Cosenza verso le elezioni comunali, prove tecniche di unità a sinistra

Partiti, movimenti e associazioni della gauche locale lanciano un appello per costruire una coalizione allargata in vista dell'addio di Occhiuto a Palazzo dei Bruzi. Tavoli aperti a tutti per la stesura del programma e niente fughe in avanti sulle candidature

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di Camillo Giuliani
1 marzo 2021
14:12
Il municipio di Cosenza
Il municipio di Cosenza

Le ultime due batoste incassate alle Amministrative richiedono un cambio di strategia nel centrosinistra cosentino. Basta con candidature che si sfidano tra loro pescando nello stesso bacino elettorale e finiscono per favorire soltanto i rivali, nella gauche bruzia è arrivato il momento dell'unità. O, almeno, degli appelli all'unità, visto che il fronte riformista pare sempre d'accordo su tutto tranne quando si parla di politica e candidature.

L'ultimo invito a un percorso comune vede protagoniste dieci differenti sigle: ArticoloUno, Buongiorno Cosenza, Controcorrente, M5S, Pd, Progetto Meridiano, Pse, Sinistra Italiana, Verdi e 6000 Sardine. I loro rappresentanti si sono riuniti online ieri per trovare un titolo alla corsa per la riconquista di Palazzo dei Bruzi: Uniti per Cosenza. E si ritroveranno ancora nei prossimi giorni per dare il via a tavoli tematici che portino alla stesura del programma da presentare agli elettori, punto di partenza per arrivare all'individuazione del candidato a sindaco ideale.


Una coalizione allargata

L'obiettivo è dare vita anche in riva al Crati a quella multiforme coalizione democratica e antifascista auspicata a livello nazionale da 29 tra partiti, associazioni, movimenti e sindacati, «un’alleanza che promuova una nuova cultura politica dell’ascolto e dell’incontro, ma guardi anche al futuro, affinché l’Italia del dopo Covid non sia la restaurazione dei vecchi e fallimentari modelli economici e valoriali, ma si avvii verso il cambiamento sulla strada tracciata dalla Costituzione».

Pochi concetti, ma ben chiari: lavoro e dignità umana al centro del progetto, lotta alle diseguaglianze sociali e, soprattutto, discontinuità. Serve un taglio netto col passato, proprio e degli altri: «A Cosenza – si legge in un comunicato - vogliamo costruire una coalizione sociale alternativa al centrodestra, lontana anni luce dalle pratiche trasversali e dalle logiche di potere e spartizione che hanno anche riguardato settori ben precisi del centrosinistra. Che ponga al centro dell'iniziativa, oltre alla discontinuità, anche un forte elemento di rinnovamento a partire dalla formazione delle liste. Una coalizione nella quale ognuno abbia pari dignità e consapevolezza di partecipare ad un progetto nel quale le fughe in avanti, l’autoreferenzialità e le primogeniture sono elementi non di arricchimento ma di divisione».

Un progetto corale per la città

Una chimera, visti i precedenti? I dieci firmatari credono di no, convinti che sia tempo di «unire giovani e anziani, donne e uomini, laici e religiosi, persone di diverse opinioni, ma unite sui principi dell’antifascismo, per una città che torni a progredire pienamente, su basi nuove, sulla strada della democrazia e della partecipazione e dove l’economia sia finalmente al servizio della società e della persona, dell’ambiente, del lavoro». Ecco perché puntano a promuovere «un percorso che in modo collettivo, plurale e partecipato costruisca un programma ed un nuovo progetto di città». L'idea è quella di «rimettere al centro la scuola, la libertà di informazione, il diritto alla salute, il progresso ed il commercio, la sicurezza, il valore e la cultura della differenza di genere». L'appello è lanciato, quanti saranno disposti a raccoglierlo?

 

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