La delegata del Governo dalla Cittadella regionale: «Un modello innovativo che mette al centro la persona e unisce sociale e sanitario. A Catanzaro la sperimentazione è già realtà, dal 2026 coinvolgere tutte le province calabresi»
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«Un modello che punta alla centralità della persona attraverso una rete integrata di servizi e un approccio innovativo che può fare da esempio anche per altri territori. Una nuova speranza, cioè quella di ricomporre il tema sanitario con quello sociale, perché in mezzo c'è una persona con i suoi diritti e con la sua vita che deve essere garantita al massimo della dignità».
Così la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli ha parlato della riforma sulla disabilità nel corso di un incontro alla Cittadella regionale della Calabria voluto come occasione di ascolto e confronto con il mondo associativo calabrese con l'obiettivo di raccogliere istanze, proposte e riflessioni direttamente dal territorio. La riforma, che prevede una presa in carico unitaria della persona con disabilità e l'attivazione di progetti personalizzati, tra l'altro, è in fase di sperimentazione proprio a Catanzaro.
«Qui - ha aggiunto la ministra - si sta facendo un grande lavoro anche con l'assessore Capponi. Infatti siamo venuti anche per parlare con le associazioni, con il mondo del terzo settore e credo che la strada sia quella giusta. Per questo vorrei che la Calabria diventasse la prima regione a sperimentare totalmente la riforma. Lavoreremo in questa direzione perché a partire da gennaio 2026 le altre province calabresi possano proseguire con la sperimentazione».
Rispondendo alle domande dei giornalisti sul gap tra Nord e Sud Alessandra Locatelli ha detto di ritenere che «ci sia una potenzialità enorme nel mondo del terzo settore, che sta lavorando molto bene in tutta Italia. Ci sono delle criticità sicuramente in alcune regioni, però sono convinta che stiamo lavorando per fare in modo che queste criticità possano essere superate».
All'appuntamento hanno preso parte l'assessora alle Politiche sociali Caterina Capponi e il presidente del Consiglio regionale della Calabria e commissario regionale della Lega Filippo Mancuso che prima di iniziare i lavori, rivolgendosi ai presenti, ha chiesto «un minuto di raccoglimento per la tragica perdita di Emanuele Scafidi e della piccola Giorgia», padre e figlia morti domenica sera in un incidente stradale a Catanzaro. Caterina Capponi si è soffermato sull'impegno della Regione «non solo sulla programmazione dei contributi da dare, ma anche sulla formazione e sulla cittadinanza attiva dei soggetti con disabilità. La Regione Calabria - ha concluso l'assessora - ha messo in atto tantissime progettualità e tantissime azioni. Stiamo riprogrammando un po' tutte le risorse che devono essere ridistribuite agli ambiti territoriali».