Nicola Fiorita rimprovera al sindaco del capoluogo e presidente della Provincia di non aver partecipato alla ricapitalizzazione della società: «Catanzaro ha perso un altro pezzo di futuro»
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«Il tempo è scaduto e Catanzaro ha perso un altro pezzo di futuro». Così interviene con una nota il leader di Cambiavento, Nicola Fiorita, in merito alla crisi che ha colpito lo scalo lametino.
«La mancata partecipazione di Provincia e Comune di Catanzaro alla necessaria ricapitalizzazione di Sacal - si legge nella nota - è l’ennesimo duro colpo inferto alle prospettive di crescita della città e del suo hinterland dall’incapacità amministrativa e programmatica prodotta nel ventennio di governo Abramo. Eppure, pare difficile sostenere che la presenza forte nella compagine societaria dell’azienda unica che gestisce gli aeroporti calabresi possa essere considerata non strategica per il nostro territorio».
L'ex consigliere comunale di Catanzaro rimprovera al sindaco della città e presidente della Provincia di non aver «mai discusso con nessuno e non ha mai portato in Consiglio comunale alcun confronto sulle azioni strategiche da intraprendere perché si potesse parlare di sviluppo. Pigrizia amministrativa, incapacità gestionale, mancanza di obiettivi collettivi a medio-lungo termine: sono queste le colpe di cui Abramo e soci si sono macchiati in questi anni, ma i loro errori hanno avuto, hanno e avranno ricadute pesantissime per Catanzaro».
«Come se la città fosse cosa sua - prosegue Fiorita - Abramo ha scelto la via del silenzio su Sacal come su moltissimi altri temi importanti della vita della città. Ma mentre il sindaco-presidente-assessore regionale in pectore si nasconde per evitare responsabilità e polemiche e i suoi ultimi sostenitori politici fanno quadrato attorno a lui nella speranza di raccogliere le briciole di qualche incarico personale, Catanzaro e la sua provincia pian piano spariscono dalla vita politica e sociale della Calabria e i cittadini, senz’acqua e senza depuratore, sopravvivono in una città in declino».