Decreto rilancio, per Conte un dossier di 766 pagine: ci sono 55 miliardi da dividere

Tutte le richieste avanzate dai singoli ministeri per sostenere la ripresa economica. Il Dl di maggio alla studio del Governo anticipato dalle rivelazioni dell'Huffingtonpost

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9 maggio 2020
13:12
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Ci sono 55 miliardi di euro da dividere attraverso il Decreto legge allo studio da parte del Governo Conte, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. Le richieste da parte dei diversi ministeri, per poter usufruire di quelle risorse, sono confluite in un dossier di 766 pagine chiamato “Decreto Rilancio”, il cui contenuto è stato rivelato dall’Huffpost. Al suo interno, come rileva il giornale online diretto da Mattia Feltri, i ministeri hanno dato indicazioni su quello che serve per aiutare imprese, lavoratori, famiglie, salute, sport e Sud. Sul piatto ci sono 55 miliardi, che vanno però divisi. Una spartizione per macro aree è stata già fatta, ma poi spetta a ogni ministero proporre le misure.


Imprese

Il Governo starebbe pensando a un Fondo emergenziale da un miliardo a tutela delle filiere produttive che stanno attraversando un periodo molto difficile. Le risorse, secondo quanto riportato dall’Huffpost, sono destinate in via principale, ma non esclusiva, al settore florovivaistico, lattiero caseario, vinicolo, zootecnico, ma anche alla pesca e all’acquacoltura. Previsto anche un fondo da 200 milioni per compensare i danni subiti dal settore aereo. 600 milioni, invece, verrebbero stanziati per le piccole attività commerciali, attraverso l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. L’obiettivo è ridurre il costo delle bollette elettriche di aprile, maggio e giugno.


 

Famiglie

Il ministero della Famiglia avrebbe chiesto 150 milioni per il i centri estivi per i bambini tra i 3 i 14 anni (il 90% del totale) e per contrastare la povertà educativa (il 10%). Il voucher per le baby sitter a 1.200 euro per aprile e maggio da usare anche per i centri estivi. Altro provvedimento che riguarda la famiglia è la richiesta di dare il diritto al genitore di lavorare da casa fino alla fine dello stato di emergenza. Un diritto che varrebbe per il lavoratore dipendente delle aziende private e con a carico almeno un figlio di 14 anni.


Lavoro

Sono stati chiesti 1,2 miliardi per finanziare la proroga della cassa integrazione Covid di 12 settimane e che potrà essere chiesta per il periodo che va dal 23 febbraio al 31 ottobre. I licenziamenti saranno bloccati per altri tre mesi. Tra le altre misure a sostegno del mondo del lavoro anche un contributo per colf e badanti tra 400 e 600 euro.


Turismo

Tra le proposte al vaglio del Governo c’è il bonus vacanze per le famiglie con un Isee fino a 35mila euro. Un credito, utilizzabile dal primo luglio al 31 dicembre, per il pagamento dei servizi nelle strutture turistico-ricettive in Italia. Il credito può essere usato in da un solo componente per nucleo familiare fino a 500 euro; 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Infine, si prevede l’istituzione di un Fondo di 30 milioni per la promozione del turismo in Italia.


Scuola

Il ministero dell’Istruzione chiede 370 milioni per garantire la ripresa dell’attività nelle scuole da settembre in sicurezza.


Giustizia

Stretta sui tentativi di truffa, malversazione e indebita percezione ai danni dello Stato nel tentativo di ottenere prestiti e liquidità messi in campo dal Governo per contrastare la crisi provocata dal virus. Per i prestiti garantiti dallo Stato previsti nel decreto liquidità, le imprese potranno presentare un’autocertificazione antimafia.


Sanità

Rafforzamento delle terapie intensive, ospedali Covid e della sanità territoriale. Il Governo prevede uno stanziamento di 3,25 miliardi.
Il ministero della Salute ha proposto che le Regioni adotteranno piani di potenziamento e di riorganizzazione della rete assistenziale territoriale per un monitoraggio costante e un tracciamento precoce dei casi e dei contatti da Covid.


Comuni

3,5 miliardi saranno destinati ai Comuni anche per sopperire alla perdita di entrate derivanti dal tributi locali. C’è la richiesta di aggiungere 200 milioni per coprire la minori entrate che derivano dalla mancata riscossione della tassa di soggiorno.


Trasporti

Rimborso per chi ha acquistato un abbonamento e non ne ha usufruito a partire dal 10 marzo a causa dello stop per l’emergenza. Finanziamenti per lo sviluppo di funicolari, tapis roulant e bus elettrici nelle città. Richiesto anche un buono mobilità pari al 70%, solo per chi risiede nelle città metropolitane e in comuni superiori ai 50mila abitanti, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, monopattini e altri veicoli elettrici per la mobilità personale come il segway, l’hoverboard e il monowheel. La spesa non deve essere superiore a 500 euro.

 

Sport

La misura si chiama “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” e dovrebbe essere finanziata con l′1% del totale della raccolta dalle scommesse sportive. Tra le richieste anche quella di destinare 200 milioni alla società Sport e salute per i bonus da 600 euro di aprile e maggio in favore dei collaboratori sportivi.

 

Cultura

Settore molto colpito dall’emergenza. Il Governo starebbe pensando di aumentare il Fondo per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo da 130 a 280 milioni, ma anche di istituire un Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro per le librerie, l’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Altri 100 milioni servirebbero di per assicurare il funzionamento dei musei e luoghi della cultura statali.

 

Sud

Il ministero chiede che da marzo, e fino al 2021, il Fondo per lo sviluppo e la coesione sia destinato a ogni intervento connesso a fronteggiare l’emergenza Covid. In pratica si modificano le finalità e gli ambiti di intervento del Fondo, velocizzando anche i procedimenti di riprogrammazione. Tra le proposte del ministero per il Mezzogiorno anche un contributo di 120 milioni per gli enti che operano nel Terzo settore.

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