Cosenza, dalle multe previsto un incasso di quattro milioni di euro

La cifra iscritta nel bilancio di prossima approvazione. La denuncia del consigliere Pd Bianca Rende: «L'amministrazione modifica la viabilità solo per fare cassa»

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di Salvatore Bruno
26 marzo 2019
18:56

Il Comune di Cosenza ha iscritto in bilancio una previsione di entrata di quattro milioni e mezzo di euro derivanti dalle sanzioni per violazioni del codice della strada nel 2019. «Una cifra abnorme – afferma Bianca Rende, consigliere comunale del Pd - spesso frutto di accanimento nei confronti di automobilisti ignari più che indisciplinati, che conferma come le novità introdotte nel corso del 2018 sulla viabilità urbana siano state solo un ottimo strumento per fare cassa».

Modifiche alla viabilità senza pianificazione

«Era dunque legittimo – aggiunge l’esponente dell’opposizione - sospettare di una politica di mobilità condotta senza criterio, che ha stravolto l’equilibrio di interi quartieri senza rispondere ad alcun atto di pianificazione e che ha sovraccaricato le uniche arterie rimaste percorribili. Nei mesi scorsi avevamo criticato nel merito le scelte del sindaco riguardo alla viabilità, chiedendo l’adozione in Consiglio del Piano del Traffico e del Piano urbano della Mobilità per come prescritto dalla legge e necessario per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Richieste, le nostre – insiste Bianca Rende - che sono state ignorate dalla maggioranza di Palazzo dei Bruzi: è evidente che monetizzare attraverso sanzioni amministrative è in questo momento un obiettivo privilegiato, a discapito dei cittadini, o di chi si trova a passare da Cosenza senza essersi informato sulle disposizioni sempre diverse riguardo a strade e accessi».


Il Comune sta perdendo i ricorsi

«Il risultato – conclude il consigliere del Partito Democratico - è quello di incassare quasi cinque milioni di euro, con sanzioni destinate a far crescere il malumore e la rabbia di chi ritiene di non dover pagare. E non sono pochi i casi di soccombenza in sede giudiziaria: oltre il 70% del contenzioso avviato dagli automobilisti che hanno fatto ricorso al giudice di pace, impugnando le sanzioni evidentemente pretestuose, è stato accolto e l'amministrazione dovrà restituire gli importi pagati ingiustamente rimettendoci spesso anche le spese legali. Perciò, suggeriremmo di sgonfiare la cifra in entrata per rendere il bilancio di previsione più realistico».

Giornalista
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