla struttura di Villa Torano. Un comportamento che ha suscitato curiosità anch’esso da parte media nazionali, considerato che la struttura è di proprietà di Poggi e della moglie di Claudio Parente e consigliere regionale di Fi nella scorsa legislatura. Il clamore mediatico suscitato dalla vicenda è stato idoneo a fare scattare la reazione degli avvocati Amedeo Bianco, del foro di Catanzaro, e Pierluca Bonofiglio, del foro di Cosenza, difensori di Luigi Pansini, direttore sanitario di Villa Torano, intervenuti per tutelare la Rsa. Nessuna responsabilità accertata, dunque, ma un insieme di vicende sulle quali si discuterà ancora molto nei mesi a venire.

 

«L’assegnazione della delega di cui trattasi ha carattere fiduciario, e non comporta nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale» si legge nella nota sottoscritta da Jole Santelli che, dunque, dimostra di avere proprio voluto ribadire e rimarcare la propria fiducia ai due responsabili, dimostrando di avere dunque approvato in toto la condotta fin qui tenuta dagli stessi. E confermando, almeno in questo avvio di legislatura, di avere una allergia particolarmente grave nei confronti di ogni azione di rinnovamento dell’apparato burocratico regionale.

Giornalista
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