Regionali, la Lega avverte Fi: «No a Occhiuto, fate un nome valido»

Il commissario Invernizzi stoppa il primo cittadino di Cosenza e invita gli azzurri a indicare un sindaco «che non ha mandato il suo Comune in dissesto». L'identikit porta ad Abramo e Limardo. Ma Santelli insiste: «Mario è il nostro candidato, tra alleati serve rispetto»

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di Pietro Bellantoni
2 dicembre 2019
21:52

Nel centrodestra siamo allo showdown. Manca davvero poco al vertice tra Salvini, Berlusconi e Meloni – da cui dovrà venir fuori il nome del candidato alla presidenza della coalizione – e la tensione tocca livelli parossistici, con uno scontro inedito tra la Lega e Forza Italia.

È il Carroccio ad attaccare con l'artiglieria pesante, per mezzo di una dichiarazione del commissario regionale Cristian Invernizzi, che liquida definitivamente la candidatura di Mario Occhiuto e chiede agli azzurri di indicare un «nome valido».


Il deputato fa anche di più e suggerisce ai forzisti di nominare sindaci «che hanno amministrato le loro città senza portarle al dissesto». Invernizzi non fa i nomi, ma l'identikit di massima non può che ricondurre agli unici due sindaci di città capoluogo con la tessera di Fi: il catanzarese Sergio Abramo e la vibonese Maria Limardo. «È tempo – spiega Invernizzi – che Forza Italia indichi un nome valido per la presidenza della Regione Calabria. Lo chiediamo a nome della Lega Calabria e dell'intera popolazione».

«Dopo i disastri del Pd – aggiunge il commissari leghista – la Calabria deve poter guardare al futuro con ottimismo, presentando alle prossime elezioni persone che sappiamo rappresentare e guidare al meglio la Regione. Da Forza Italia aspettiamo che ci venga indicato un nome valido per questo importante ruolo. Forza Italia amministratori validi e con esperienza ne ha e, soprattutto, che hanno amministrato le loro città senza portarle al dissesto.

«Non si può attendere ancora – conclude Invernizzi – continuando a non permettere ai calabresi di conoscere chi sarà il prossimo candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra».

 

Un messaggio cui segue anche la presa di posizione dei consiglieri comunali della Lega di Rosarno, stanchi di assistere «al balletto di nomi per la possibile presidenza della giunta regionale. Un valzer di persone che spesso si smentiscono e altre volte vengono bocciate, che, però, sta danneggiando fortemente il popolo del centrodestra». I leghisti della Piana, inoltre, ringraziano «Matteo Salvini e Cristian Invernizzi per aver posto una barriera insuperabile alla riproposizione di nomi impresentabili e facenti parte di quella classe politica del passato che ha distrutto la nostra Calabria».

 

A stretto giro arriva però la replica della coordinatrice di Fi Calabria, Jole Santelli, che non si rassegna su Occhiuto e, soprattutto, non propone alcun nome alternativo, malgrado l'altolà di Salvini e dei suoi emissari. «Forza Italia – dice la deputata – ha indicato all'unanimità il candidato presidente per le regionali della Calabria: si chiama Mario Occhiuto».

Per Santelli quello del sindaco di Cosenza è «un nome di prestigio voluto da tutto il partito che abbiamo offerto con quel rispetto necessario tra alleati». E, sorda a quanto appena dichiarato da Invernizzi, la coordinatrice azzurra si fa interprete di tutto il partito calabrese confidando «che la Lega possa convergere su questo nome, in grado di far vincere il centrodestra in Calabria».

Nelle prossime ore si conoscerà l'esito di questa battaglia. Ma le ultime uscite della Lega certificano una volta di più che Salvini e i suoi non sono in alcun modo disposti a cedere su Occhiuto. Santelli – e Berlusconi – sono avvisati.

Giornalista
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