La proposta

Diamante, sconto sulla Tari per chi adotta un cane: «Si aiuta il Comune a ridurre i costi per il randagismo»

VIDEO | L'idea lanciata dal presidente del Consiglio Bartalotta con l'obiettivo di ridurre le spese pubbliche dovrà ora essere valutata dalla Giunta guidata dal sindaco Magorno 

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di Francesca  Lagatta
15 gennaio 2024
21:00

I cittadini del Comune di Diamante potrebbero ben presto avere uno sconto sulla Tari, la tassa comunale sui rifiuti, a patto che adottino un amico a quattro zampe del canile convenzionato con l'ente. È l'idea del presidente del Consiglio comunale Francesco Bartalotta, la cui proposta, già inoltrata agli uffici competenti, dovrà ora essere vagliata e valutata anche dalla giunta del sindaco Ernesto Magorno.

Gesto nobile

«La proposta - sono le parole pubbliche di Bartalotta - mira a coniugare l’adozione dei cani abbandonati nei canili con la riduzione dei costi sostenuti dai Comuni per il randagismo, dove in assenza di una struttura comunale, il Comune di Diamante, ricorre, con fondi propri, a servizi esterni per garantire la tutela di questi animali d’affezione». Secondo quanto riferisce, per la cura di questi animali, il Comune spenderebbe mensilmente una cifra che si aggira intorno ai 1.500 euro. Poi, Bartalotta aggiunge: «L'obbiettivo è offrire una premialità a coloro che decidendo di compiere un’adozione presso la struttura canina convenzionata con il Comune di Diamante, riceverebbero uno sgravio sull’imposta comunale della Tari pari a 100 euro per tre annualità consecutive».


I criteri richiesti

Qualora l'idea dovesse concretizzarsi, i cittadini di Diamante potranno dunque richiedere di usufruire dello sconto in bolletta, ma solo seguendo alcuni criteri. Innanzitutto, i cittadini interessati dovranno dimostrare di essere in regola con il pagamento di tutti i tributi comunali e non aver mai subito condanne per reati contro gli animali. Dopodiché, successivamente all'adozione, bisogna produrre un "dispositivo amministrativo" che contenga: la copia di un certificato di adozione da parte della struttura di riferimento, abilitata e convenzionata dietro registrazione all’anagrafe canina con l’identificativo di un microchip; l’attestazione, entro la fine di ogni anno solare, presso l’ufficio comunale preposto, dello stato di buona salute dell’animale dietro certificazione medica veterinaria. L’eventuale mancata presentazione del certificato potrebbe comportare la perdita del diritto alle agevolazioni Tari per l’anno di riferimento.

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