Cosenza, opposizione all'attacco: «Cartelle pazze dal Comune»

Il capogruppo del Pd, Damiano Covelli, al vetriolo contro Occhiuto: «Dopo le multe per le Ztl nuovo tentativo di mettere le mani nelle tasche dei cittadini»

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di Salvatore Bruno
18 gennaio 2019
15:40

«Come regalo per il nuovo anno, il sindaco di Cosenza ha provveduto a fare arrivare nelle case dei cosentini una pioggia di cartelle da pagare per l’acqua, i rifiuti e altre imposte relative agli anni dal 2013 in avanti. Lo scopo è il solito: fare cassa». Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd a Palazzo dei Bruzi Damiano Covelli.

Nuovo balzello dopo quello delle Ztl

«Dopo la confusione e l’inganno delle multe per la Ztl, molto più pesante è la mazzata delle presunte tasse arretrate da pagare. Una lunga e quotidiana fila di cittadini è, da giorni, davanti agli uffici del Comune per chiedere spiegazioni. Non mancano situazioni molto confuse di cartelle senza riferimenti precisi all’immobile o ai contatori dell’acqua. Alle famiglie vengono richieste somme non trascurabili di centinaia di euro, nella totale impossibilità di avere chiarimenti e controlli. L’amministrazione Occhiuto – aggiunge Covelli - è responsabile di un vero e proprio fallimento nell’obbligo di rapportarsi ai contribuenti con trasparenza, correttezza ed efficienza».


Il Comune soggetto gestore dal 2013

«Nel 2013 – informa l’esponente democrat - il servizio di riscossione dei tributi comunali è passato al Comune. Era obbligo dell’amministrazione organizzare e potenziare al meglio una struttura già dotata di buona professionalità, che permettesse la regolarità del pagamento e la possibilità per il cittadino di potere adempiere al proprio dovere nei tempi e con il controllo necessario. Dopo qualche anno il Comune ha deciso di privatizzare il servizio di riscossione, affidandosi ad una società privata, la Municipia. In ragione di ciò il comune ha rinunciato a centinaia di migliaia di euro di entrate a causa dell’aggio sulle tasse trattenuto dalla società. Questa non ha ritenuto di far meglio che raccogliere tutte le confuse e a volte non credibili informazioni fornitele e, su questa base, inondare di cartelle le case dei cosentini. Un servizio, dunque, costoso e inefficiente».

Si tenta di fare cassa sulle spalle dei contribuenti

«E’ una situazione intollerabile: l’incapacità e il pressapochismo dell’amministrazione Occhiuto non devono ricadere sulle spalle dei cittadini. La necessità di fare cassa con cartelle pazze e con le multe non possono pesare sulle tasche già più volte colpite dei cosentini. L’amministrazione – conclude Damiano Covelli - deve bloccare l’iter di queste cartelle per verificare in maniera puntuale la situazione di ogni contribuente e qualora si accertasse un obbligo di pagamento mettere in condizione il cittadino di poterlo onorare con una adeguata rateizzazione».

Giornalista
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